Esami Santagostino Lab
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La cupremia è l’esame che misura i livelli ematici di rame, il metallo che costituisce alcuni degli enzimi coinvolti in vari aspetti del funzionamento del nostro organismo: dalla formazione del tessuto connettivo al metabolismo del ferro passando per la produzione di energia a livello cellulare.
Nel nostro organismo, il rame è presente nel cervello, nel fegato, nei reni e, in misura minore, nel sangue. Qui, per il 95%, è legato alla ceruloplasmina, ossia la proteina che trasporta il rame nel flusso ematico.
Il test può essere richiesto nel momento in cui si sospetta un accumulo di rame o un un deficit di questo metallo nel sangue o, ancora, come esame di supporto diagnostico per il morbo di Wilson, una patologia che comporta una serie di manifestazioni quali tremori, dolori addominali e affaticamento, ittero e anche cambiamenti nel comportamento.
Per questo esame è sufficiente il prelievo di un campione di sangue venoso a digiuno.
Non c’è una preparazione specifica per misurare il quantitativo di rame nel sangue.
Indicativamente, i valori ematici di rame dovrebbero essere compresi tra i 60 e i 160 milligrammi per decilitro. Bisogna sottolineare che il valore della concentrazione di questo metallo nel sangue, da solo, non è sufficiente a formulare una diagnosi. Tuttavia, un eccesso di rame nel sangue può essere associato a stati infiammatori, gravidanza, terapie estrogeniche e morbo di Hodgkin.
I valori di riferimento degli esami di laboratorio possono variare a seconda della metodologia di analisi dei campioni, quelli indicati in questa scheda hanno uno scopo puramente informativo. Fai sempre riferimento alle indicazioni riportate sul tuo referto.
Al contrario, una cupremia bassa può essere riscontrata nella malattia di Wilson, in cui il fegato riduce la produzione di ceruloplasmina.