Cosa si intende con il termine meconio?
Il termine meconio si riferisce alle prime feci del neonato, evacuate dopo il parto. Questa sostanza è generalmente di colore verde scuro, quasi nero, ed è di consistenza vischiosa e appiccicosa, simile al catrame.
Il meconio inizia a formarsi intorno alla 12ª settimana di gravidanza ed è composto da materiale ingerito dal feto nel grembo materno, e precisamente da liquido amniotico, cellule epiteliali, muco, bile e secrezioni intestinali. Si tratta di feci inodori e sterili, che vengono emesse quando il neonato inizia ad alimentarsi.
Quando si espelle il meconio? E quanto dura?
Il meconio, in genere, viene espulso nelle prime 24-48 ore dopo la nascita. La sua evacuazione è un segno importante che l'intestino del neonato funziona correttamente.
Il processo di espulsione dura in genere 3 o 4 giorni e dipende dalla frequenza con cui il bambino si alimenta e dalla sua attività intestinale. Durante questo periodo, le feci del neonato cambiano lentamente aspetto passando dall’essere una sostanza appiccicosa e verdastra alle feci di transizione, che sono generalmente di colore verde-marrone e meno appiccicose. Infine, il neonato emette feci normali, che possono variare da color senape a giallo-marrone, e avere una consistenza più morbida o grumosa, in particolare nei bambini allattati al seno.
Espulsione anticipata
L'espulsione anticipata si verifica quando un neonato inizia a espellere il meconio poco prima del parto o durante il travaglio, contaminando così il liquido amniotico. Questo fenomeno è generalmente il segno di stress fetale, in risposta al quale, si producono delle contrazioni intestinali nel feto che portano all'espulsione delle feci prima della nascita. Quando si verifica l’espulsione anticipata, il liquido amniotico appare verde, anziché chiaro, dando esito a una condizione nota come liquido amniotico tinto. Questa può essere dovuta a:
I fattori di stress possono variare e non sempre si traducono in un'espulsione anticipata delle feci del feto.
Espulsione ritardata
Il meconio non espulso entro le prime 48 ore di vita può essere il primo segno di alcune patologie, nonché di una difficoltà delle feci a procedere lungo il canale digestivo o di fuoriuscire dallo sfintere anale. Le possibili cause del ritardo nell’espulsione possono essere diverse e comprendere condizioni quali:
- ileo da meconio: è un'occlusione intestinale causata da meconio estremamente denso e viscoso, per cui il suo normale passaggio attraverso l'intestino tenue è ostacolato
- malattia di Hirschsprung: è caratterizzata dalla mancanza delle cellule nervose in parti dell'intestino grasso, impedendo il normale movimento intestinale
- altre anomalie congenite: come l'atresia intestinale, in cui l'intestino non si è formato correttamente
- ipomotilità intestinale: ovvero un ridotto movimento dell'intestino che può essere temporaneo o associato a condizioni di base più complesse
- parto prematuro.
Se il meconio non viene espulso naturalmente dal neonato nei primi giorni di vita, può comportare complicazioni potenzialmente gravi. Può bloccare l'intestino, causando un'infezione nota come enterocolite necrotizzante o può condurre a situazioni di emergenza chirurgica dovuta all'ostruzione intestinale.
Ileo da meconio
L'ileo da meconio, come detto, è un’occlusione intestinale che si verifica quando il meconio è così denso e colloso da non riuscire a transitare nell’intestino. Questa condizione si verifica nella maggior parte dei casi nei neonati affetti da fibrosi cistica, una malattia genetica che influisce sulla produzione di muco, sudore e fluidi digestivi, rendendo questi molto più spessi e meno fluidi del normale. Oltre che con la mancata evacuazione delle prime feci, l’ileo meconiale si manifesta con:
La diagnosi può essere confermata con una serie di indagini diagnostiche, che includono
- radiografia dell'addome: in grado di mostrare i pattern di gas caratteristici del blocco intestinale
- ecografia addominale: utilizzata per valutare il grado di ostruzione e la presenza di eventuali complicanze come la perforazione intestinale.
Il trattamento dell'ileo da meconio si focalizza sulla rimozione del blocco e sulla prevenzione di complicanze e può avvalersi di:
- uso di enzimi che possono aiutare a liquefare il meconio viscoso, spesso somministrati attraverso un sondino nasogastrico
- intervento chirurgico: può essere necessario in caso di complicanze come perforazione intestinale o se il trattamento non chirurgico non risolve l'ostruzione.