Cos’è il ginocchio valgo?
Il ginocchio valgo è un tipo di deformità degli arti inferiori per la quale le ginocchia puntano verso l’interno o, detto diversamente, rispetto all’asse formato tra tibia e femore si verifica una deviazione del ginocchio.
Quando si presenta in una forma lieve il ginocchio vago è asintomatico, non incide sulla qualità di vita del soggetto, non richiede interventi e si risolve spontaneamente, entro i 9 anni. Se invece si presenta con sintomatologia più importante richiede un consulto ortopedico pediatrico e una visita specialistica, per stabilire le modalità di intervento.
Il caso del ginocchio varo è complementare, poiché le ginocchia puntano verso l’esterno. Un’altra condizione diffusa, in età pediatrica, è poi il piede piatto.
Come si manifesta?
Il sintomo principale del ginocchio valgo consiste nell’avere quelle che sono definite nel linguaggio comune ginocchia a X.
Questa condizione si verifica perché tra femori e tibie non si è prodotto allineamento. Pertanto i femori tendono a convergere e le tibie a divergere progressivamente.
Va specificato come questo tipo di anomalia può essere monolaterale, e quindi interessare un solo ginocchio, o bilaterale, quando riguarda entrambe le ginocchia.
A cosa è dovuto il valgismo?
L’allineamento mancato tra tibia e femore può verificarsi per cinque cause principali:
- anche deboli, dipendenti a loro volta dalla muscolatura glutea che non ha sufficiente forza. I tre muscoli glutei, piccolo, medio e grande, aiutano l’allineamento di femore e tibia all’altezza dell’anca
- la caviglia presenta un ridotto movimento di dorsiflessione, movimento che permette il sollevamento del piede per poter camminare sui talloni. Per compensazione, si sviluppa una pronazione anomala del piede
- il muscolo vasto mediale, che appartiene al quadricipite femorale, risulta particolarmente debole
- i due muscoli semimembranoso e semitendinoso che appartengono al cosiddetto harmstring, il complesso di muscoli posteriori della coscia, risultano deboli
- una predisposizione anatomica dipendente dalla larghezza del bacino, ad esempio, o da una forma di femore o tibia non nella norma.
Tra le altre condizioni che possono favorire l’insorgenza del ginocchio valgo sono da indicare l’obesità, il rachitismo o la displasia scheletrica.
Come avviene la diagnosi?
La diagnosi si basa sull’esame obiettivo delle articolazioni inferiori, e si ha nei casi in cui:
- i femori tendono a convergere
- le ginocchia puntano in direzione reciproca
- le tibie tendono a distanziarsi.
Affinché si abbia una conoscenza certa delle cause può essere richiesta una risonanza magnetica.
Come si cura il ginocchio valgo?
Il ginocchio valgo può essere trattato in modalità conservativa o con intervento chirurgico. Il trattamento conservativo prevede:
- l’adozione di plantari e scarpe ortopediche appositamente realizzate
- ginnastica posturale, con esercizi mirati per intervenire sul sovraccarico che grava sulle ginocchia
- antinfiammatori e condroprotettori farmaci, questi ultimi, a contrasto di processi artrosici di tipo degenerativo
- somministrazione di acido ialuronico
- riduzione del peso.
Quando si opera il ginocchio valgo?
Il trattamento di tipo chirurgico, nei casi particolarmente gravi di valgismo, prevede due possibilità:
- una osteotomia femorale, per rimodellare la porzione distale del femore, così da permettere un riallineamento tra femore e tibia
- una emiepifisiodesi, un tipo di intervento comunemente chiamato crescita guidata. Si agisce sulla cartilagine di coniugazione, o cartilagine di accrescimento, responsabile della crescita ossea, con un sistema di placca e di viti.
Questo secondo intervento chirurgico viene svolto quando il soggetto è ancora in fase di crescita.