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Ipermenorrea o sanguinamento mestruale eccessivo: cosa fare?

A cura di
Rosalbino
Mantuano

L’ipermenorrea indica mestruazioni più abbondanti o prolungate del normale. Vediamo a cosa è dovuta e quali sono i rimedi.

Che cos’è l’ipermenorrea?

L'ipermenorrea, conosciuta anche come menorragia, è un’alterazione del ciclo mestruale, caratterizzata da mestruazioni eccessivamente abbondanti o prolungate. 

La perdita di sangue mensile può essere a volte diversa dal solito e assumere caratteristiche che la differenziano dal flusso normale periodico. Questi sanguinamenti uterini anomali (per quanto riguarda durata, quantità, frequenza o una combinazione di queste), vengono classificati precisamente in ginecologia. Segnatamente, si è in presenza di ipermenorrea:

  • se si perdono più di 80 ml di sangue per ciclo mestruale
  • se il ciclo dura più di 7 giorni. 

La condizione, inoltre, si può verificare:

  • regolarmente, quindi in media ogni 28 giorni
  • con oligomenorrea, quindi con un allungamento del ciclo mestruale, con una cadenza superiore ai 36 giorni.

Quando il ciclo abbondante è occasionale, non ha significato clinico. Quando invece, si presenta frequentemente, è importante approfondire le cause del fenomeno. Tuttavia, valutare l'esatta quantità di sangue che si perde può essere difficile nella pratica quotidiana. Quindi, spesso la diagnosi di ipermenorrea si basa su come la donna percepisce e descrive la sua esperienza.

Quali sono i sintomi dell’ipermenorrea?

L’ipermenorrea può essere identificata attraverso alcuni segni, come:

  • la necessità di sostituire assorbenti o tamponi molto frequentemente. Ad esempio, ogni ora per diverse ore consecutive, e anche durante la notte. Alcune donne tengono traccia del numero di prodotti per l'igiene mestruale che usano per avere un'idea migliore del loro flusso.
  • presenza di coaguli di sangue di dimensioni superiori al normale
  • sanguinamento tra un ciclo e l'altro (più propriamente metrorragia)
  • anemia: dovuta alla perdita di una notevole quantità di sangue. Si manifesta con sintomi quali stanchezza, debolezza, pallore, affaticamento e mancanza di respiro.

La menorraggia, inoltre, può interferire con le normali attività quotidiane, come il lavoro, lo sport o le attività sociali.

Quali sono le cause dell'ipermenorraggia?

L'ipermenorrea può essere dovuta a diverse cause disfunzionali o organiche. Di solito, la condizione, come accennato, è passeggera, ed è dovuta a fattori quali:

  • stress 
  • brusche variazioni di peso
  • assunzione di determinati farmaci. 

In particolare, uno dei fattori che predispone al disturbo riguarda gli squilibri tra estrogeni e progesterone. Queste alterazioni possono causare l'ispessimento dell'endometrio, a sua volta responsabile di un sanguinamento più abbondante durante il ciclo mestruale. Questi squilibri possono essere dovuti a condizioni come:

Nelle donne adulte, nel manifestarsi dell'ipermenorrea possono essere implicate alcune malattie dell'apparato riproduttivo femminile, quali:

  • fibromi uterini
  • polipi endometriali
  • adenomiosi: condizione in cui il tessuto che normalmente riveste l'utero inizia a crescere nella muscolatura uterina
  • uso di dispositivi intrauterini (iud)
  • malattie del sangue: disturbi della coagulazione, come l'emofilia o l'uso di anticoagulanti
  • più raramente tumori maligni, come il cancro dell'endometrio o del collo dell'utero
  • problemi endocrinologici: disfunzioni tiroidee o ghiandolari possono influenzare il ciclo mestruale
  • alterazioni anatomiche dell'utero: aderenze (sinechie) o la forma anormale dell'utero.

Le cause disfunzionali dell’ipermenorrea sono tipiche dell’adolescenza, della perimenopausa, in presenza di patologie endocrine associate. Le cause organiche sono legate alla presenza di tumori, fibromi o alterazioni uterine.

Quando preoccuparsi per il ciclo abbondante?

L’ipermenorrea generalmente non è il segno di condizioni gravi. Tuttavia, deve essere attentamente considerata nel caso in cui sia associata a:

  • dolore pelvico intenso o crampi che non migliorano con i farmaci da banco
  • cambiamenti improvvisi o significativi nel ciclo mestruale
  • sanguinamento tra un ciclo e l’altro
  • qualsiasi sanguinamento vaginale dopo la menopausa, che è sempre considerato anormale e deve essere valutato da un medico
  • sintomi insoliti, come dimagrimento inspiegato, affaticamento eccessivo o altri segni di un peggioramento della salute.

Come si ferma il ciclo abbondante?

Per contrastare l'ipermenorrea è fondamentale indagarne e trattare le cause alla base. Se non si identificano patologie specifiche, il sanguinamento mestruale eccessivo potrebbe essere un fenomeno passeggero. Tuttavia, è sempre indicato consultare un ginecologo per ricevere un consulto adeguato. Spesso si può tenere sotto controllo l’ipermenorrea semplicemente con una:

Riportare alla normalità il ciclo mestruale è possibile soltanto attraverso la regolazione dell'equilibrio funzionale tra l’ipofisi (ghiandola che si trova alla base dell’encefalo) ovaie e utero.

Trattamenti farmacologici e chirurgici

Per le situazioni più complesse, nelle quali le mestruazioni abbondanti interferiscono con la qualità della vita, può essere necessario un intervento farmacologico specifico. Le possibili terapie in grado di ridurre il sanguinamento anormale includono:

  • antinfiammatori non steroidei: sostanze come ibuprofene o naprossene. Contribuiscono a mitigare anche i dolori dei crampi mestruali
  • acido tranexamico: utilizzato per limitare la perdita di sangue esclusivamente durante le mestruazioni intense
  • pillola contraccettiva: può regolarizzare i periodi mestruali 
  • progesterone per via orale: efficace nel ristabilire gli equilibri ormonali e ridurre l'intensità del flusso mestruale
  • dispositivo intrauterino con ormoni. Questo impianto libera levonorgestrel, un tipo di progestinico che assottiglia la mucosa che riveste la parete uterina, riducendo quindi la quantità del flusso mestruale.

Quando i farmaci non risultano efficaci, e solo nei casi più gravi, è possibile ricorrere a soluzioni chirurgiche. Queste includono procedure come:

  • curettage
  • embolizzazione arteriosa uterina 
  • intervento chirurgico eseguito con ultrasuoni focalizzati, 
  • miomectomia
  • ablazione endometriale.