Perché si ingrossano le braccia?
Le braccia gonfie sono un sintomo che può essere indotto da cause di diversa natura. Tra le principali troviamo:
- infezioni, che possono provocare infiammazione e gonfiore nelle braccia
- reazioni a punture di insetto: il gonfiore in questi casi è un effetto del veleno rilasciato dall’insetto
- reazioni allergiche: l'esposizione ad allergeni può causare gonfiore come risposta immunitaria e associarsi a sintomi come prurito, bruciore e arrossamento cutaneo
- traumi, lesioni o esiti postoperatori
- ritenzione idrica: la tendenza all’accumulo di liquidi negli spazi intercellulari può provocare edema e far sì che le braccia risultino gonfie
- cellulite, un fenomeno infiammatorio che causa la crescita anomala delle cellule adipose e l’insorgenza di ritenzione idrica
- linfedema: si tratta di un accumulo di liquidi linfatici in alcuni distretti, che interessa generalmente gli arti inferiori, oltre a quelli superiori
- artrite reumatoide: questa malattia cronica autoimmune colpisce le articolazioni, causando infiammazione e edema in alcune aree, come mani e polsi
- lupus, una malattia cronica autoimmune che ha tra i suoi effetti anche l’infiammazione articolare e, dunque, può provocare edema
- insufficienza venosa: una patologia vascolare in cui il sangue fatica a tornare al cuore e tende a ristagnare nei tessuti periferici, causando gonfiore
- flebite, l’infiammazione di una vena superficiale (in genere causata da un trombo, ovvero da un coagulo di sangue) può causare gonfiore in prossimità della vena stessa
- trombosi venosa profonda: anche quando la formazione di un trombo riguarda vene profonde può manifestarsi gonfiore, accompagnato da una sensazione di pesantezza.
- effetti collaterali di farmaci, come i cortisonici, i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o i calcio-antagonisti, che possono causare edema periferico
- problemi renali, che portano a un accumulo di liquidi e quindi a gonfiore negli arti
- problemi epatici, come la cirrosi, che possono causare ritenzione di liquidi e gonfiore generalizzato o localizzato.
Come ridurre il gonfiore delle braccia?
Il trattamento del gonfiore alle braccia dipende strettamente dalla causa sottostante.
In caso di infiammazione o trauma, per ridurre l’edema e il dolore può essere efficace l’applicazione di impacchi freddi e un’eventuale terapia antinfiammatoria.
Qualora alla base delle braccia gonfie vi sia una patologia o condizione avversa particolare, sarà necessario intervenire con rimedi mirati, dopo un’opportuna valutazione medica.
Per trattare infezioni si ricorrerà a una terapia antibiotica adeguata, mentre in presenza di reazioni allergiche il trattamento prevederà antistaminici o corticosteroidi.
Quando il gonfiore delle braccia è correlato a condizioni di stasi linfatica cronica come il linfedema, possono essere adottate diverse misure:
L’edema causato da malattie cardiovascolari o di natura autoimmune deve essere debitamente trattato sulla base della specifica condizione.
In presenza di gonfiore persistente o associato a sintomi come dolore intenso, febbre o difficoltà respiratorie, è importante consultare un medico per una diagnosi accurata e un trattamento mirato, così da scongiurare complicanze e un aggravamento del quadro clinico.
In linea generale, per alleviare il gonfiore delle braccia può essere utile adottare alcuni accorgimenti:
- se l’edema è lieve e temporaneo, elevare il braccio sopra il livello del cuore per favorire il drenaggio dei liquidi accumulati
- evitare posizioni statiche prolungate, che possono ostacolare la circolazione sanguigna e linfatica
- praticare esercizi dolci sotto la guida di un fisioterapista per stimolare il flusso sanguigno e linfatico.
Come eliminare la ritenzione idrica sulle braccia?
La ritenzione idrica sulle braccia può essere ridotta adottando strategie mirate che agiscono sulle sue cause principali.
Un primo passo è modificare l’alimentazione, riducendo l’apporto di sodio e, dunque, i cibi ad alto contenuto di sale. Bere abbondante acqua è altrettanto essenziale per stimolare il drenaggio e prevenire l’accumulo di liquidi.
Un’attività fisica regolare è poi cruciale: migliora la circolazione sanguigna e linfatica e aiuta a ridurre il ristagno dei liquidi nei tessuti. A questo scopo può essere utile anche il massaggio linfodrenante, eseguito da professionisti: si tratta di una procedura efficace per stimolare il sistema linfatico e favorire il deflusso dei liquidi in eccesso.
Un’attenzione particolare va posta anche a piccole modifiche nello stile di vita:
- evitare di rimanere in piedi o seduti troppo a lungo, cercando di cambiare posizione o di fare delle pause per muovere le braccia
- mantenere le gambe sollevate ogni volta che se ne ha la possibilità, così da favorire la circolazione
- evitare di indossare indumenti troppo aderenti
- utilizzare calze elastiche a compressione graduata per facilitare il drenaggio linfatico, se consigliate dal medico.
Se la ritenzione idrica è causata da patologie sottostanti o da effetti collaterali di farmaci, è importante consultare un medico per individuare trattamenti specifici o modificare il dosaggio della terapia.