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La procalcitonina è una proteina presente nel nostro organismo e prodotta da diversi tipi di cellule. La sua produzione rappresenta una risposta da parte del nostro organismo a infezioni batteriche e condizioni infiammatorie, anche di forte entità.
Vediamo insieme, con maggiore dettaglio, perché fare un test per la procalcitonina, quali sono i valori di riferimento e cosa indicano valori fuori forma. Fornendo in conclusione delle indicazioni su come prepararsi al test e in che modo interpretarne i risultati.
La procalcitonina (pct) è una proteina e viene prodotta, in maggiore quantità, dalle cellule C della tiroide. È una molecola inerte di per sé, essendo un precursore dell’ormone calcitonina, e si attiva in casi di infiammazioni sistemiche, soprattutto quando sono infiammazioni batteriche sistemiche, come è il caso della sepsi.
In queste circostanze i valori tendono ad aumentare in modo estremamente marcato. È raro invece che infiammazioni di origine non batterica determinino un aumento dei valori di riferimento.
I valori di procalcitonina, come sarà approfondito in seguito, tendono a salire intorno alle 2, massimo 4 ore rispetto all’insorgenza dei sintomi correlati, per poi raggiungere un picco entro le 12 - 24 ore. Quando l’evento scatenante scompare, i valori tendono a dimezzarsi ogni 24 - 36 ore.
Questo marker, o marcatore, è stato scoperto in tempi relativamente recenti. In precedenza, al fine di diagnosticare le infezioni, si ricorreva all’esame dei globuli bianchi oppure all’esame della proteina C-reattiva.
Tra gli esami del sangue che il medico professionista può indicare, l’esame relativo alla procalcitonina può essere richiesto quando il paziente si trova con sintomi e segni di sepsi e nei casi di infezioni batteriche sistemiche, che potrebbero essere determinate da immunodeficienza o altre patologie in stadio avanzato. In questi casi, la diagnosi precoce è fondamentale.
La sepsi è responsabile di alcuni sintomi, tra i quali possono essere ricordati:
Esiste una seconda gamma di sintomi che possono essere indicati:
Il medico può prescrivere quest’analisi anche per monitorare l’andamento di una infezione localizzata, al fine di prevederne gli esiti.
In una condizione di normalità, il valore di procalcitonina è al di sotto di 0,5 ng/ml, quando gli esami presentano una procalcitonina alta, si hanno questi riferimenti:
Quando i valori di questa proteina sono di poco sopra la media, con tutta probabilità nell’organismo del paziente è in corso una infezione non grave e localizzata. Si dovrà comunque procedere con analisi specifiche per un approfondimento diagnostico.
I valori di riferimento degli esami di laboratorio possono variare a seconda della metodologia di analisi dei campioni, quelli indicati in questa scheda hanno uno scopo puramente informativo. Fai sempre riferimento alle indicazioni riportate sul tuo referto.
Accanto alla diagnosi di sepsi, utile per evitare esiti quali sepsi grave e shock settico, il valore di procalcitonina serve anche per:
Esistono altri esami che possono essere richiesti in concomitanza. Esami quali emocromo completo, analisi del liquido cerebrospinale, nella evenienza di meningite acuta nell’adulto. Senza dimenticare l’esame per la proteina C-reattiva, rilasciata dal fegato nei casi di infiammazione.
Quando i risultati delle analisi riferiscono di un aumento moderato, la causa può essere ricondotta a diverse circostanze: oltre agli interventi chirurgici e ai traumi, cui si è fatto riferimento, il leggero aumento di procalcitonina è da attribuire a ustioni gravi, a una pancreatite oppure al rigetto di un organo in seguito a trapianto.
Anche le patologie infiammatorie non generalizzate possono essere causa di un aumento della procalcitonina, con la specifica che non siano causate da infezioni. Il livello in questi casi difficilmente supera 1 ng/ml. Le allergie, le malattie autoimmuni, le infezioni localizzate e quelle virali hanno un valore di riferimento di 0,5 ng/ml.
Ad un versante estremo, con valori che possono anche superare i 100 ng/ml, il paziente si trova in una condizione di sepsi grave, quando non di shock settico, come indicato finora in più passaggi.
I valori di riferimento degli esami di laboratorio possono variare a seconda della metodologia di analisi dei campioni, quelli indicati in questa scheda hanno uno scopo puramente informativo. Fai sempre riferimento alle indicazioni riportate sul tuo referto.
Valori alti di procalcitonina sono riconducibili a diverse patologie, oltre quelle indicate finora. Per darne un quadro di riferimento si indicano:
La preparazione a questo esame non prevede particolari disposizioni, e può essere effettuata dopo una semplice prenotazione.
L’analisi consiste nel prelievo di un campione di sangue venoso da un avambraccio.