Lo xantelasma è un accumulo di lipidi, specialmente colesterolo, localizzato sulle palpebre. Può trovarsi sia sulla palpebra superiore che su quella inferiore.
Che cos'è lo xantelasma?
Lo xantelasma è una lesione cutanea, dal caratteristico colore giallo chiaro, e dalla forma nodulare o appiattita. Si tratta, precisamente di uno xantoma che si forma tipicamente sulle palpebre di entrambi gli occhi, ed è costituito da depositi di materiale lipidico, prevalentemente colesterolo.
Lo xantelasma è una lesione assolutamente benigna. Ha forma e dimensioni variabili. È molto ben distinguibile, oltre che per la netta delimitazione, anche per la colorazione diversa rispetto alla cute della palpebra. Alla suddetta colorazione giallastra fa infatti riferimento il nome, la cui radice greca (ξανθός, xanthòs) significa appunto giallo, biondo.
Perché si formano gli xantelasmi? Cause e fattori rischio
L’eziologia dello xantelasma relativa ad un’alimentazione scorretta, ricca di grassi, è ancora oggetto di dibattito. Nonostante la loro costituzione a base lipidica, l’associazione con disfunzioni metaboliche non è stata assodata con certezza, e tende anzi ad essere parzialmente esclusa.
Lo xantelasma si associa nel 50% dei casi a dislipidemie. Ci sono tuttavia casi in cui la loro formazione può essere effettivamente associata a valori irregolari di lipidi nel sangue.
Gli xantelasmi, inoltre, possono essere indicatori della presenza di patologie, alcune anche gravi, come la cirrosi epatica. Meno comune è l’associazione con:
Quali sono i sintomi degli xantelasmi?
I sintomi si limitano essenzialmente agli xantelasmi stessi. Non viene registrata normalmente né la presenza di dolore nella zona o nei tessuti circostanti, né di prurito.
In alcuni casi gli xantelasmi possono essere anche molto grandi. Il paziente, in questo caso, può allarmarsi, ma queste formazioni difficilmente sono in grado di modificare la dinamica palpebrale in modo significativo. Essendo però correlati ad altre patologie, non legate all'occhio, si consiglia comunque una diagnosi accurata, con eventuali esami per poter escludere problemi più seri.
Come si diagnosticano gli xantelasmi?
La diagnosi è essenzialmente effettuata tramite esame obiettivo del medico oculista, che osserva le palpebre del paziente e ne valuta lo stato di salute.
Al fine di accertare che gli xantelasmi non siano originati da altre patologie quali cirrosi o dislipidemie, il medico a propria discrezione, può richiedere un’anamnesi al paziente e prescrivere alcune analisi del sangue.
È importante la diagnosi differenziale per evitare autodiagnosi. Esistono infatti alcune patologie che possono, per alcuni aspetti, simulare una lesione benigna, e che devono essere immediatamente poste all’attenzione del chirurgo. Tra queste:
Sicuramente la presenza di lesioni bilaterali, sopra il canto mediale con il caratteristico colore giallastro, indirizzano verso la tranquillizzante diagnosi di xantelasma.
Come si eliminano gli xantelasmi?
La rimozione degli xantelasmi può avvenire per escissione chirurgica, nel caso in cui il paziente non presenti lesioni particolarmente estese.
Altra tecniche per eliminare le lesioni senza intervento chirurgico sono quelle che utilizzano il laser, come:
- CO2
- Erbium
- YAG
- argon
- KPT
- laser a diodo
- laser a coloranti
- Das proplasma.
Possono essere utili, inoltre, altri trattamenti:
- TCA-peeling
- radiofrequenze
- crioablazione
- iniezioni intralesionali.
Data la delicatezza della zona trattata, se gli xantelasmi sono di grandi dimensioni, la tecnica chirurgica classica è solitamente evitata. La zona trattata necessita infatti di un certo periodo per cicatrizzare ed è quindi preferibile evitarla in questi casi. La scelta della procedura di asportazione dipende dalla dimensione, dalla profondità e dalla sede che viene indicata dal chirurgo oculista.
Come eliminare gli xantelasmi in modo naturale?
Anche se non esistono prove scientifiche che supportino l'efficacia di rimedi naturali per gli xantelasmi, alcuni sostenitori dei trattamenti naturali raccomandano
- l'uso di oli come quello di ricino
- l'applicazione di succo d'aglio, direttamente sull'area interessata.
Si consiglia comunque prudenza con questi metodi poiché potrebbero irritare la pelle. È necessario sempre consultare un medico prima di provare trattamenti topici fai-da-te.
Come prevenire lo xantelasma?
Data la derivazione non dimostrata da disturbi metabolici, l’unica prassi per questo tipo di condizione è quella di prevenire possibili patologie sottostanti. Un’alimentazione con un contributo di grassi bilanciato è senz’altro da preferire. Inoltre, è raccomandato:
- mantenere un peso corporeo salutare, che può aiutare a normalizzare i livelli di lipidi nel sangue
- un'attività fisica regolare: per migliorare i livelli di colesterolo e promuovere la salute cardiovascolare
- ridurre il consumo di alcool e smettere di fumare: entrambi questi fattori possono influenzare negativamente i livelli di lipidi nel sangue
- gestire lo stress, che può incidere sui livelli di colesterolo nel sangue.