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L’ipoestesia, cos'è e come si cura

A cura di
Alberto
Lerario

L'ipoestesia è una riduzione temporanea o permanente della sensibilità tattile, termica o dolorifica, che può verificarsi in ogni parte del corpo

Cos’è l’ipoestesia

L’ipoestesia è una condizione che si verifica come sintomo di una vasta serie di patologie a carico del sistema nervoso, centrale o periferico.

Consiste nella perdita parziale o totale della sensibilità al dolore, al tatto o al calore, e può colpire ogni area del corpo.

La perdita di sensibilità può coinvolgere uno o tutti e tre i tipi di sensibilità, quindi ipoestesia tattile, termica e dolorifica possono insistere sulla stessa parte del corpo.

Data la varietà notevole di condizioni patologiche che può portare ad ipoestesia, se il sintomo persiste e non si risolve entro pochi giorni, è consigliabile rivolgersi al proprio medico.

Quali sono i sintomi dell’ipoestesia

L’ipoestesia si manifesta con la riduzione o la sparizione della capacità di percepire alcuni stimoli fisici.

In particolare i pazienti interessati manifestano insensibilità a stimoli tattili, termici o dolorifici.
In alcuni casi, può essere accompagnata da una debolezza muscolare accessoria. Sia l’ipoestesia, sia la debolezza muscolare associata possono essere temporanee o permanenti.

Questo dipende dal tipo di patologia che ha causato il danno neurologico responsabile e dall’entità del danno stesso.

Ipoestesia e patologie associate

La causa scatenante dell’ipoestesia è un funzionamento anomalo del sistema nervoso, sia di quello periferico, sia di quello centrale.

Questo malfunzionamento può essere causato da una lesione permanente o da una condizione temporanea. Tipicamente nel secondo caso rientrano le ipoestesie causate da farmaci.

Le lesioni neurologiche possono risultare in conseguenza di una grande varietà di condizioni patologiche, assunzioni di farmaci o abitudini di vita non ideali.

L’ipoestesia può risultare sintomatica in caso di:

Differenze con la parestesia

Mentre l’ipoestesia è una riduzione della percezione tattile, dolorifica o termica, la parestesia è un’alterazione della stessa. 

Si può manifestare con la presenza di sensazioni quali formicolio o modifiche nella percezione della temperatura dell’area interessata anche in assenza totale di stimoli esterni. 

Anche la parestesia è associata ad una varietà molto ampia di patologie e condizioni, che possono renderla temporanea o permanente. 

Come si fa la diagnosi dell’ipoestesia

Data l’estrema varietà di cause possibili, alcune anche molto serie, in caso di ipoestesia è assolutamente necessaria la visita medica.

Il medico di riferimento è il neurologo, che solitamente procede con l’esame anamnestico, cioè la rilevazione dei sintomi tramite colloquio con il paziente.

Si procede poi all’esame obiettivo, con cui il medico testa la sensibilità a vari stimoli del paziente. Infine è solitamente necessario procedere ad esami ulteriori, quali TAC o risonanza magnetica o elettromiografia.