CHE COS'È?
La degenerazione maculare senile è una patologia cronica degenerativa che colpisce la macula (porzione centrale della retina che consente una visione centrale nitida) e provoca una riduzione della vista che può essere anche molto grave.
La degenerazione maculare senile è una patologia cronica degenerativa che colpisce la macula (porzione centrale della retina che consente una visione centrale nitida) e provoca una riduzione della vista che può essere anche molto grave.
Nei paesi industrializzati è la causa più comune di cecità legale nella popolazione di 65 o più anni; la prevalenza della malattia è meno del 10% nei soggetti tra 40 e 50 anni e più del 30% in quelli con età tra 75 e 85 anni. Per dare un'idea migliore dell'importanza sociale della malattia, bisogna sapere che in Italia colpisce circa 3.500.000 persone, e in una città come Milano circa 10.000 soggetti ne sono interessati.
Le cause della degenerazione maculare senile sono tutt'ora sconosciute, ma esistono certamente alcuni fattori di rischio: anzitutto l'età, poi il fumo, l'ipertensione, una dieta povera di sostanze antiossidanti e di acidi grassi omega 3, l'ipercolesterolemia, l'obesità, la predisposizione genetica e la familiarità.
La sintomatologia varia a seconda del tipo e della gravità della malattia, ma sostanzialmente è caratterizzata da una perdita progressiva della visione centrale e da vicino (prima solo in un occhio, poi in entrambi, con necessità di luce per riuscire a leggere, riduzione del campo visivo centrale, distorsione delle linee rette, visione centrale annebbiata) e un'evoluzione lenta e progressiva (i pazienti inizialmente non hanno coscienza della malattia).
Con un'anamnesi accurata, una visita oculistica (acutezza visiva, esame del fondo oculare), e indagini specifiche (test di Amsler, fluorangiografia, esame OCT retinico).
Esistono due forme cliniche della degenerazione maculare senile: la forma secca e la forma umida. La forma secca o atrofica, più frequente (circa 90% dei casi), è caratterizzata dalla presenza di drusen (depositi di lipidi e di proteine) e di alterazioni degenerative a carico della retina e degli strati retrostanti a livello maculare, ha un'evoluzione lenta (in anni), provoca meno frequentemente della forma umida gravi diminuzioni visive, e consente un discreto visus da lontano ma ridotta capacità visiva per vicino.
La forma umida (essudativa, neovascolare) è meno frequente (circa il 10% di tutti i casi di degenerazione maculare senile) ma determina il 90% dei casi di cecità legale. L'evoluzione può essere molto rapida, con grave perdita della visione centrale, ed è caratterizzata da formazione di neovasi negli strati retrostanti alla retina nella regione maculare con possibilità di distacco sieroso o emorragico e conseguenti fenomeni cicatriziali.
Attraverso visite oculistiche periodiche dopo i 40 anni, specie se vi è familiarità per la malattia, evitando il fumo, controllando la pressione arteriosa e la colesterolemia, limitando l'uso di alcolici, seguendo un'alimentazione corretta e ricca di vitamine e di sali minerali (pesce, vegetali e frutta) e povera di grassi e sale, utilizzando lenti fotocromatiche in caso di esposizione prolungata alla luce solare intensa, aggiungendo alla dieta integratori se sono state riscontrate carenze alimentari di qualsiasi origine.
Va detto che la degenerazione maculare senile, anche se trattata precocemente e in modo adeguato, generalmente migliora poco dal punto di vista funzionale.
L'approccio terapeutico è diverso a seconda del tipo e dello stadio evolutivo della malattia: semplice osservazione, supplementazione nutrizionale (vitamine antiossidanti, minerali, luteina, zeaxantina, acidi grassi, omega3 e omega6), fotocoagulazione laser, iniezioni intravitreali con farmaci antiangiogenici.