Che cos’è una metaplasia?
La metaplasia è un termine di origine greca che letteralmente significa “trasformazione”. Descrive, infatti, il processo tramite il quale un tipo di cellula adulta si trasforma in un altro tipo di cellula. Non necessariamente si tratta di una condizione severa, in quanto può essere dettata da una semplice reazione fisiologica del nostro organismo, ma va comunque attenzionata perché si possa intervenire tempestivamente nell’eventualità evolva in qualcosa di più grave come una neoplasia.
Ciò che è importante sottolineare è che si tratta di un processo reversibile, ragion per cui i tessuti trasformati possono tornare alla loro forma originaria.
Questa conversione cellulare rappresenta una risposta dell’organismo a fattori ambientali o endogeni quali:
Di seguito, attraverso alcuni esempi, vediamo che cos’è esattamente la metaplasia e quali tipi di tessuti può coinvolgere.
Metaplasia squamosa
Si parla di metaplasia squamosa quando le cellule epiteliali delle mucose o delle ghiandole di tipo monostratificato si trasformano in epitelio squamoso pluristratificato. Nell’uomo, questa forma di metaplasia riguarda, nella maggior parte dei casi, la cervice uterina (metaplasia squamosa nella cervice) e la vescica.
Questa condizione, totalmente asintomatica, è associata a diversi fattori quali:
- fumo di sigaretta
- sbalzi ormonali
- irritazioni
Vista l’assenza di sintomi, per diagnosticare la metaplasia squamosa servono esami strumentali come l’endoscopia o una biopsia sui tessuti che si sospetta siano coinvolti.
Metaplasia intestinale
Questa forma di metaplasia descrive il processo tramite il quale cellule epiteliali di un certo organo assumono le caratteristiche tipiche dell’epitelio presente nell’intestino. La metaplasia intestinale può essere osservata principalmente a livello dell’esofago e dello stomaco e può essere dovuta a:
Anche la metaplasia intestinale è asintomatica e richiede esami strumentali per essere diagnosticata.
Metaplasia enteroide
La metaplasia enteroide descrive la sostituzione delle cellule epiteliali di rivestimento della mucosa gastrica con altre più funzionali e resistenti, in risposta ad un danno di tipo cronico che può essere dovuto all’azione dell’Helicobacter o a livelli elevati di acidità.
Metaplasia apocrina
Si parla di metaplasia apocrina, infine, quando le cellule epiteliali delle ghiandole mammarie si trasformano in cellule molto simili a quelle presenti a livello delle ghiandole sudoripare, voluminose e con una granulazione acidofila.
Che differenza c’è tra metaplasia e neoplasia
La metaplasia è, come abbiamo avuto modo di vedere attraverso vari esempi, la trasformazione di un epitelio in un altro, che ha caratteristiche strutturali e funzionali diverse da quello originale. Tale cambiamento, però, è reversibile e il tessuto originale può essere ripristinato nel momento in cui cessano le condizioni che hanno innescato la trasformazione.
Tuttavia, se vi è un’esposizione eccessiva e prolungata nel tempo a tali condizioni, è possibile che i tessuti metaplastici possano evolversi in cellule neoplastiche.
La neoplasia, a differenza della metaplasia, è una forma tumorale - può essere un tumore benigno o un tumore maligno - caratterizzata da una proliferazione incontrollata e progressiva di cellule. Questo processo dà luogo ad una massa anomala di tessuto che cresce in modo sproporzionato rispetto ai tessuti normali. A differenza delle metaplasie, poi, questo processo non è reversibile, in quanto i tessuti non tornano alla struttura originale nel momento in cui vengono meno le condizioni che hanno innescato il processo.