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Il mesotelioma: cause ed evoluzione

A cura di
Marco
Baroni

Il mesotelioma è un tumore raro causato dall’esposizione alle fibre di amianto, un materiale vietato da trent’anni in Italia i cui effetti sono purtroppo ancora visibili

Che cos'è il mesotelioma?

Il mesotelioma è un tumore raro che colpisce prevalentemente le persone di sesso maschile.

Nel nostro Paese solo lo 0,8% dei tumori diagnosticati all’uomo e lo 0,3% dei tumori diagnosticati alle donne è un mesotelioma. Questa scarsa diffusione è dovuta in gran parte alla sua origine: il 90% dei casi di mesotelioma è causato dall’ esposizione all’amianto.

L’amianto è un materiale che negli anni ’70 e ’80 veniva tranquillamente utilizzato in edilizia, poiché non si era al corrente del suo effetto cancerogeno. Poiché il periodo di latenza, ovvero il tempo che trascorre tra l’esposizione al materiale e la manifestazione del tumore, è molto lungo (30-50 anni) molte diagnosi di mesotelioma stanno emergendo proprio in questo decennio.

Come si sviluppa il mesotelioma?

Il mesotelioma è una formazione tumorale che ha origine dalle cellule del mesotelio, ovvero le membrane che rivestono i vari organi interni, come una pellicola.

Le cellule tumorali possono colpire diversi organi e di conseguenza si parla di: 

  • mesotelioma pleurico quando il tumore si sviluppa nel torace (il caso più diffuso)
  • peritoneale quando si sviluppa nell’addome (la quasi totalità dei casi restanti)
  • della tunica vaginale quando colpisce l’area che circonda i testicoli (molto raro)
  • e pericardico quando si manifesta nello spazio intorno al cuore (rarissimo).

Esistono anche alcune tipologie di mesotelioma benigno che non richiedono terapia e possono essere rimosse con un intervento chirurgico.

Chi ne è soggetto

La comparsa del mesotelioma è strettamente legata all’esposizione all’asbesto o amianto. Infatti, questo tumore è considerato a tutti gli effetti una malattia professionale e tutti i casi sono censiti sul Registro nazionale mesoteliomi.

Nella grande maggioranza dei casi, le persone che hanno sviluppato questo tumore sono entrate direttamente in contatto con le fibre di amianto nel corso della loro vita. Tuttavia, poiché le fibre di amianto sono sottilissime e volatili, e possono depositarsi ad esempio sui vestiti, anche i familiari delle persone direttamente esposte possono essere considerate a rischio. Altri fattori di rischio molto meno frequenti sono l’esposizione al diossido di torio e alle radiazioni ionizzanti.

Quali sono i sintomi del mesotelioma?

I primi sintomi del mesotelioma pleurico sono conseguenti ad un versamento pleurico:

  • tosse
  • respiro corto
  • dolori localizzati nella schiena o nel torace
  • perdita di peso
  • debolezza muscolare

I sintomi più frequenti del mesotelioma peritoneale sono:

Come vedere se si ha amianto nei polmoni?

Nel caso in cui una persona presenti alcuni dei sintomi indicati, in concomitanza con una storia di esposizione all’amianto, il medico prescriverà una radiografia del torace ed eventualmente una tac. Può risultare utile anche una risonanza magnetica.

La conferma della diagnosi arriva dalla biopsia, che si effettua tramite il prelievo di piccolissime parti di tessuto mediante una procedura di chirurgia toracica: la toracoscopia.

Come sconfiggere il mesotelioma?

L’unico modo per sconfiggere il mesotelioma è evitare l’esposizione all’amianto. L’utilizzo di questo minerale in Italia è vietato dal 1992.

Inoltre tutti gli edifici pubblici devono sottostare a leggi che ne regolano lo smaltimento. Negli edifici privati, va assolutamente evitata la rimozione fai da te: bisogna sempre rivolgersi a tecnici specializzati che se ne occuperanno in sicurezza.

Per quanto riguarda ciò che ormai è accaduto nel passato, i lavoratori che sono stati esposti all’amianto sono seguiti da un programma di sorveglianza che, però, ha uno scopo quasi esclusivamente informativo. Di fatto, non esistono test di screening in grado di consentire una diagnosi precoce in assenza di sintomi.

Come si evolve il mesotelioma?

L’evoluzione del mesotelioma segue quattro stadi, come la maggior parte dei tumori, individuati in base alla sua estensione e agli organi coinvolti.

Più lo stadio e basso maggiori sono le possibilità di intervenire. In alcuni casi, negli stadi iniziali del tumore, i medici valuteranno quindi l’intervento chirurgico per ridurre i sintomi o prevenirli, migliorando la qualità della vita del paziente. Allo stesso scopo si può rimuovere periodicamente il liquido dalla zona interessata. In seguito, si procede con la chemioterapia ed eventualmente con l’immunoterapia per rallentare l’evoluzione della malattia.

Quanto si vive con il mesotelioma?

Il mesotelioma si manifesta a distanza di diversi decenni dall’esposizione all’amianto.

Tuttavia, purtroppo, molto spesso la diagnosi viene effettuata quando il tumore è già ad uno stato avanzato. Di conseguenza, le probabilità di intervenire o di trattarlo con successo sono molto scarse. A cinque anni dalla diagnosi solol’8% degli uomini e il 10% delle donne sono ancora in vita.