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La lipasi è un enzima coinvolto nella digestione dei grassi, che viene prodotto dal pancreas. In particolare, viene secreta nella prima parte dell’intestino tenue, attraverso il dotto pancreatico. La lipasi interviene nella conversione dei trigliceridi, ingeriti con l’alimentazione, in acidi grassi.
Normalmente, i livelli di lipasi nel sangue sono bassi, ma possono aumentare in caso di danni alle cellule del pancreas oppure quando il dotto pancreatico viene ostruito.
Il dosaggio della lipasi viene prescritto principalmente per identificare e monitorare una eventuale pancreatite. Può essere richiesto anche in caso di forme croniche di pancreatite o altre patologie legate al pancreas.
Generalmente, in caso di diagnosi di patologie del pancreas, il test della lipasi viene prescritto insieme a quello dell’amilasi nel sangue, non specifico ma sensibile alle malattie che colpiscono questa ghiandola. L’esame per la lipasi, invece, è più specifico e può servire a identificare, in particolare, oltre alle pancreatiti acute, anche le malattie associabili ad abuso di alcol. Insieme, i risultati del test della lipasi e dell’amilasi possono escludere o confermare una patologia del pancreas.
Il medico può decidere di prescrivere il dosaggio della lipasi nel sangue in presenza di una sintomatologia nel paziente che è associabile ad una pancreatite acuta o ad una patologia a carico di questa ghiandola. Tra i principali sintomi ci sono:
In caso di pazienti affetti da patologie pancreatiche, il clinico può prescrivere il test della lipasi a scadenze regolari per valutare l’efficacia degli eventuali trattamenti terapeutici attraverso il monitoraggio della concentrazione ematica di questo enzima nel tempo.
Il campione di sangue necessario per effettuare il dosaggio della lipasi è quello venoso.
Può essere consigliato di osservare il digiuno almeno nelle otto ore che precedono il prelievo di sangue.
Una concentrazione superiore ai valori di riferimento della lipasi nel sangue può indicare che il soggetto soffre di una malattia che interessa il pancreas. Nelle forme di pancreatite acuta, ad esempio, i livelli ematici di lipasi eccedono fino a dieci volte il limite superiore del range di riferimento. L’incremento dei valori è riscontrabile a distanza di un arco temporale che va dalle tre alle sei ore dall’eventuale danno patito dal pancreas, con il picco che si raggiunge entro le 24 ore. Normalmente, in caso di danni al pancreas, valori superiori alla norma possono persistere anche fino a due settimane. La gravità della patologia pancreatica è direttamente proporzionale alla concentrazione di lipasi: più è alta maggiore sarà la gravità della malattia.
Oltre a patologie a carico del pancreas, i livelli di lipasi nel sangue possono aumentare anche a causa dell’ostruzione del dotto pancreatico dovuto, ad esempio, a calcoli; in risposta a malattie a carico dei reni o, ancora, nei tumori del pancreas.