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L’escara: cos’è, cause, come trattarla

A cura di
Alessandro
Federico

Le escare sono lesioni cutanee dovute a necrosi del tessuto. Richiedono un trattamento specifico per prevenire complicazioni di tipo infettivo o estensione della necrosi.

Cosa si intende per escara?

Il termine "escara" indica una lesione cutanea che si manifesta in seguito a necrosi (morte) delle cellule cutanee e dei tessuti sottostanti. La zona colpita da escara risulta indurita, scura e, a volte, la pelle appare con un colore che può variare dal marrone scuro al nero.

Le escare si manifestano in presenza di piaghe da decubito ma possono essere causate anche da ustioni gravi, infezioni o malattie metaboliche. Quando si forma un’escara, il flusso del sangue e l’ossigenazione nella zona danneggiata sono gravemente compromessi, con conseguente formazione di area necrotica.

Come si presenta?

Può apparire come una crosta, o una placca, dalla consistenza dura. Questa crosta è il tessuto ormai necrotico, costituito quindi da cellule morte.

Possibili sintomi associati

I sintomi associati dipendono dal grado di necrosi e dal tipo di lesione. Inizialmente, un’escara può presentarsi come una zona di pelle scura, secca e indurita, con una consistenza che può variare da dura a crostosa, fino ad essere anche friabile. La pelle intorno alla lesione può essere arrossata o gonfia a causa della reazione infiammatoria ai tessuti danneggiati.

Con il progredire della necrosi l’area può diventare di colore più scuro, da marrone a nero, segno che i tessuti sono morti. Un altro sintomo comune è la mancanza di sensibilità nell’area interessata, dovuta al danneggiamento delle terminazioni nervose sottostanti.

Se l’escara è infetta, possono comparire secrezioni purulente o un cattivo odore, indice della presenza di infezione batterica. Se l’infezione si estende possono manifestarsi complicanze quali febbre, oppure dolore e gonfiore nelle zone vicine all’escara. In alcuni casi, quando la necrosi è estesa, l’area colpita può portare a complicanze più gravi come alterazione e rallentamento del processo di guarigione della ferita, danni ai tessuti più profondi come muscoli e ossa, esiti cicatriziali permanenti. Nella peggiore delle eventualità, si può avere il rischio di amputazione della parte del corpo compromessa.

Per quali cause si forma l’escara?

Le escare si formano principalmente a causa di una ridotta circolazione sanguigna nelle zone della pelle, che può verificarsi per vari motivi. Le principali cause sono:

  • piaghe da decubito: le piaghe da decubito sono una delle cause più comuni di formazione di escare. Si verificano quando una persona rimane immobile per lunghi periodi di tempo, ad esempio in caso di disabilità o dopo un intervento chirurgico. La pressione costante su determinati punti del corpo, come i talloni, la schiena e i gomiti, riduce il flusso ematico, favorendo la morte dei tessuti
  • ustioni: le ustioni di secondo e terzo grado causano danni estesi alla pelle, che possono portare alla formazione di escare. Le ustioni di grado elevato danneggiano in profondità i tessuti, compromettono il flusso sanguigno e causando la necrosi tissutale
  • infezioni cutanee: alcuni tipi di infezioni batteriche o fungine possono compromettere la pelle e portare alla formazione di escare. Quando i batteri invadono la pelle danneggiata, può svilupparsi un’area necrotica che diventa un’escara
  • malattie metaboliche: condizioni come il diabete e le malattie vascolari periferiche possono influire sulla circolazione sanguigna e rendere la pelle più suscettibile a lesioni e necrosi. L’alterazione della circolazione, in queste patologie, facilita quindi la formazione di escare
  • traumi fisici: incidenti o danni meccanici alla pelle possono causare escare, soprattutto quando la pelle viene compressa contro una superficie dura per lunghi periodi.

Come eliminare l’escara?

Il trattamento serve a scongiurare il rischio di infezione e favorire il recupero del tessuto sano. I rimedi per eliminare le escare variano a seconda della gravità della necrosi e includono diversi approcci terapeutici:

  • debridement chirurgico: se l’escara è profonda e non si stacca naturalmente, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere il tessuto necrotico. Il debridement può essere eseguito in anestesia locale o generale, a seconda della zona interessata e dell’entità della lesione
  • trattamenti locali: creme antibiotiche possono essere somministrate per prevenire l’infezione e stimolare la guarigione della pelle sana. In alcuni casi, si possono usare anche impacchi umidi per mantenere l’area pulita e favorire la rimozione delle escare
  • supporto nutrizionale: un’alimentazione sana ed equilibrata con un'adeguata assunzione di vitamine, minerali e proteine è utile per favorire la guarigione dei tessuti. La vitamina C, la vitamina A e lo zinco sono particolarmente utili nel processo di cicatrizzazione
  • fisioterapia e gestione della pressione: va ridotta la pressione sulle aree colpite per evitare un peggioramento della lesione. Utilizzare materassi ortopedici o cuscini speciali può ridurre il rischio di escare da decubito, mentre la fisioterapia aiuta a migliorare la circolazione sanguigna.