Gli ossiuri sono piccoli vermi intestinali che colpiscono i bambini, e che causano un forte prurito anale: diagnosi e terapia.
Che cosa sono gli ossiuri?
Gli ossiuri (Enterobius Vermicularis), noti anche come vermi dei bambini, sono piccoli vermi intestinali di colore bianco e forma cilindrica, che misurano nella femmina circa 1 cm e nel maschio 3-4 mm.
Sono responsabili di una infezione provocata da parassiti detta enterobiasi o ossiuriasi, un'infestazione abbastanza frequente nei bambini: l'incidenza è di circa il 20%. Possono interessare anche gli adulti. Gli ossiuri possono essere molto fastidiosi, ma non provocano seri problemi di salute.
Perché vengono gli ossiuri?
Gli ossiuri si contraggono principalmente per via orale, per esempio mettendo in bocca mani sporche che sono state a contatto con oggetti contaminati (giochi, utensili, cibo, biancheria intima, la tavoletta del wc): è infatti facile che gli ossiuri si insedino sotto le unghie. Il contagio può avvenire anche per inalazione nasale (per esempio in seguito allo sventolamento di tappeti o biancheria contaminati) o per l'introduzione di dita nel naso dopo il contatto con oggetti infetti.
Una volta penetrate nell’intestino, le uova dei parassiti giungono a maturazione a distanza di circa un mese, schiudendosi e liberando i vermi adulti. Da questo momento le femmine si muoveranno in direzione dell’orifizio anale per deporre altre uova tra le pieghe cutanee. È durante la fase di deposizione delle uova nella zona perianale che si registra il periodo di contagiosità.
Quanto tempo ci mettono a morire gli ossiuri?
Le uova degli ossiuri possono resistere per alcune ore sulle mani dell’essere umano e fino a tre settimane sugli oggetti contaminati.
Le femmine degli ossiuri sopravvivono dalle 5 alle 13 settimane nel colon e nelle zone limitrofe; gli ossiuri maschi vivono invece per 7 settimane circa.
Quali sono i sintomi di chi ha i vermi?
Il sintomo principale dell'infezione da ossiuri è il prurito anale, causato dal movimento degli ossiuri femmine nella regione perianale allo scopo di deporre le uova. Tale spostamento avviene in particolare durante la notte, motivo per cui generalmente il prurito si fa più intenso nelle ore notturne.
Talvolta possono presentarsi lesioni da grattamento con la possibile insorgenza di infezioni locali. Nelle bambine, per contaminazione, possono svilupparsi anche vulvite e vaginite, che si manifestano talvolta con il rilascio di una secrezione biancastra (leucorrea) nella biancheria. Non di rado si assiste alla comparsa di orticaria o eritemi della pelle per ossiuriasi.
Altri sintomi possono essere:
Come si fa a sapere se si hanno gli ossiuri?
In alcuni casi è possibile rilevare la presenza di ossiuri con una semplice ispezione: essi possono essere visibili nelle feci (per esempio quando il bambino utilizza il vasino) o anche in zona anale e perianale in un momento in cui il bambino lamenta un forte prurito. È preferibile effettuare questa operazione nel corso della notte o al risveglio. Nelle bambine si possono inoltre individuare gli ossiuri tra le piccole e le grandi labbra.
L’effettiva diagnosi si fa attraverso due esami di laboratorio: la ricerca dei parassiti nelle feci e lo scotch test. Il primo si effettua preferibilmente su tre campioni di feci raccolti in giorni diversi.
Il secondo, molto più sensibile del primo, poiché rivela la presenza di uova in zona perianale, si esegue così:
- al mattino, prima che il bambino vada in bagno, si applica una striscia di nastro adesivo trasparente sulle pieghe anali facendola aderire bene
- successivamente si rimuove il nastro adesivo e lo si incolla su un vetrino da laboratorio, che andrà inserito all’interno di un sacchetto di plastica a chiusura ermetica e consegnato al laboratorio analisi
Per poter essere efficace, questa procedura va eseguita per almeno 3 volte anche in giorni non consecutivi.
Cosa fare per eliminare gli ossiuri?
Dietro indicazione del pediatra, che ne indicherà il dosaggio, il farmaco di prima scelta è il Mebendazolo: esso blocca l’utilizzo del glucosio da parte dei vermi, togliendo loro una fonte primaria di nutrimento e quindi di sopravvivenza. La medicina si assume in un’unica dose da ripetere a distanza di due settimane. Questa seconda somministrazione serve a debellare i vermi nati dalle uova rimaste attorno all’apertura anale: il farmaco agisce infatti solo sulla forma vitale dei parassiti, non sulle uova.
Sono indicati per il trattamento degli ossiuri anche il Pirantel pamoato, che induce una paralisi nei parassiti provocandone il distacco dalla parete intestinale e l’espulsione tramite le feci, e l’Albendazolo, che come il Mebendazolo inibisce la possibilità di accesso al glucosio da parte dei vermi.
Considerata l’alta probabilità di infestazione, è consigliabile estendere la terapia a tutti i componenti della famiglia.
Infine, è opportuno provvedere alla sterilizzazione di ambienti e oggetti personali quali biancheria, vestiti, lenzuola, giocattoli, ecc.
Come prevenire gli ossiuri?
È fondamentale osservare alcune regole di igiene personale utili sia ai fini della terapia sia per la prevenzione di nuove infestazioni:
- Lavare spesso le mani, e comunque sempre prima di toccare e ingerire il cibo
- Tenere le unghie corte e pulite
- Lavare bene le mani dopo avere evacuato le feci
- Lavare sempre, quando possibile, la regione anale dopo avere defecato
- Lavare la zona anale ogni mattino per eliminare eventuali uova
- Cambiare con una certa frequenza e lavare ad alte temperature (almeno 60°, poiché gli ossiuri sopravvivono a lungo a basse temperature) la biancheria intima, da letto, gli indumenti e gli asciugamani del soggetto infetto
Cosa non mangiare quando si hanno gli ossiuri?
Non esistono specifici alimenti che causano o peggiorano l’infezione da ossiuri. Tuttavia, può essere utile evitare:
- zuccheri raffinati e cibi dolci
- cibi grassi e fritti
- alimenti molto processati o raffinati e che possono irritare l’intestino (cibi piccanti, alcol, caffeina)
È invece consigliabile consumare yogurt, frutta, verdura, legumi e cereali integrali per aiutare a mantenere il transito intestinale regolare.
Come igienizzare la casa in caso di ossiuri?
Igienizzare la casa in caso di infezione da ossiuri, oltre a lavare frequentemente la biancheria ad alte temperature, è importante per prevenire nuove infestazioni e la diffusione dell’infezione:
- aspirare pavimenti, tappeti e mobili imbottiti
- pulire le superfici, comprese maniglie delle porte, interruttori della luce, giocattoli, e mobili, con un disinfettante efficace o una soluzione di acqua e candeggina
- lavare regolarmente i giocattoli con acqua calda e sapone, specialmente quelli che i bambini mettono in bocca
- pulire il bagno quotidianamente, prestando particolare attenzione ai servizi igienici, ai lavandini e alle superfici di contatto
- mantenere la cucina pulita, lavando spesso le superfici di lavoro e i piani di lavoro