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L’Shbg è l’acronimo di sex hormone binding globulin, ossia la globulina legante gli ormoni sessuali, una proteina che viene prodotta nel fegato. Questa è capace di legare l’estradiolo (un estrogeno), il testosterone e il Dht (diidrotestosterone) e di trasportarli nel circolo ematico nella forma inattiva. Di conseguenza, l’Shbg è in grado di influenzare i livelli di ormoni biodisponibili e viene dosata per valutare la concentrazione di testosterone.
Nella popolazione maschile, solo una percentuale compresa tra il 2 e il 3% di testosterone è in forma libera e, quindi, immediatamente disponibile per i tessuti, mentre il resto è legato alla Shbg (45-65%) o all’albumina, una proteina che si trova con maggiore concentrazione nel siero. Pur non essendo libero, il testosterone legato all’albumina è comunque facilmente utilizzabile dai tessuti.
Nella popolazione femminile, invece, è più alta la percentuale di testosterone legata all’Shbg (tra il 66 e il 78%), che svolge un ruolo molto importante nel regolare la concentrazione di androgeni attivi e di estrogeni. Ecco perché, nelle donne, un deficit di Shgb determina le tipiche manifestazioni associate ad un eccesso di ormoni sessuali maschili.
L’esame del sangue per la misurazione della globulina legante gli ormoni sessuali viene prescritto agli uomini che presentano bassi livelli di testosterone. Mentre alle donne può essere richiesto nel momento in cui manifestano segnali di virilizzazione.
In generale, il dosaggio dell’Shbg non è un test di routine, ma viene effettuato solo in presenza di valori di testosterone anomali.
In particolare, tra gli uomini, in presenza di:
Tra le donne, quando presentano sintomi come:
La misura dell’Shgb è particolarmente utile per raccogliere informazioni in più sulla condizione clinica del paziente, in quanto la sola misura del testosterone totale non distingue tra la componente libera e quella legata. L’analisi del testosterone serve ad identificare solo un eccesso o un deficit di questo ormone, ma non dà informazioni sulla concentrazione di testosterone disponibile nel caso ci siano delle alterazioni nei livelli di globulina legante gli ormoni sessuali.
Per effettuare la misurazione dell'Shbg è sufficiente il prelievo di un campione di sangue venoso.
Non esiste alcuna preparazione specifica per effettuare questo tipo di esame. Può essere richiesto, però, di eseguirlo al mattino quando i livelli di testosterone raggiungono il loro picco.
La quantità di testosterone libero a disposizione dei tessuti potrebbe essere più bassa di quella indicata dalla misurazione del testosterone totale in presenza di alte concentrazioni di globulina legante gli ormoni sessuali.
Tra la popolazione maschile, l’aumento dei livelli di Shbg può essere associato a ipogonadismo, ossia un deficit di testosterone e a tutti i sintomi correlati a questa condizione.
Inoltre, la produzione di globulina legante gli ormoni sessuali aumenta a fronte di una diminuzione della concentrazione di testosterone che, a sua volta, riduce ulteriormente il testosterone libero a disposizione.
Tra le altre condizioni cliniche che possono comportare un aumento di Shgb ci possono essere le patologie che coinvolgono il fegato, ma anche i disturbi dell’alimentazione e malattie della tiroide come l’ipertiroidismo.
Sono motivo di incremento dell’Shgb anche l’utilizzo di contraccettivi orali, le terapie ormonali o l’assunzione di corticosteroidi e la gravidanza.
Quando il testosterone totale è in gran parte biodisponibile significa che i livelli di Shbg sono bassi.
Questa condizione può essere dovuta a sindromi di tipo metabolico, ma anche a obesità e diabete di tipo 2.
Bassi livelli di Shbg possono essere registrati anche in caso di: