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L’occhio nero (o ematoma periorbitale). Cause, rimedi


L’ematoma periorbitale può essere conseguenza di traumi, che determinano fratture, oppure essere causato da allergie o sinusiti.

Cos’è l’occhio nero?

L’occhio nero, chiamato anche ematoma periorbitale o ecchimosi periorbitale, indica la colorazione bluastro/nerastra, tipica di un ecchimosi o di un ematoma, che appare nella regione attorno all’occhio. Questa colorazione è dovuta all’accumulo di sangue e altri fluidi sotto la pelle, di solito in seguito a un trauma o impatto nella zona del viso o proprio attorno all’occhio.

L’espressione “occhio nero” può lasciare intendere che ad aver subito un danno sia l’occhio stesso, ma il più delle volte sono la pelle e i tessuti, molli o duri, attorno alla cavità periorbitale.

Quali sintomi sono associati ad un ematoma periorbitale?

Oltre all’ecchimosi, è possibile che un ematoma periorbitale presenti ulteriori sintomi quali:

  • dolore attorno all’area che ha subito la lesione. Può variare da lieve a intenso a seconda della gravità del trauma
  • gonfiore nella zona periorbitale, che può limitare la capacità di aprire completamente l’occhio interessato
  • sensibilità al tatto nell'area colpita, che rende scomodo toccare o esercitare pressione attorno all’occhio nero
  • possibile diffusione del gonfiore agli altri tessuti circostanti, incluso anche l’altro occhio, a seconda della gravità del sanguinamento e del trauma.

Perché viene l’occhio nero?

Sono molteplici le cause all’origine di un ematoma periorbitale, anche quando si manifesta senza motivo apparente. Le più comuni cause possono essere:

  • traumi sportivi: colpi ricevuti durante attività sportive come il pugilato, il calcio, il basket possono provocare un ematoma periorbitale
  • incidenti domestici: urto contro mobili, cadute o incidenti domestici minori possono causare lividi nel delicato tessuto periorbitale
  • incidenti automobilistici: danni al viso a seguito di incidenti stradali, spesso associati al contatto con il volante o l’airbag
  • interventi chirurgici: operazioni come la rinoplastica o interventi agli occhi possono portare a lividi post-operatori
  • invecchiamento: la cute intorno agli occhi è tra le più sottili e con l’età può diventare più sensibile ai lividi
  • sanguinamento spontaneo: condizioni mediche che influenzano la coagulazione del sangue possono portare a un occhio nero senza un trauma significativo
  • fratture: fratture alle ossa del viso, specialmente quelle nelle vicinanze degli occhi, possono causare lividi periorbitali anche particolarmente severi. Anche una frattura al cranio può determinare ecchimosi periorbitali.

Ulteriori cause di occhio nero

Non vanno poi escluse altre cause, che spesso riescono a giustificare un occhio nero che si è sviluppato senza una ragione apparente. È questo il caso della sinusite, per fare un primo esempio, o di una reazione allergica.

Anche problematiche dei denti, come infezioni o ascessi, possono determinare l’insorgenza di un occhio nero.

Cosa fare per gestire un occhio nero?

Si possono compiere alcune prime azioni, quando ci si ritrova con un occhio nero, al fine di tenere sotto controllo il gonfiore e il dolore. Si può applicare del ghiaccio o un impacco freddo immediatamente dopo il trauma, per aiutare a ridurre il gonfiore e il sanguinamento interno. Non bisogna però applicare il ghiaccio direttamente sulla pelle, è più opportuno avvolgerlo in un panno morbido. È bene, quindi, applicarlo per 20 minuti, ogni ora, nelle prime 24 ore.

Gli antidolorifici da banco, come l’ibuprofene o il paracetamolo, possono aiutare a gestire il dolore. Vanno però evitati farmaci anticoagulanti come l’aspirina, che può determinare un aumento di sanguinamento. Durante il riposo, può aiutare avere la testa in posizione elevata, così da ridurre l’afflusso di sangue, quindi, il gonfiore nell’area interessata.

Se i sintomi peggiorano o se l’occhio nero non migliora dopo qualche giorno o se, ancora, si riscontrano disturbi della vista come doppia visione, vista offuscata, rigidità nel movimento dell’occhio, è necessario consultare immediatamente un medico.

Quanto tempo ci vuole per far passare un occhio nero?

Al netto della causa che ha determinato l’ecchimosi, la guarigione può richiedere anche 3, 4 settimane.

Nei primi due giorni, subito dopo il trauma, l’area intorno all’occhio potrebbe apparire gonfia e rossa. Entro i primi tre giorni, quindi, si vedono i colori tipici del livido che si sviluppa, la cui causa è il sanguinamento sottocutaneo.

Nei giorni successivi inizia l’assorbimento del sangue accumulato nei tessuti e il livido cambia colore virando verso il verde, il giallo o il marrone. Nella maggior parte dei casi i lividi intorno all’occhio iniziano a schiarirsi in modo significativo dopo circa due settimane, con una completa risoluzione di solito entro le tre settimane.

Questi tempi possono cambiare notevolmente se il paziente presenta condizioni che possono interferire con il processo di guarigione. Condizioni quali, ad esempio, il diabete oppure la trombocitopenia.