Cerca nel sito
Chiudi

Emoglobina bassa: cause, sintomi e interventi

A cura di
Elisa
Diral

Valori bassi di emoglobina causano mal di testa, aritmie e tachicardia. Possono avere cause patologiche e non patologiche. Richiedono integrazione di ferro e di vitamine, oltre al trattamento della eventuale malattia sottostante.

Cosa si intende con il termine emoglobina bassa?

L’emoglobina è una proteina presente nei globuli rossi. Sua principale funzione è il trasporto di ossigeno ai tessuti di tutto il corpo. I suoi valori di riferimento sono:

  • per gli uomini, 15,7 g/dL di media, con un intervallo compreso tra 14,0 e 17,5 g/dL
  • per le donne, 13,8 g/dL di media, con un intervallo compreso tra i 12,3 e i 15,3 g/dL. Durante la gravidanza, i valori normali di riferimento sono invece compresi tra 11 e 14 g/dL.

Si parla di emoglobina bassa, e quindi di “anemia”,  quando la concentrazione nel sangue è al di sotto di 13 g/dL nell’uomo o è inferiore ai 12 g/dL nella donna. È altrettanto possibile, anche se decisamente più rara, una condizione nella quale il paziente presenti alti livelli di emoglobina, condizione che viene chiamata policitemia.

Cosa succede se si ha l’emoglobina bassa?

I sintomi di una bassa emoglobina nel sangue possono essere mal di testa e senso di affaticamento. Il paziente può sperimentare inoltre tachicardia o, in alcuni casi, anche aritmie.

Altri sintomi che possono manifestarsi sono una sensazione di mancanza del respiro, difficoltà del paziente nel concentrarsi e insonnia.

Quali possono essere le cause per l’emoglobina bassa?

Valori di emoglobina bassa corrispondono a tre ordini di cause:

  • ridotta produzione di globuli rossi rispetto al normale
  • avviene una distruzione di globuli rossi più rapida rispetto alla loro produzione
  • avvengono impreviste e significative emorragie.

L’anemia per ridotta produzione di globuli rossi può essere dovuta a:

  • carenza di ferro
  • carenze vitaminiche, nello specifico di vitamina B12, acido folico o vitamina B6
  • patologie a carico del midollo osseo a causa delle quali la cellula staminale non è più in grado di determinare la maturazione dei globuli rossi
  • malattie croniche, ad esempio patologie infiammatorie o insufficienza renale
  • patologie della tiroide
  • alcune infezioni.

Diagnosi di emoglobina bassa

La diagnosi di emoglobina bassa si svolge per mezzo di esami del sangue, innanzitutto con la valutazione dell’esame emocromocitometrico. In particolare, vengono analizzati i livelli di emoglobina, la conta assoluta dei globuli rossi e il volume globulare medio. Deve essere studiato anche l’ematocrito, termine che indica la viscosità del sangue.

Altri valori nell’emocromo da valutare durante il percorso di diagnosi dell’anemia sono:

  • numero dei globuli bianchi
  • formula leucocitaria
  • numero delle piastrine e loro volume.

Emoglobina bassa, quando preoccuparsi?

Consultare il medico può essere inevitabile quando i bassi livelli di emoglobina determinano in modo costante alcuni tra i sintomi indicati: stanchezza e debolezza, vertigini e pallore, piedi e mani fredde.

Cosa fare quando l’emoglobina è bassa?

L’anemia viene curata a seconda della causa. Ad esempio, in caso di carenze vitaminiche vengono somministrati ferro, folati, vitamina B12 per bocca o per via parenterale a seconda dell’elemento carente.

In caso di anemia severa, che causa sintomi significativi o rischi per la salute, si possono rendere necessarie trasfusioni di sangue, per aumentare rapidamente il livello di emoglobina.

Cosa mangiare se si hanno valori bassi di emoglobina

Per la prevenzione delle anemie da carenze vitaminiche, è necessario avere un’alimentazione normovariata.

Alimenti ricchi di ferro sono: carne rossa, pollame, pesce come salmone e tonno, vegetali a foglia verde come spinaci e cavolo riccio. Anche legumi come fagioli e lenticchie, i cereali integrali, e i frutti secchi come uvetta e albicocche sono buone fonti di ferro. 

I cibi che contengono vitamina B12 sono sono uova, latticini, salmone e merluzzo. Per quanto riguarda l’acido folico, si consigliano verdure a foglia verde, legumi, semi, e alcuni frutti come arance e banane.