L’infiammazione del tendine rotuleo è il tipo di tendinite al ginocchio più frequente: quali sono le cause più comuni, i sintomi e il trattamento
Infiammazione del tendine rotuleo: di cosa si tratta?
L'infiammazione del tendine rotuleo (o più comunemente tendinite rotulea o ginocchio del saltatore) è una patologia da sovraccarico funzionale, dovuta a un’intensa e ripetuta sollecitazione a carico del tendine del ginocchio. Il legamento, nello specifico, collega la rotula alla tibia e ha la funzione di mantenere la rotula nella posizione corretta e supportare il quadricipite del femore nell’azione di estensione del ginocchio.
L’infiammazione del tendine rotuleo è il tipo di tendinite al ginocchio più frequente. Si manifesta principalmente con dolore e sofferenza del ginocchio, ed è molto comune tra gli sportivi e gli autotrasportatori, e in generale in chi sollecita il ginocchio con continui movimenti di estensione.
Tendine rotuleo infiammato: sintomi e stadiazione
I sintomi dell’infiammazione al tendine rotuleo si manifestano a livello locale e includono:
- Dolore
- Rigidità articolare
- Gonfiore.
In base alle caratteristiche del dolore e alla severità dell'infiammazione, è possibile distinguere diversi stadi della patologia, e nello specifico:
- Stadio I: il dolore si manifesta solo durante l’attività fisica o il movimento
- Stadio II: il dolore è presente all’inizio dell’attività fisica, scompare con il riscaldamento, ma ricompare con l’affaticamento
- Stadio III: il dolore è costante durante tutta l’attività fisica, ed è tale anche da impedire, permane anche a riposo e rende difficoltose le attività quotidiane più banali
- Stadio IV: rappresenta la complicanza più grave, quando si giunge alla rottura del tendine rotuleo.
Perché si infiamma il tendine rotuleo? Cause
L’infiammazione al tendine rotuleo, come già accennato, è una patologia dovuta al sovraccarico funzionale, e scaturisce dall’esasperata ripetizione di un movimento di estensione esplosiva (il movimento con cui si raddrizza l’arto inferiore) con il ginocchio. Anche se l'infiammazione può colpire chiunque, sono più a rischio:
- Le persone che praticano sport in cui sono frequenti salti, balzi e cambi di direzione durante la corsa, come basket, calcio, pallavolo, atletica leggera
- Coloro che fanno gli autotrasportatori o i camionisti e sottopongono il tendine rotuleo a sollecitazione ripetuta schiacciando i pedali del mezzo.
Più in generale, la tendinite (a livello di qualsiasi tendine) può essere dovuta anche a un tipo di allenamento scorretto, che non è preceduto da un adeguato riscaldamento. Oppure, quando, dopo un infortunio, non vi è un sufficiente tempo di recupero o una ripresa dell’attività sportiva graduale.
Inoltre, nei giovani, l’infiammazione del tendine rotuleo può presentarsi in due forme specifiche:
- Il morbo di Osgood-Schlatter, in cui la tendinite è dovuta a un meccanismo anomalo di trazione del tendine rispetto alla tuberosità tibiale (la sporgenza ossea che emerge dalla parte anteriore dell'estremità della tibia, individuabile al tatto), e associato a una immaturità di quest’ultima
- La malattia di Sinding-Larsen-Johansson, dovuta a fenomeni di stress della porzione di tendine collegata alla parte inferiore della rotula.
Fattori di rischio
Tra i fattori di rischio che predispongono alla tendinite rotulea figurano:
- Attività sportive che prevedono cambi di direzione improvvisi durante la corsa, brusche frenate, salti e piegamenti sulle gambe
- Lavori che comportano la ripetuta sollecitazione del tendine rotuleo (autotrasportatore, mulettista, camionista etc.)
- Età avanzata e sedentarietà che inducono una mancanza di flessibilità nell’articolazione del ginocchio
- Alcune anomalie nell'allineamento delle componenti degli arti inferiori: valgismo, piede piatto etc.
- Dismetria degli arti inferiori
- Sovrappeso e obesità
- Alcune malattie croniche che pregiudicano la salute dei tendini: artrite reumatoide, malattie renali, diabete, lupus eritematoso sistemico
- Ripetute infiltrazioni di cortisone.
Come capire se il tendine rotuleo è infiammato? Diagnosi
La diagnosi di tendinite rotulea si avvale, in prima istanza, di un accurato esame obiettivo e di un’anamnesi approfondita, che sono in genere sufficienti. In caso contrario, possono essere dirimenti anche gli esami strumentali, come:
- Ecografia muscolo-tendinea, per valutare lo stato di salute del tendine
- Risonanza magnetica, per una visione più accurate di ogni componente dell’articolazione del ginocchio
- Raggi X, in caso si sospettino problemi ossei associati all'infiammazione del tendine.
Come si cura l'infiammazione del tendine rotuleo: rimedi e trattamenti
Il trattamento della tendinite rotulea mira a ridurre ed eliminare il dolore al ginocchio e ripristinare la normale funzionalità dell’articolazione.
Il trattamento è in genere conservativo (non chirurgico), nella maggior parte dei casi, e si avvale principalmente di:
- Riposo dell’arto inferiore: evitando le attività responsabili dell'infiammazione. La durata del periodo di posa varia in base alla severità dello stato infiammatorio.
- Applicazione di ghiaccio per lenire il dolore e l'infiammazione, soprattutto agli esordi
- Uso di fasciature compressive per mitigare il dolore e velocizzare la guarigione
- Assunzioni di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o paracetamolo per alleviare la sintomatologia dolorosa e lo stato infiammatorio
- Esercizi di fisioterapia, propriocettivi e di stretching e di rinforzo dei muscoli.
Talvolta, i trattamenti conservativi possono essere supportati da alcune terapie strumentali come:
- Ultrasuoni
- Ionoforesi
- TENS (Stimolazione elettrica nervosa transcutanea).
Attualmente, ha preso piede il trattamento con infiltrazioni di concentrati piastrinici (PRP). Questi si ottengono mediante un prelievo di sangue dal paziente successivamente centrifugato. Il concentrato piastrinico ottenuto viene iniettato a livello del tendine allo scopo di stimolare la vascolarizzazione, richiamando localmente fattori di guarigione intrinseci.
Trattamento chirurgico
Si opta per la soluzione chirurgica in caso di infiammazione severa che non risponde ai farmaci. L'intervento prevede le scarificazioni del tendine, che consiste in piccole incisioni longitudinali a tutto spessore del tendine, atte a detendere la parte lesa e ad incrementarne la vascolarizzazione. Nei casi di tendinite alle inserzioni, si possono praticare microperforazioni con piccola fresa motorizzata, con scopi analoghi.
Tendine rotuleo infiammato: esercizi
Il cardine del trattamento per la tendinite rotulea è senz’altro l’esercizio terapeutico: attraverso specifici esercizi personalizzati, vengono introdotti carichi graduali sul ginocchio, per ridurre il dolore, e ripristinare la forza e flessibilità dei tendini e dei muscoli. Il programma di riabilitazione richiede tempi generalmente lunghi, dal momento che i tendini hanno una lenta capacità di adattamento al carico.
È di fondamentale importanza, dunque, che il paziente sia costante e partecipi attivamente al percorso di recupero, per raggiungere risultati ottimali in un arco di tempo breve. È possibile, in seguito, effettuare una riabilitazione mirata per tornare gradualmente a praticare l’attività sportiva consueta.
Infiammazione tendine rotuleo: tempi di recupero
I tempi di recupero variano in relazione alla severità dello stato infiammatorio e alla tempestività del trattamento. In generale, per il recupero da una tendinite rotulea di lieve o moderata entità, possono essere necessari da 1 a 3 settimane. Per il recupero da un'infiammazione al tendine rotuleo che ha richiesto la soluzione chirurgica, invece possono richiedere anche dai 6 agli 8 mesi.