Cosa s’intende per secchezza vaginale?
Per secchezza vaginale s’intende la diminuzione della lubrificazione naturale delle pareti vaginali. Questo disturbo è comune nelle donne di ogni età ma è particolarmente frequente durante la menopausa. Può manifestarsi in forma lieve o grave, e si stima che possa interessare circa il 50% delle donne sopra i 51 anni e il 17% delle donne tra i 17 e i 50 anni.
Le cause del disturbo possono variare da cambiamenti ormonali, come la diminuzione degli estrogeni, all'utilizzo di farmaci anticoncezionali come la pillola. Altri possibili fattori includono lo stress, l'allattamento, patologie dermatologiche e alcuni trattamenti medici.
La secchezza vaginale può essere percepita come un sintomo profondo, all’interno della vagina o essere isolato alla mucosa più esterna o alla vulva. Il disturbo può essere associato all’atrofia vulvo-vaginale, una condizione in cui la cute e la mucosa dei genitali esterni risulta particolarmente sottile e fragile, con associata una scarsa idratazione e lubrificazione. L’atrofia è un sintomo tipico della menopausa, ma può verificarsi anche durante l’assunzione di contraccettivi ormonali, soprattutto dopo un lungo periodo di utilizzo. Se è presente una atrofia severa possono comparire sintomi come bruciore, prurito e irritazione.
Anche nelle donne che non hanno atrofia dei genitali può verificarsi secchezza vulvo-vaginale a seguito di lavaggi troppo frequenti e utilizzo di detergenti troppo aggressivi e/o non adatti all’igiene intima.
Quali sono i sintomi della secchezza vaginale?
I sintomi della secchezza vaginale possono includere diversi disagi e fastidi, come:
- spiacevole sensazione di prurito o bruciore nella zona vulvo-vaginale
- dolore durante i rapporti sessuali
- sensazione di pressione nella zona genitale
- aumento della suscettibilità alle infiammazioni: a causa della secchezza, possono verificarsi alterazioni del pH vaginale che rendono l'ambiente più favorevole allo sviluppo di infezioni come vaginiti o cistiti
Questi sintomi possono essere gestiti e curati con l'assistenza di un professionista sanitario, che può suggerire trattamenti idonei alla situazione specifica.
Quali sono le cause?
Le cause della secchezza vaginale possono variare in base a numerosi fattori, i quali includono squilibri ormonali, l'uso di determinati farmaci, fattori ambientali e comportamentali, e condizioni di salute generale. Alcune delle cause più comuni sono:
- cambiamenti ormonali: la ridotta produzione di estrogeni, specialmente durante la menopausa, dopo il parto, o durante l'allattamento, che provoca atrofia vaginale e conseguente riduzione della lubrificazione
- comportamenti igienici: l'uso di saponi aggressivi, detersivi e prodotti per l'igiene intima non specifici può alterare l'equilibrio del pH e della flora vaginale e portare a secchezza. L’utilizzo quotidiano di salviettine intime e salvaslip può contribuire a irritare e disidratare cute e mucose
- effetti collaterali di farmaci, come antistaminici, antidepressivi, e alcuni farmaci per il trattamento del cancro
- procedure mediche: trattamenti come la radioterapia o la chirurgia pelvica possono influenzare la produzione di estrogeni
- fattori ambientali, come il cloro nelle piscine o l'aria secca
- fattori psicologici come lo stress e l'ansia possono contribuire alla secchezza vaginale, influenzando la risposta sessuale e la lubrificazione.
Cosa fare in caso di secchezza intima? Trattamenti e terapie
Il trattamento della secchezza vaginale dipende dalla causa che l’ha determinata. Le terapie possono includere l'utilizzo di prodotti naturali o trattamenti più specifici come la terapia ormonale. Alcune delle principali opzioni includono:
- lubrificanti idrosolubili: questi possono essere usati durante i rapporti sessuali per prevenire il dolore dovuto all'attrito e migliorare il comfort
- idratanti vaginali: disponibili in farmacia senza bisogno di prescrizione, possono essere usati regolarmente per mantenere l'idratazione e alleviare i sintomi della secchezza dovuta all’atrofia. Esistono molteplici prodotti, i più comunemente usati sono a base di acido ialuronico, che funziona come potente idratante e non ha particolari controindicazioni.
- trattamenti ormonali locali: in caso di squilibri ormonali, specialmente durante la menopausa, si possono utilizzare creme o ovuli vaginali (anelli vaginali o compresse) che rilasciano piccole dosi di estrogeni direttamente nella zona vaginale
- procedura di laserterapia vaginale: alcune tecniche usano CO2 frazionato per promuovere il ringiovanimento funzionale della vagina, risultando in una procedura mini-invasiva che favorisce la riepitelizzazione e l'elasticità della mucosa vaginale
- terapia ormonale sostitutiva: se l’atrofia si verifica in menopausa esistono trattamenti ormonali da assumere per bocca specifici per il trattamento dell’atrofia vulvo-vaginale
Come aumentare la lubrificazione in modo naturale?
Per aumentare la lubrificazione in modo naturale, ci sono diversi consigli pratici e rimedi che si possono seguire. Uno dei modi più semplici ed efficaci è utilizzare oli vegetali, come l'olio di cocco o quello di mandorle dolci, che possono essere applicati direttamente sulle parti interessate per fornire lubrificazione e idratazione immediata. L'idratazione interna è altrettanto importante, quindi assumere una buona quantità di acqua quotidianamente può aiutare a migliorare la lubrificazione naturale.
Mantenere buone abitudini è la prima prevenzione della secchezza vaginale: è importante scegliere detergenti adeguati all’età fertile o alla menopausa (anche sotto la doccia), evitando quelli troppo aggressivi ed evitando di lavarsi troppo spesso (massimo 1-2 volte al giorno). Durante il ciclo mestruale è buona abitudine utilizzare assorbenti traspiranti, possibilmente di cotone 100% oppure scegliere alternative come la coppetta mestruale o gli slip mestruali.
È importante sottolineare che mentre alcuni di questi metodi possono offrire sollievo immediato, non sostituiscono la consulenza medica professionale, soprattutto in caso di secchezza o vaginale ricorrente o problematica, che potrebbe richiedere un approccio terapeutico personalizzato.