Unghia verde, di cosa si tratta?
Quando si parla di unghia verde si fa riferimento ad una vera e propria infezione causata dal batterio Pseudomonas aeruginosa. In termini medici si parla di sindrome dell’unghia verde.
Solitamente, l'infezione colpisca in misura maggiore le unghie delle mani rispetto a quelle piedi, talvolta si presenta anche sotto il gel o lo smalto. La sindrome, inoltre, può colpire anche più di un'unghia contemporaneamente.
L'unghia verde è uno dei possibili tipi di cromonichia. Questo termine indica genericamente le alterazioni del colore naturale dell’unghia. Nello specifico si possono dare:
- melanonichia, quando le unghie presentano un colore che tende allo scuro a causa della melanina deposta
- leuconichia, quando il colore tende al bianco.
Si possono inoltre avere unghie gialle o, ancora, rosse.
Sintomi dell’unghia verde
Questo tipo di infezione è abbastanza identificabile e si differenzia da altre infezioni fungine dell’unghia per alcune caratteristiche specifiche. Il sintomo più evidente è il cambiamento di colore dell’unghia, che assume una tonalità verde o verde-nerastra. Ne è causa la produzione di pigmenti da parte del batterio, principalmente la piocianina.
Di solito, l’infezione si localizza nella parte sotto l’unghia (letto ungueale) e intorno alla cuticola. L’unghia può apparire anche opaca e a volte può presentare una superficie irregolare. Nei casi più severi, l’infezione può portare al distacco dell’unghia dal letto ungueale.
Altri sintomi associati possono essere dolore o sensibilità, dolore sgradevole e secrezione purulenta, dovuta all’infezione.
Quali sono le cause dell’unghia verde?
Come accennato, la causa della sindrome dell’unghia verde è il batterio che prende il nome di Pseudomonas aeruginosa. Questo batterio è responsabile di una grande quantità di infezioni che possono colpire anche pelle, occhi, apparato respiratorio, tratto urinario.
Ci sono inoltre dei fattori di rischio che facilitano questo tipo di infezione:
- esposizione prolungata all’acqua: ambienti umidi o in cui è presente acqua possono rendere le unghie più suscettibili. L’umidità continua ammorbidisce le unghie e il letto ungueale, rendendo più facile per i batteri la penetrazione e colonizzazione
- danni all’unghia o alla cuticola: possono fornire un’entrata diretta ai batteri nell’unghia o sotto l’unghia. Lavaggi troppo aggressivi, per esempio, oppure tagli, graffi, o altri traumi fisici che spezzano le unghie o le rendono fragili
- ambienti contaminati: gli ambienti caldi, umidi e contaminati, come piscine pubbliche, saune, palestre, o spogliatoi, possono essere terreno fertile per Pseudomonas aeruginosa. Camminare a piedi nudi o utilizzare di strumenti e ambienti contaminati può aumentare il rischio di infezione
- materiali occlusivi: guanti di gomma o altro materiale non permeabile possono creare un ambiente umido intorno alle mani e alle unghie. Inoltre, l’uso frequente di smalti per unghie o unghie artificiali può trattenere l’umidità sotto la superficie dell’unghia, favorendo la crescita di Pseudomonas
- condizioni preesistenti dell’unghia: unghie che già presentano problemi come funghi (onicomicosi), psoriasi ungueale o altre condizioni come l’onicolisi, ovvero un distacco parziale tra lamina e letto ungueale.
Che diagnosi richiede l’unghia verde?
Il primo momento diagnostico prevede un esame visivo da parte del medico. La caratteristica colorazione verde o nera dell’unghia è già, di per sé, un forte indicatore dell’infezione da Pseudomonas. L’esame visivo può prevedere anche la valutazione dell’odore (smell test) e la presenza di eventuali secrezioni.
Durante la visita il medico prende poi informazioni sulla storia clinica del paziente, che può riguardare eventuali patologie preesistenti, lesioni recenti all’unghia, esposizione ad ambienti umidi, abitudini di igiene.
In alcuni casi, per confermare la diagnosi e per escludere altri tipi di infezioni, come quelle fungine, può essere necessario prelevare un campione dall’unghia o delle secrezioni, se presenti. Il campione raccolto viene quindi inviato per un’analisi microbiologica in laboratorio. Qui, viene coltivato per identificare il patogeno specifico coinvolto.
Come curare lo Pseudomonas alle unghie?
È, innanzitutto, fondamentale prevenire la proliferazione di batteri. Lavarsi le mani e i piedi con regolarità, per poi asciugarli a dovere, può aiutare a limitare l’umidità che favorisce la crescita batterica. Si può ricorrere quindi a prodotti antisettici come l’acqua ossigenata per trattare l’area colpita: possono aiutare a ridurre il numero di batteri sulla superficie dell’unghia.
Si può inoltre ricorrere anche a creme o con antibiotici specifici contro lo Pseudomonas. È, questo, un tipo di terapia topica che deve essere prescritta da un medico. Antibiotici, per fare due esempi, come la gentamicina o la polimixina B.
Nei casi più gravi o di maggiore persistenza, può essere inevitabile la somministrazione di antibiotici per via orale, sempre sotto monitoraggio e indicazione del medico. Anche la rimozione chirurgica, o debridement, sempre nei casi gravi, può essere praticata. Sia per diminuire il dolore, sia per facilitare la guarigione.