Cerca nel sito
Chiudi

La leucocoria. Cos’è, sintomi, cura

A cura di
Mary
Romano

La leucocoria è una condizione per la quale la pupilla appare bianca anziché nera. È segno di patologie oculari quali retinoblastoma, cataratta o ulcera corneale, e richiede trattamento rapido.

Cos’è la leucocoria?

La leucocoria è un fenomeno in cui la pupilla di uno o di entrambi gli occhi appare bianca anziché nera, come accade in condizioni normali. Questo segno può essere indicativo di diverse patologie a carico dell’occhio, alcune delle quali gravi, quindi meritevoli di immediato intervento.

A quali sintomi è associata la pupilla bianca?

La leucocoria si presenta come una pupilla bianca ben visibile all’interno dell’occhio. Questa anomalia può presentarsi all’altezza del cristallino, dell’umor vitreo o del fundus dell’occhio.

Può essere notata soprattutto in condizioni di illuminazione specifiche, come quando si scattano fotografie con flash. In queste immagini, il riflesso anomalo della luce che arriva dalla retina appare bianco anziché del normale colore scuro della pupilla.

Questa colorazione bianca può manifestarsi in modo evidente in entrambi gli occhi o in uno solo e può essere associata ad altri sintomi come difficoltà visiva, strabismo o sensibilità alla luce, a seconda della causa. Se la leucocoria è accompagnata da dolore o infiammazione, potrebbe indicare un problema più grave.

Quando la pupilla diventa bianca, cosa significa?

Tra le principali cause patologiche della leucocoria si indicano:

  • cataratta: è un’opacizzazione del cristallino che impedisce il passaggio della luce. La cataratta congenita, che può essere quindi presente fin dalla nascita, è una causa comune di leucocoria nei neonati e nei bambini piccoli
  • displasia retinica: è una condizione congenita che comporta uno sviluppo anomalo della retina. Può causare la formazione di tessuti cicatriziali e anomalie nella retina che portano alla leucocoria. La displasia retinica è spesso associata a prematurità nei neonati
  • distacco della retina: quando la retina si stacca dalla parete posteriore dell'occhio, può causare leucocoria, oltre a una perdita di visione e dolore oculare. Il distacco può verificarsi a causa di traumi, malformazioni o condizioni come la miopia grave
  • retinoblastoma: è un tumore maligno della retina che colpisce prevalentemente i bambini. È una delle cause principali di leucocoria nei neonati e nei bambini piccoli. Il tumore interferisce con la riflessione della luce dalla retina, causando la pupilla bianca
  • ulcera corneale: è una lesione aperta sulla cornea che può essere causata da infezioni, traumi o condizioni preesistenti come la secchezza oculare. Un’ulcera corneale può portare a leucocoria, soprattutto se l’infezione o la lesione interessa la parte centrale della cornea.

Diagnosi di leucocoria

In caso di sospetto di leucocoria nel neonato o bambino, il primo esame da svolgere è il test del riflesso rosso: un oftalmoscopio proietta una luce sull’occhio, e in condizioni normali il riflesso dovrebbe apparire rosso. Un riflesso bianco indica leucocoria e richiede ulteriori indagini.

Se il test suggerisce la presenza di leucocoria, viene svolto un esame oculistico completo, che include l’oftalmoscopia. Con questo esame è possibile osservare il fundus oculare, identificando eventuali anomalie nella retina, nel nervo ottico o in altre strutture oculari.

Viene quindi effettuata una dilatazione pupillare (midriasi) con un collirio specifico, che permette di osservare meglio le strutture interne dell’occhio e di ottenere una valutazione più precisa delle condizioni oculari.

In che modo si interviene sulla leucocoria?

Il trattamento della leucocoria dipende dalla causa sottostante che ha provocato il fenomeno della pupilla bianca. In primo luogo, è essenziale una diagnosi tempestiva per identificare la condizione specifica che sta determinando la leucocoria.

Se la causa è un retinoblastoma, per fare un esempio, la terapia può includere chirurgia per rimuovere il tumore, chemioterapia o radioterapia, a seconda della gravità e della diffusione del tumore. La chemioterapia può essere utilizzata per ridurre le dimensioni del tumore prima dell’intervento chirurgico o per trattare i tumori che non possono essere completamente rimossi.