LO SVILUPPO PSICOMOTORIO
Nei primi mesi, il modo in cui il neonato sente di essere toccato è determinante per la costruzione della coscienza di sé e della propria individualità. Nel secondo semestre di vita il senso del tatto si sviluppa grandemente e invia continuamente stimoli che arrivano al cervello provocando risposte motorie.
Per questo intenso legame tra sensi, cervello, esperienze emotive e movimento si parla nel bambino di sviluppo psicomotorio: intelligenza e capacità motorie infatti si sviluppano e si accrescono con reciproca influenza.
TAPPE PSICOMOTORIE
- 7 mesi: il lattante tiene la posizione seduta. Da seduto è importante che stia in uno spazio libero (non il box per esempio), all'inizio con una corona di cuscini a proteggerlo, con qualche oggetto-gioco a portata di mano (non troppi). Quando ha raggiunto una buona stabilità, va bene spostare lateralmente gli oggetti così che per raggiungerli venga stimolato l'organo dell'equilibrio. La curiosità verso lo spazio circostante lo spingerà a mettersi a carponi, ad allenare il proprio equilibrio, così iniziano le prime esperienze di spostamento con il gattonare.
- 8-9 mesi: il lattante è in grado di gattonare. Questo movimento è risultato di una complessa coordinazione di movimenti, oltre che di una grande prova di coraggio e fiducia in sé.
- 10-12 mesi: il lattante si aggrappa, si alza e comincia a fare i primi passi prima con appoggio, poi libero. I primi passi sono fatti con le braccia all'altezza delle spalle, sulla punta dei piedi e un po' di rincorsa. Sono prove di grande coraggio e abilità che meritano tutto il sostegno, le lodi e l'incoraggiamento dei genitori. Quando comincia a camminare, è tale l'eccitazione e la gioia che il bambino prova per una novità così importante nel suo percorso verso l'indipendenza che a livello della corteccia cerebrale avviene come un'esplosione di connessioni tra neuroni, un moltiplicarsi di collegamenti neuronali con grande sviluppo del cervello e dell'intelligenza.
Studi neuroscientifici hanno dimostrato che proprio quando il bambino inizia a camminare si costruiscono nel suo cervello importanti connessioni neuronali nella zona orbitofrontale, specializzata nel riconoscimento dei volti.
I RISCHI
Naturalmente, le abilità motorie acquisite espongono il bambino a infortuni: bisogna proteggerlo adattando l'ambiente alle sue esigenza (paraspigoli, paraspine, oggetti pericolosi, farmaci, scale, balaustre, accesso a finestre…) cercando di limitare il meno possibile la sua libertà di movimento.