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I trigliceridi sono un tipo di grasso (lipide) presente nel sangue e rappresentano una delle principali riserve di energia del corpo, oltre a essere tra i più importanti costituenti del tessuto adiposo. Si formano dall’unione di una molecola di glicerolo a tre acidi grassi. È per via di questo legame che si ha il termine “tri-gliceridi”.
Dopo un pasto il corpo converte le calorie in eccesso, soprattutto quelle provenienti da zuccheri e carboidrati, in trigliceridi. Che vengono immagazzinati nelle cellule adipose e rilasciati quando serve energia.
Livelli di trigliceridi normali sono importanti per la salute cardiovascolare. Valori troppo alti, soprattutto se associati ad alti livelli di colesterolo LDL e bassi livelli di colesterolo HDL, possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e del pancreas.
I trigliceridi si misurano con un esame del sangue, spesso incluso nel profilo lipidico. Uno stile di vita sano, con alimentazione equilibrata e regolare esercizio fisico, aiuta a mantenerli sotto controllo.
Con il test ematico è possibile monitorare la concentrazione di grassi nel sangue, un valore alto può indicare livelli elevati di colesterolo LDL, spesso associati a una dieta ipercalorica, ovvero ricca di calorie.
I valori normali dei trigliceridi nel sangue in un adulto sano dovrebbero essere inferiori ai 150 milligrammi per decilitro. Un valore superiore ai 500 mg/dL è considerato, invece, molto alto. Siamo, invece, in una situazione al limite per valori compresi tra i 150 e i 199 mg/dL.
Per quanto riguarda, invece, le altre fasce di età, in particolare bambini e ragazzi, i valori di riferimento sono i seguenti:
Fascia di età | Valore di riferimento (mg/dL) |
---|---|
Da 0 a 9 anni | Inferiore a 75 mg/dL |
Da 10 a 19 anni | Inferiore a 90 mg/dL |
Over 19 anni | Inferiore a 115 mg/dL |
I trigliceridi derivano sostanzialmente dagli alimenti e sono una forma di energia di riserva: il corpo li immagazzina e li utilizza quando serve. Il colesterolo è sempre un lipide, ma appartiene alla classe degli steroli. È prodotto in grande maggioranza dal fegato e solo in parte viene assunto attraverso l’alimentazione.
Viene utilizzato per produrre ormoni, vitamina D e la membrana delle cellule. Si divide in:
Diversi fattori possono essere causa di aumento dei trigliceridi e portare ad un aumento del loro valore.
In generale i trigliceridi alti sono associati a tre tipi di eziologia, in relazione alla natura della stessa:
Tra le prime possiamo individuare:
Per quello che riguarda le condizioni patologiche responsabili di un aumento dei trigliceridi nel sangue, si tratta solitamente di malattie metaboliche o legate alle ghiandole endocrine.
In particolare:
Risultano poi causa di ipertrigliceridemia anche fattori genetici e l’uso di alcuni farmaci.
Lo scopo principale del monitoraggio dei trigliceridi nel sangue è quello di valutare la possibilità che la persona possa sviluppare delle complicanze o delle patologie cardiovascolari.
In secondo luogo, il test dei trigliceridi viene solitamente prescritto nell’ambito di un check up di routine per valutare il profilo lipidico del paziente. Quest’ultimo comprende anche:
Il profilo lipidico, che comprende anche il monitoraggio del livello di trigliceridi nel sangue, andrebbe prescritto ogni cinque anni, anche negli adulti sani. Questo esame del sangue è consigliato anche ai ragazzi e andrebbe fatto almeno una volta tra i 9 e gli 11 anni e una volta tra i 17 e i 21 anni.
Una frequenza maggiore è consigliata per pazienti che hanno valori di trigliceridi alti o presentano fattori di rischio per lo sviluppo di malattie cardiache.
Tra i fattori di rischio cardiovascolare che determinano la necessità di monitorare i trigliceridi ci sono:
Il campione di sangue necessario per effettuare il test dei trigliceridi può essere prelevato:
Perché i risultati delle analisi siano il più possibile attendibili, è necessario osservare alcuni accorgimenti quali:
I valori di riferimento degli esami di laboratorio possono variare a seconda della metodologia di analisi dei campioni, quelli indicati in questa scheda hanno uno scopo puramente informativo. Fai sempre riferimento alle indicazioni riportate sul tuo referto.
Un valore eccessivo di trigliceridi è normalmente asintomatico. Cosa che rende evidentemente la condizione abbastanza insidiosa, perché è responsabile di vari problemi cardiovascolari.
Tra questi:
Esiste tuttavia anche una sintomatologia legata a trigliceridi troppo alti, che si registra solitamente con valori superiori ai 1000 mg/dl. Tra i principali sintomi troviamo:
Come detto all’inizio, la sintomatologia appare solo in caso di valori molto fuori norma.
Si consiglia pertanto di prevedere un controllo regolare dei valori di trigliceridi nel sangue, specialmente, oltre i 40 anni di età, e nei casi a rischio, come persone sovrappeso. obese, pazienti diabetici etc.
Per mantenere i livelli di trigliceridi sotto controllo bisogna prestare attenzione alla propria alimentazione. Le principali categorie di alimenti da limitare o evitare sono:
Mantenere un valore funzionale dei trigliceridi è un obiettivo che si raggiunge attraverso una combinazione di scelte alimentari e abitudini di vita. Gli alimenti utili a tenere bassi i livelli di trigliceridi sono:
Tra le abitudini da porre in essere ci sono senz’altro la limitazione di zuccheri e di alcol, l’abbandono del fumo, l’essere normopeso e un’attività fisica regolare.