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L’emicrania oftalmica

A cura di
Alberto
Lerario

L'emicrania oftalmica è anche conosciuta come emicrania retinica.

Che cos'è l'emicrania retinica 

L'emicrania retinica è una condizione rara caratterizzata da attacchi ripetuti di scotomi monoculari o cecità che durano meno di un'ora, associati o seguiti da mal di testa.

Il dolore alla testa si caratterizza per essere variabile tra il medio e il grave. I sintomi che riguardano gli occhi sono tendenzialmente localizzati monolateralmente, si verificano cioè ad un occhio soltanto.

Questo ultimo dettaglio è importante, perché distingue l’emicrania oftalmica propriamente detta dall’emicrania oftalmica con aura, che colpisce invece entrambi gli occhi.

Le cause che determinano la cefalea oftalmica sono ancora in buona parte sconosciute, nonostante gli sforzi per determinarne l’eziologia siano stati consistenti. 

Ci sono comunque delle evidenze che hanno portato ad individuare le cause in genetica e problemi vascolari. Inoltre sono piuttosto chiare le condizioni che possono costituire un fattore scatenante o aggravante della condizione. 

È una condizione che risulta colpire in maggioranza la popolazione femminile. 

La diagnosi viene solitamente effettuata per esclusione, poiché non pochi sintomi della cefalea oftalmica sono comuni ad altre cefalee. 

Cosa provoca l’emicrania oftalmica

Le cause vere e proprie sono ancora in larga parte ignote, tuttavia i fattori di rischio finora conclamati possono essere due: 

  • familiarità o predisposizione genetica
  • temporanea riduzione del flusso sanguigno ai bulbi oculari

Poiché si tratta di un tipo di mal di testa caratterizzato da sintomi visivi, in molti casi è stata verificata l’associazione degli episodi di emicrania con alcuni problemi visivi e in alcuni casi di malattie dell’occhio, tra cui: 

Numerosi e vari sono poi i fattori che costituiscono aggravante o che portano allo scatenarsi di attacchi emicranici:

  • scarsa idratazione dell’organismo
  • tabagismo
  • eccessiva esposizione degli occhi a fonti luminose o lampi di luce
  • temperatura troppo elevata
  • assunzione di alcuni farmaci
  • postura scorretta, sia da seduti sia in deambulazione o in piedi
  • alimentazione non equilibrata con particolari eccessi di insaccati, formaggi stagionati, cioccolato
  • disturbi del sonno o sonno di scarsa qualità
  • altitudine elevata
  • stress
  • ipertensione
  • ipoglicemia
  • livelli ormonali anormali (durante ciclo mestruale, o per assunzione di contraccettivi per via orale)

Infine la cefalea oftalmica risulta essere una delle conseguenze dell’infiammazione del nervo trigemino.

Quali sono i sintomi dell’emicrania oftalmica

Questa forma di mal di testa presenta sintomi totalmente reversibili principalmente legati alla vista e agli occhi, ma non solo. 

A differenza dell’emicrania con aura, la sintomatologia legata a occhi e vista è monolaterale. Colpisce in altre parole solo un occhio. L’emicrania con aura invece colpisce entrambi.

Il mal di testa si caratterizza per un’intensità da media a grave. Questo risulta in difficoltà più o meno pronunciate nello svolgimento di alcune attività quotidiane, quali leggere, lavorare al computer, o in alcuni casi più gravi anche solo stare in piedi in un ambiente illuminato. 

I sintomi legati alla vista e agli occhi sono: 

  • fotofobia
  • lacrimazione anormale
  • perdita della vista (monolaterale)
  • disturbi al campo visivo come macchie (scotoma scintillante monolaterale)
  • percezione di lampi di luce anche in assenza di fonti luminose di qualsiasi tipo 

Altri disturbi legati all’emicrania oftalmica sono: 

  • nausea o vomito conseguente a movimenti
  • spossatezza o stanchezza anormale
  • senso di vertigini
  • difficoltà di articolazione verbale
  • sensazione di torpore alle estremità degli arti superiori, normalmente da un lato solo come per gli occhi, che si possono poi estendere fino al viso
  • perdita di sensibilità del palato
  • sensibilità eccessiva ai suoni o rumori.

L’emicrania oftalmica, quanto dura

La durata della condizione è variabile a seconda della gravità e dei sintomi. Va distinto inoltre il tempo di durata dell’emicrania vera e propria, da quello di durata della sintomatologia legata agli occhi e non. 

I sintomi legati agli occhi tendono a non protrarsi oltre l’ora, con maggiore probabilità di una durata compresa tra i cinque e i venti minuti. 

Il mal di testa suole comparire poco dopo la sintomatologia accessoria a può durare da qualche ora a qualche giorno (due o tre).

Più che la durata in sé, che può essere senz’altro problematica in relazione alle esigenze e condizioni di vita di ognuno, l’emicrania oftalmica risulta essere maggiormente fastidiosa per la sua cronicità. La maggior parte dei pazienti ne soffre poche volte l’anno.

Ci sono tuttavia casi di persone che subiscono questa condizione con cadenza mensile o addirittura settimanale.

Come si diagnostica l’emicrania oftalmica

La diagnosi si effettua per esclusione, tramite visita oculistica e neurologica. La visita oculistica approfondita serve per poter escludere che la sintomatologia oftalmica, cioè di pertinenza di vista e bulbo oculare, sia causata da patologie di origine squisitamente oculistica.

La visita oculistica procede tramite anamnesi, ossia resoconto del paziente in merito ai sintomi che ha notato. Segue poi con esame obiettivo da parte del medico. 

Dopo la visita oculistica, in caso di esclusione di altre patologie, è opportuna una visita neurologica per procedere con la diagnosi.

L’emicrania oftalmica, cure e rimedi

Trattandosi di una condizione dall’eziologia non ancora completamente chiarita, la terapia e i rimedi prevedono generalmente la gestione dei sintomi

In relazione ai sintomi e alla frequenza dichiarata dal paziente, il medico potrà prescrivere l’uso vari tipi di farmaci.

Al momento dell'esordio dei sintomi:

Se la frequenza comincia a superare i 4 o più giorni al mese, si introducono terapie preventive di profilassi con lo scopo di ridurre la frequenza degli attacchi e di conseguenza ridurre la quantità di farmaci e migliorare la qualità di vita:

  • betabloccanti
  • antiepilettici
  • antidepressivi triciclici
  • calcioantagonisti
  • terapie di profilassi di seconda linea sono la tossina botulinica e gli anticorpi monoclonali anti CGRP

Esistono inoltre validati trattamenti di tipo non farmacologico come agopuntura, mindfullness e biofeedback.

Come prevenire l’emicrania oftalmica

Prevenire l’emicrania oftalmica non è totalmente possibile in quanto le cause non sono state del tutto individuate. Tuttavia esistono certi comportamenti atti a ridurre la frequenza degli attacchi. 

Si tratta di comportamenti generici che influiscono sullo stato di salute generale della persona, quali:

  • alimentazione equilibrata, riducendo o evitando il consumo di insaccati, latticini, cioccolato
  • cura del sonno e del riposo necessario
  • evitare il fumo e l’abuso di alcol, anche se in alcuni soggetti si rende necessaria l’astensione completa dall’alcol
  • evitare esposizione a rumori intensi
  • evitare permanenza in ambienti con calore eccessivo
  • effettuare visite della vista con regolarità, per evitare che un problema di vista non curato possa aggravare la situazione
  • evitare situazioni di stress psicofisico.

Possono essere d’aiuto per quest’ultimo punto tisane rilassanti e la pratica di discipline psico-fisiche volte a contrastare lo stress