Che cos’è la seduta di mantenimento per tricostimolazione?
La seduta di mantenimento per tricostimolazione è un trattamento ambulatoriale mirato a stimolare la crescita dei capelli e a mantenere i risultati ottenuti con cicli precedenti di tricostimolazione o altri trattamenti contro la caduta. È indicata per uomini e donne che soffrono di diradamento, alopecia androgenetica o effluvium telogenico.
A cosa serve?
Questa seduta serve a riattivare la microcircolazione del cuoio capelluto e a nutrire i follicoli piliferi per prolungare gli effetti del trattamento tricologico iniziale. Le sostanze utilizzate (come aminoacidi, peptidi, vitamine o biostimolanti specifici) aiutano a:
- Rinforzare i capelli già presenti
- Contrastare la miniaturizzazione follicolare
- Stabilizzare i risultati nel lungo periodo
- Prevenire nuove fasi acute di caduta
Quando è indicata la seduta di mantenimento?
Il mantenimento è consigliato a partire da 1-3 mesi dopo il termine del ciclo iniziale di tricostimolazione, in base alle indicazioni del medico. È indicata nei casi in cui la caduta si sia stabilizzata ma si desidera mantenere e consolidare i benefici ottenuti.
Come si svolge la seduta?
La seduta viene effettuata ambulatorialmente da un medico specialista. Si applicano microiniezioni superficiali nel cuoio capelluto contenenti sostanze biostimolanti e nutritive. In alcuni casi può essere impiegata anche una tecnologia di veicolazione transdermica (come l’elettroporazione) per potenziare l’efficacia del trattamento.
Il trattamento è rapido e ben tollerato, e non richiede anestesia.
Quanto dura?
Una seduta di mantenimento dura circa 20-30 minuti. Dopo la procedura, si può tornare alle normali attività quotidiane.
Ci sono controindicazioni?
Non esistono particolari controindicazioni, ma la seduta non è indicata in caso di:
- Infezioni attive del cuoio capelluto
- Allergia a uno dei principi attivi utilizzati
- Gravidanza o allattamento (salvo indicazioni differenti del medico)
Il trattamento deve essere sempre valutato e indicato da uno specialista tricologo in base alla condizione clinica del paziente.