Che cos’è lo zinco?
Lo zinco è un minerale essenziale all’organismo per lo svolgimento di diverse funzioni vitali. È un oligoelemento presente tra i 2 grammi e i 4 grammi, e come quantità è secondo soltanto al ferro. Si trova nelle cellule mentre la quantità di zinco ematico, e presente nel plasma, è dell’1% rispetto alla quantità complessiva.
Il fabbisogno quotidiano, per un individuo, è di 15 milligrammi, che arriva a 19 mg nei casi di donna in allattamento.
Quali sono i valori di riferimento dello zinco nel sangue?
Quantità di zinco nel sangue o nel plasma considerati normali, e che possono essere leggermente diversi in base al laboratorio, sono compresi tra 75 µg/dL e 110 µg/dL sia per l’uomo che per la donna.
A cosa servono le analisi per lo zinco?
Il test dello zinco nel sangue o nel plasma è utilizzato per misurare i livelli di zinco nell’organismo. Il test può essere richiesto per diverse ragioni. Le principali possono essere:
- valutazione della carenza di zinco, dovuta a una dieta inadeguata, malassorbimento o malattie croniche
- valutazione dell’eccesso di zinco, livelli eccessivi possono verificarsi con eccessiva assunzione di integratori di zinco
- diagnosi di patologie metaboliche, quali morbo di Crohn, sindrome da malassorbimento e malattie epatiche
- monitoraggio della nutrizione nei pazienti ospedalizzati, specialmente nei pazienti che richiedono nutrizione parenterale.
A cosa serve lo zinco?
I benefici che lo zinco determina, nei processi biologici in cui è implicato, sono molteplici:
- attività enzimatica: questo microelemento è un componente o un cofattore di oltre 300 enzimi coinvolti in processi metabolici, tra cui la digestione, il metabolismo di proteine, carboidrati e grassi, la sintesi del DNA e la divisione cellulare
- sistema immunitario: questo microelemento è essenziale per il mantenimento e il rafforzamento del sistema immunitario
- sintesi delle proteine e divisione cellulare: lo zinco è importante per la crescita e la riparazione dei tessuti, così come per la sintesi delle proteine e la divisione cellulare, processi fondamentali durante la crescita e la guarigione delle ferite
- salute della pelle: questo elemento risulta essenziale per la salute della pelle, perché contribuisce alla guarigione delle ferite e alla produzione di nuove cellule.
- funzione cognitiva: lo zinco è coinvolto nella funzione cerebrale e nella trasmissione neuronale. Alcuni studi suggeriscono un legame tra i livelli adeguati di zinco e un miglioramento delle capacità cognitive e della memoria
- equilibrio degli ormoni: questo minerale agisce nella regolazione di vari ormoni, inclusi quelli coinvolti nella crescita, nella riproduzione e nell’insulina.
Quali sono i sintomi della carenza di zinco?
La carenza di zinco può determinare diversi sintomi, anche piuttosto gravi. Un livello insufficiente compromette il sistema immunitario, rendendo il corpo più vulnerabile alle infezioni e diminuendo la capacità di difendersi da virus e batteri.
Nei bambini e negli adolescenti, la carenza di zinco può rallentare la crescita e interferire con lo sviluppo fisico, oltre a causare problemi ossei. Anche la guarigione delle ferite risulta più lenta, dal momento che lo zinco è fondamentale per la sintesi del collagene e per la rigenerazione dei tessuti. Le manifestazioni cutanee possono includere infiammazioni, dermatiti, secchezza e desquamazione.
La salute dei capelli è altrettanto influenzata: una carenza di zinco può provocare indebolimento e caduta, mentre l’appetito e i sensi del gusto e dell’olfatto possono diminuire, contribuendo in alcuni casi a una perdita di peso involontaria.
A livello mentale, lo zinco è cruciale per le funzionalità cognitive e per l’umore: una carenza può portare a difficoltà di concentrazione, stanchezza mentale e irritabilità, e in alcuni casi è collegata a stati depressivi. Anche la salute oculare è compromessa, poiché lo zinco protegge la retina e contribuisce a prevenire la degenerazione maculare.
Nella sfera riproduttiva, soprattutto maschile, una carenza può ridurre la qualità dello sperma e i livelli di testosterone, compromettendo la fertilità. Un’alimentazione bilanciata e ricca di zinco o l’uso di integratori sotto controllo medico aiutano a prevenire o correggere questa carenza.