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L’onissi. Di cosa si tratta, sintomi, cure


L’onissi è un’infiammazione delle unghie che può compromettere la loro salute e il loro aspetto. Spesso legata a infezioni batteriche, può colpire sia le mani che i piedi.

Cos’è l’onissi?

L’onissi è un’infiammazione delle unghie che coinvolge generalmente il letto ungueale o, in caso, le strutture circostanti. Questa condizione può essere di natura batterica e si associa spesso a batteri come Pseudomonas, Streptococco o Stafilococco.

Può essere determinata anche da funghi, come il patogeno responsabile della candida.

Le unghie colpite possono apparire giallognole per poi diventare più opache e fragili, con il rischio di deformità se l’infezione persiste.

L’onissi si diffonde spesso in ambienti frequentati da molte persone, come palestre e piscine. Questi sono luoghi in cui i piedi nudi possono entrare in contatto con superfici contaminate.

In che modo si manifesta?

I sintomi dell’onissi possono variare a seconda della gravità e della causa scatenante, ma i segni più comuni includono:

  • infiammazione delle unghie e delle aree circostanti
  • alterazioni cromatiche, con unghie che diventano giallognole o verdi
  • deformità delle unghie in caso di persistenza dell’infezione
  • dolore e sensibilità al tatto
  • presenza di secrezioni purulente se l’infezione è avanzata.

Questi sintomi possono essere associati a prurito o arrossamento e, nei casi più gravi, la condizione può compromettere struttura e funzionalità dell’unghia.

A cosa è dovuta l’onissi?

L’onissi è spesso causata da un’infezione batterica che si sviluppa in seguito a lesioni o microtraumi del letto ungueale. Anche sostanze irritanti, come i prodotti chimici utilizzati in casa o sul lavoro, possono indebolire la barriera protettiva naturale dell’unghia. Altri fattori di rischio includono:

  • l’abitudine di camminare a piedi nudi in ambienti pubblici, come spogliatoi o piscine
  • l’utilizzo di guanti per periodi prolungati senza un’adeguata ventilazione
  • una scarsa igiene delle unghie
  • batteri come Pseudomonas, Streptococco o Stafilococco.

Qual è la differenza fra onissi e perionissi?

L’onissi interessa direttamente l’unghia e il letto ungueale, laddove la perionissi è una infiammazione della pelle, e dei tessuti, intorno all’unghia. Zona, questa, che prende il nome di piega ungueale.

Entrambe le condizioni possono essere causate da infezioni batteriche, ma la perionissi si presenta più frequentemente in seguito a traumi delle cuticole o a una manicure aggressiva. In alcuni casi le due condizioni possono coesistere, aggravando ulteriormente il problema.

Cosa fare in caso di onissi?

In presenza di sintomi di onissi, è fondamentale adottare alcune misure per prevenire che il problema si aggravi. Innanzitutto è opportuno evitare l’esposizione a sostanze irritanti proteggendo le mani utilizzando guanti appropriati, soprattutto durante l’utilizzo di prodotti chimici.

Bisogna poi avere un’igiene accurata tagliando le unghie e pulendole con attenzione. Il contatto diretto su superfici pubbliche deve essere altrettanto evitato. Al comparire dei primi sintomi, quindi, è fondamentale rivolgersi al proprio medico, visto che questa condizione può progredire con relativa rapidità. La persistenza dei sintomi come dolore e gonfiore potrebbe indicare la necessità di un trattamento specifico.

Terapie da adottare in caso di onissi

Nei casi lievi possono essere prescritti antibiotici topici, con principi attivi come mupirocina o gentamicina, da applicare direttamente sull’unghia infetta. Quando viene riscontrata resistenza o si è di fronte ad una situazione grave, può essere necessario assumere farmaci per via orale, come antibiotici sistemici: amoxicillina-clavulanato, ciprofloxacina o altri antibiotici mirati contro i batteri responsabili.

Se l'infezione batterica è associata a un'infezione fungina, possono essere usati farmaci come terbinafina o itraconazolo. Gonfiore e dolore possono essere alleviati con la somministrazione di antifiammatori. L’approccio terapeutico deve essere attuato sotto indicazione e controllo del medico specialista.

Nei casi estremi, quando l’infezione ha compromesso in modo importante la struttura dell’unghia, potrebbe essere necessario rimuovere parzialmente o totalmente l’unghia per favorire la guarigione.