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Visite mediche aziendali


Le visite mediche dipendenti sono previste per legge. Servono a verificare l’idoneità del lavoratore a svolgere la propria mansione senza rischi per la salute personale o per la sicurezza dei colleghi.

Visite mediche per dipendenti, cosa sono?

Le visite mediche per dipendenti sono accertamenti sanitari obbligatori che hanno lo scopo di verificare l’idoneità del lavoratore a svolgere la propria mansione specifica senza rischi per la salute personale o per la sicurezza dei colleghi. Rientrano in quella che viene definita Medicina del Lavoro.
 
Queste visite sono effettuate dal medico competente, nominato dal datore di lavoro, che stabilisce la periodicità e la tipologia in base ai rischi presenti in azienda e al ruolo svolto dal dipendente. Possono essere richieste esclusivamente dal datore di lavoro, dal medico competente o dall’autorità sanitaria competente, e sono obbligatorie per legge in determinate circostanze lavorative, come nei casi di esposizione a rischi specifici.

Tipologie di visite mediche dipendenti

Esistono diverse tipologie di visite mediche per dipendenti:

  • visita medica preventiva: viene svolta prima dell’assunzione o del cambio di mansione per verificare che il lavoratore sia idoneo alla specifica attività lavorativa
  • visita medica periodica: è eseguita a intervalli regolari per monitorare lo stato di salute del lavoratore rispetto ai rischi professionali a cui è esposto
  • visita straordinaria: è richiesta dal lavoratore o dal datore di lavoro in caso di sospetto peggioramento delle condizioni di salute legato all'attività svolta
  • visita per cessazione del rapporto di lavoro: avviene alla conclusione del contratto per mansioni con esposizioni a rischi particolari
  • visita medica dopo assenza prolungata: obbligatoria dopo un periodo di assenza per motivi di salute superiore ai 60 giorni, con lo scopo di verificare l’idoneità del lavoratore a riprendere le mansioni
  • visita medica specialistica integrativa: richiesta dal medico competente quando è necessario approfondire aspetti specifici della salute del lavoratore
  • visita medica pre-rientro: necessaria per valutare l’idoneità del lavoratore che rientra dopo una malattia o un infortunio.

Cosa prevedono le visite mediche aziendali?

Le visite mediche aziendali comprendono diverse attività, che dipendono dalla tipologia e dai rischi della mansione svolta dal lavoratore. Di base, prevedono una raccolta iniziale di informazioni per l’anamnesi lavorativa e personale.

Possono essere svolti esami clinici generali come:

Possono inoltre essere effettuati esami complementari come:

La visita termina con la redazione del certificato di idoneità alla mansione da parte del medico competente. Il certificato può essere completo, con limitazioni o non idoneo in modo temporaneo o permanente, in base alle condizioni di salute rilevate e ai rischi specifici della mansione.


Quando è obbligatoria la visita medica del lavoro?

La visita medica del lavoro è obbligatoria quando i lavoratori sono esposti a rischi particolari, come sostanze chimiche pericolose, rumore, vibrazioni, radiazioni o situazioni che possono provocare stress psicofisico rilevante.
 
È obbligatoria anche in caso di assunzione iniziale, cambio mansione che comporta esposizione diversa ai rischi, o rientro da malattia superiore ai 60 giorni continuativi. È prevista per legge anche alla cessazione del rapporto di lavoro per mansioni a rischio specifico, o quando richiesta dalle autorità competenti.

 
Visite mediche aziendali, quali vantaggi determinano?

Le visite mediche aziendali offrono numerosi vantaggi sia per l’azienda che per i dipendenti. Per prima cosa, contribuiscono a mantenere un ambiente lavorativo sicuro, perché riducono il rischio di incidenti e malattie professionali grazie alla prevenzione e all’identificazione tempestiva di eventuali patologie.

 In questo modo è possibile diminuire l’assenteismo, con un conseguente aumento della produttività generale dell'organizzazione. Le visite mediche aziendali favoriscono, va aggiunto, il benessere psico-fisico dei lavoratori, perché migliorano il clima aziendale e incentivando una maggiore motivazione e soddisfazione personale.
 
Sul piano economico, sempre grazie alla prevenzione di infortuni e malattie, le aziende traggono vantaggio anche da una riduzione dei costi associati a possibili periodi di inattività e risarcimenti assicurativi. Da tenere poi presente come il rispetto delle normative vigenti attraverso la programmazione regolare di visite mediche aziendali consenta alle aziende di evitare sanzioni legali e contenziosi, garantendo così una gestione più efficace delle risorse umane e una migliore reputazione sul mercato del lavoro.

 
Obblighi previsti per datore di lavoro, dipendente e medico competente

Ognuna delle figure coinvolte in una visita medica aziendale ha precisi obblighi. Il datore di lavoro ha l’obbligo di:

  • garantire la sorveglianza sanitaria
  • nominare il medico competente
  • comunicare al medico competente dettagliatamente i rischi correlati alle mansioni dei dipendenti
  • programmare regolarmente le visite mediche obbligatorie

Deve inoltre assicurarsi che tutti i lavoratori si sottopongano puntualmente alle visite prescritte.

Il lavoratore, da parte sua, è obbligato a sottoporsi alle visite mediche stabilite dal medico competente rispettando le scadenze previste, collaborando attivamente fornendo informazioni accurate e tempestive sul proprio stato di salute. Deve poi segnalare eventuali sintomi o patologie emergenti che possano determinare conseguenze sul giudizio di idoneità.

In terza battuta, il medico competente ha l’obbligo di programmare ed eseguire accuratamente le visite mediche. Deve esprimere in modo chiaro il giudizio di idoneità, informando tempestivamente il datore di lavoro e il lavoratore stesso. È poi obbligato a redigere e aggiornare la cartella sanitaria personale dei dipendenti e a custodirla con riservatezza, nel rispetto della normativa sulla privacy. Deve quindi collaborare con il datore di lavoro alla valutazione dei rischi presenti in azienda, suggerendo eventuali misure di prevenzione aggiuntive.

 
Quanto preavviso per la visita medica aziendale?

Il datore di lavoro è tenuto a informare il dipendente della visita medica con un congruo preavviso, di almeno 5 o 7 giorni lavorativi. Questo arco di tempo permette al lavoratore di organizzare la propria presenza e di prepararsi adeguatamente.
 
La normativa non stabilisce esplicitamente un termine minimo preciso, lasciando la valutazione al buon senso e alla prassi aziendale. Di norma, il preavviso viene comunicato in forma scritta, precisando data, orario e luogo della visita medica.
 

Cosa succede se non passo la visita medica del lavoro?

Se il lavoratore risulta non idoneo alla mansione a seguito della visita medica del lavoro, il datore di lavoro è obbligato a valutare la possibilità di adibire il dipendente a mansioni alternative compatibili con le sue condizioni di salute.
 
In assenza di mansioni alternative adeguate o se il lavoratore non è in grado di svolgere alcuna attività all'interno dell’azienda, si può procedere alla sospensione temporanea del lavoratore fino al miglioramento della condizione di salute certificata dal medico competente. Se la situazione è permanente e non consente di trovare alternative adeguate, il rapporto lavorativo può essere risolto nel rispetto delle norme previste dalla legge e dal contratto collettivo nazionale del lavoro applicato.

Quanto dura una visita medica aziendale?

La durata di una visita medica aziendale dipende dalla tipologia della visita e dagli accertamenti previsti. Una visita medica ordinaria preventiva o periodica dura mediamente dai 20 ai 40 minuti.
 
Nel caso siano richiesti esami specifici, come audiometrie, spirometrie, esami del sangue o visite specialistiche, la durata può aumentare fino a raggiungere circa un'ora o poco più.