Il virus della rosolia si trasmette attraverso le goccioline del respiro che si diffondono mediante starnuti e colpi di tosse, ma anche attraverso il contatto delle secrezioni nasofaringee tra la persona già infetta e quella sana.
La persona infetta risulta essere contagiosa per gli altri:
- Da 7 giorni prima a 7 giorni dopo la comparsa dell'eruzione cutanea
- Fino a 14 giorni dopo l'inizio dell'eruzione cutanea il virus potrebbe essere presente nelle secrezioni nasofaringee
- La contagiosità massima si ha dopo i primi giorni dalla comparsa dell'eruzione cutanea (da 1 a 5 giorni dopo)
La rosolia ha un periodo di incubazione che va dai 12 ai 23 giorni, con la comparsa di sintomi quali:
Perché fare il test della rosolia?
Si effettua questo test per accertarsi della presenza dell'infezione da rosolia (in corso o pregressa) e per misurare e valutare che la concentrazione di anticorpi contro il virus siano presenti in una quantità tale da risultare protettivi per il paziente.
Quando fare il test della rosolia?
Ci si deve sottoporre al test della rosolia quando:
- Si vuole verificare, all'inizio o prima di una gravidanza, lo stato dell'immunizzazione a questo virus, soprattutto quando la paziente presenta i sintomi di questo disturbo (eruzioni cutanee e febbre)
- Un neonato presenta sintomi riconducibili a un'infezione intrauterina (difetti congeniti e sviluppo anomalo)
- Si vuole rilevare una recente infezione da questo virus
- Si vuole verificare lo stato di immunizzazione di un paziente
Campione richiesto per la rosolia?
Viene prelevato un campione di sangue venoso.
Preparazione
No, questo esame non necessita di alcuna preparazione.
Serve il digiuno?
Sì, è consigliabile che il paziente si presenti a digiuno per effettuare l’esame.
È opportuno fare l’esame della rosolia di prima mattina?
Sì, è opportuno fare l'esame della rosolia di prima mattina.
In cosa consiste l’esame della rosolia?
L'esame della rosolia è necessario per confermare che il paziente ha contratto il virus della rosolia. E questo è possibile effettuando il test sierologico che permette di valutare la concentrazione di anticorpi prodotti o meno dal paziente.
Cosa sappiamo con questo esame?
Il test della rosolia permette di ricercare nel sangue gli anticorpi che vengono prodotti dal sistema immunitario dopo l'infezione o la vaccinazione da rosolia. Il test permette di:
- Verificare la presenza di un'adeguata immunizzazione dal virus della rosolia
- Accertarsi se si sia avuta un'infezione da tale virus recentemente o nel passato
- Identificare le persone che non sono state vaccinate a questo virus e che non sono neanche state mai esposte al virus
- Verificare che le donne che desiderano avere una gravidanza abbiano sviluppato una quantità sufficiente di anticorpi contro tale virus, o perché esposte nel passato o perché vaccinate
Sono due i tipi di anticorpi che vengono ricercati nel momento in cui viene effettuato il test della rosolia:
- Le immunoglobuline M (IgM), appaiono per prime nel sangue dopo che il paziente è stato esposto al virus della rosolia. Dopo 7 o 10 giorni si ha nel circolo sanguigno un picco della loro concentrazione, la quale andrà poi a diminuire progressivamente, tranne nei neonati che potrebbero mantenere una concentrazione elevata per diversi mesi arrivando anche a un anno
- Le immunoglobuline G (IgG), rispetto alle immunoglobuline IgM impiegano più tempo per comparire nel sangue, ma una volta che vengono prodotte vi permangono per il resto della vita del soggetto, andandolo così a proteggere da eventuali future infezioni. Un aumento del valore delle IgG conferma che l'infezione da rosolia è in corso
La presenza di IgM indica che il soggetto, ha contratto recentemente il virus della rosolia. Mentre per quanto riguarda le IgG indicano che il paziente ha avuto un'infezione recente o passata o che il vaccino contro tale virus ha permesso di sviluppare un'adeguata protezione.
Quando viene prescritto l’esame della rosolia?
Il medico può richiedere l'esame della rosolia quando:
- Una donna è in gravidanza o ne sta progettando una
- Si sta verificando che il paziente si sia effettivamente immunizzato da tale virus
- Una donna è in gravidanza e presenta i sintomi dell'infezione da rosolia, quali febbre lieve, occhi infiammati e rossi, naso chiuso, dolore alle articolazioni, linfonodi ingrossati, eruzioni cutanee che si diffondono dal viso fino agli arti inferiori
- I neonati presentano difetti congeniti quali perdita di udito, cataratta, difetti cardiaci quando la loro madre ha contratto il virus durante la gravidanza