Morso di zecca, una breve panoramica
La zecca è un artropode, appartiene quindi alla famiglia degli aracnidi, nella quale sono ricompresi scorpioni, ragni e acari, responsabili dell’allergia alla polvere. Le zecche sono parassiti ematofagi obbligati. In altri termini: le zecche devono nutrirsi degli elementi presenti nel circolo ematico, di esseri umani e altre specie animali, inclusi gli animali domestici.
Sul capo è presente la bocca, il cui termine esatto è rostro, capace di incidere e penetrare la pelle. È proprio il rostro lo strumento attraverso cui le zecche mordono, o pungono, il loro ospite, per succhiare il sangue. Le zecche possono appartenere a circa 1000 specie; in Italia ce ne sono 36. Le più significative, in ottica sanitaria e medica, sono:
- la zecca dei boschi, Ixodes ricinus
- la zecca del cane, Rhipicephalus sanguineus
- Hyalomma marginatum e Dermacentor reticulatus.
Come capire se si è stati morsi da una zecca?
Molto spesso è possibile vedere la zecca che si ritrova attaccata alla pelle, e risulta ingrossata quando ha succhiato sangue. Quando rimossa, si rileva un morso che ha l’aspetto di un rigonfiamento dalle piccole dimensioni, rosso, che determina prurito.
Come capire se la zecca ha fatto infezione?
In presenza dei segni indicati, le possibilità di essere stati punti, o morsi, da una zecca sono molto alte. Il medico, una volta contattato, può chiedere di tenere sotto controllo il morso nella eventualità che si manifestino i segni di una infezione. Segni quali:
- area arrossata attorno al morso. Un’area che può estendersi anche per alcuni centimetri di larghezza
- rash cutaneo
- malessere generale, che si specifica in debolezza, mal di testa, febbre, dolori muscolari.
È comunque possibile che non compaia alcun sintomo, entro un mese dal morso. In questo caso la possibilità che si sia sviluppata una infezione diventa piuttosto basso.
Quando preoccuparsi di una puntura di zecca?
Una zecca infetta può essere il veicolo di patologie che richiedono trattamenti tempestivi e adeguati, al fine di evitare complicazioni. Tra le malattie trasmesse attraverso il morso di una zecca si possono indicare:
- la malattia di Lyme. È causata dal batterio Borrelia burrgdorferi, presente su volpi, piccoli roditori, lepri. Esordisce con rash cutaneo, privo di prurito, e dopo alcune settimane si evolve in dolori articolari e muscolari, brividi, febbre, ingrossamento dei linfonodi. Se non trattata in modo tempestivo, può causare complicazioni neurologiche, o la morte del soggetto
- meningoencefalite da zecche, una patologia virale e acuta. Rischia di essere confusa con una influenza, della quale condivide i sintomi principali quali dolori muscolari, febbre e mal di testa. Se non trattata in modo opportuno, può coinvolgere il sistema nervoso centrale determinando la morte
- febbre bottonea, un tipo di febbre esantematica chiamata anche febbre bottonosa del Mediterraneo. Si manifesta con esantema diffuso e ulcera nella zona del morso. La sua causa è da ricercarsi nella Rickettsia conorii che, insieme ad altri batteri rickettsie, si ritrova in conigli, cani, caprini, ovini. Si manifesta con febbre improvvisa e sintomi parainfluenzali. Ha solitamente un decorso benigno, con rare complicazioni a danno del sistema nervoso centrale, renale o cardiovascolare
- ehrlichiosi. Si tratta di una infezione di tipo batterico caratterizzata da un decorso acuto; deriva dalla famiglia delle Rickettsiaceae. Ha sintomi similinfluenzali e può alterare i valori ematici.
Cosa fare se si ha un morso di zecca?
Rimuovere la zecca in tempi brevissimi è la prima azione da compiere. La rimozione deve essere effettuata da personale medico, in un pronto soccorso o in un ambulatorio. La zecca va rimossa con una pinza dalle punte sottili, quindi si deve:
- disinfettare la zona in cui è avvenuto il morso, anche prima della rimozione
- estrarre con un ago sterile le eventuali parti dell’animale rimaste sotto la pelle
- conservare il corpo dell’artropode in una soluzione alcolica al 70%, così da poter svolgere una analisi
- sottoporsi ad una profilassi antitetanica.
I passaggi indicati vanno svolti indossando guanti sterili. Il medico va contattato nel caso si abbiano sintomi influenzali, si manifestino aloni rossi, dolori articolari e si noti un ingrossamento dei linfonodi.
Le terapie farmacologiche variano a seconda del tipo di virus o di batterio inoculato attraverso il morso. Nel caso della malattia di Lyme è necessaria una terapia antibiotica: amoxicilina e doxiciclina. La meningoencefalite da zecche richiede invece antinfiammatori, in caso di sintomi severi è necessario il ricovero. La ehrlichiosi richiede un intervento con doxiciclina.
Come prevenire il morso di zecca?
Una profilassi che si rispetti prevede l’inoculazione del vaccino, qualora ci fosse, nel periodo precedente viaggi in zone dove sono diffuse le patologie causate dal morso di una zecca.
Indossare abiti di colore chiaro, con pantaloni lunghi e con maniche lunghe, può diminuire in modo significativo il rischio di essere morsi da una zecca, così come da altri insetti.