Esami Santagostino Lab
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Il test dell’elettroforesi proteica è necessario per andare a monitorare e diagnosticare eventuali patologie legate alla perdita o all’alterata produzione di proteine.
È necessario fare questo tipo di analisi in caso di valori anomali dell’albumina, delle immunoglobuline del sangue o delle proteine totali.
È necessario effettuarlo anche nel caso in cui il paziente manifesti sintomi di patologie associate alla produzione anomala di proteine (vedi, macroglobulinemia di Waldenstrom, amiloidosi, mieloma multiplo, gammopatia monoclonale di significato incerto, sclerosi multipla, leucemia linfocitica cronica e linfoma).
Il campione richiesto per questo tipo di esame può essere prelevato da una vena del braccio, da un campione di urina raccolto in un momento qualsiasi della giornata o raccolto nelle 24 ore (al risveglio deve essere eliminata tutta l’urina, e dalla volta successiva fino al mattino dopo bisogna raccogliere tutta l’urina nel giusto contenitore, segnalando eventuali dimenticanze nella raccolta).
Oppure può anche succedere che il campione, in determinate situazioni, sia il liquido cefalorachidiano raccolto attraverso una puntura lombare.
Questo prelievo del sangue non richiede alcuna preparazione.
Può essere consigliabile per l’analisi un digiuno dalla sera precedente e nei giorni antecedenti è consigliabile seguire la dieta abituale ed evitare sforzi fisici.
Confrontarsi con il proprio medico nel caso in cui si stia seguendo una particolare terapia farmacologica perché alcuni farmaci potrebbero influenzare i valori di questo esame. In particolare nel caso in cui si stiano assumendo:
È opportuno fare l’analisi di prima mattina, ma in casi particolari e di emergenza anche in altri momenti della giornata.
Al campione di sangue viene applicato un campo elettrico con il quale le proteine di dividono per tipologia. Ogni proteina infatti ha una propria carica elettrica e una propria massa molecolare che la caratterizzano, per questo motivo ogni proteina si separa in modo diverso dalle altre.
Questo esame permette di determinare:
L’esame dell’elettroforesi proteica può essere prescritta in presenza di sintomi e segni caratteristici del mieloma multiplo:
Si utilizza il campione urinario quando i pazienti presentano quantità superiori alla norma di proteine nell’urina, per monitorare la funzionalità renale e quando gli è stata già diagnosticata una nefropatia (nefropatia diabetica o glomerulonefrite primitiva).
L’elettroforesi sul liquido cerebrospinale può essere invece effettuato nei pazienti con sintomi e segni da sclerosi multipla, come:
Se il paziente presenta sintomi neurologici o mal di testa, questo esame permette di individuare l’eventuale presenza anomala di proteine che possono indicare processi infiammatori o infettivi nell’organismo.
È necessario comunque tenere monitorati questi valori e ripetere a cadenze stabilite l’elettroforesi proteica qualora venisse diagnosticata una determinata malattia.
Non necessariamente una immunoglobulina monoclonale anomala nel sangue indica la presenza del mieloma multiplo o di altri tipi di tumore.
Oltre all’assunzione di certi farmaci, questo esame può essere alterato dalla presenza di una quantità notevole di grassi nel sangue, da una dieta vegetariana e dalla somministrazione eccessiva di liquidi per via endovenosa.