Che cos'è una visita ginecologica in menopausa?
La visita ginecologica in menopausa è una consulenza medica progettata specificamente per le donne che stanno attraversando o hanno già attraversato questa delicata fase della vita.
La menopausa, più precisamente, consiste nella cessazione definitiva del ciclo mestruale e della fertilità, e generalmente avviene tra i 45 e i 55 anni di età. Durante questo periodo, il corpo femminile subisce cambiamenti significativi dovuti alla ridotta produzione di estrogeni e progesterone. Questi cambiamenti possono influenzare non solo l’apparato genitale, ma anche la salute ossea, cardiaca e psicologica.
Una visita, dunque, è essenziale per valutare l'impatto di questi cambiamenti e identificare eventuali segni precoci di problematiche legate a questo periodo così delicato. La visita ginecologica in menopausa è dunque fondamentale per:
- monitorare lo stato di salute della paziente
- diagnosticare o prevenire eventuali patologie
- indirizzare un piano di trattamento adeguato.
La prevenzione e la gestione tempestiva di possibili condizioni ginecologiche o patologie associate possono contribuire significativamente al benessere generale e a un miglioramento della qualità della vita.
Che esame si fa per vedere se si è in menopausa?
Normalmente non è necessario alcun esame per accertare che si è in menopausa, se sono presenti i sintomi tipici della condizione e la scomparsa del ciclo mestruale intorno all'età tipica in cui si entra in questa fase. Tuttavia, è possibile ricorrere ad alcuni test ed esami del sangue. I più comuni prevedono la misurazione dell'ormone follicolo-stimolante (FSH), che tende ad aumentare quando una donna entra in menopausa. Si possono misurare anche i livelli di estrogeni, poiché questi tendono a diminuire con l'avanzare della menopausa. La combinazione di un alto livello di FSH e un basso livello di estrogeni è spesso indicativa del fatto che una donna è in menopausa.
In cosa consiste la visita ginecologica in menopausa?
La visita ginecologica in menopausa segue un protocollo simile a quello di una normale visita ginecologica. Tuttavia, ha chiaramente un focus particolare sulle questioni correlate a questa specifica condizione. Generalmente, la visita inizia con un’accurata anamnesi da parte del ginecologo. Vengono raccolte informazioni sullo stato di salute generale, sulla storia medica personale e familiare. In particolare, vengono poste domande su:
Successivamente, si procede con l’esame ginecologico. Questo include l’esame pelvico attraverso lo speculum, uno strumento che viene inserito nella vagina per esaminare il suo stato di salute e quello della cervice.
Anche se la donna non ha più mestruazioni, questo esame è fondamentale per valutare lo stato di salute della paziente. Generalmente, durante la visita viene effettuato un Pap test, un esame citologico che serve a verificare la presenza di cellule anomale nel collo dell'utero che potrebbero indicare infezioni, infiammazioni o, in rari casi, cellule precancerose. Se il ginecologo lo ritiene necessario, possono essere prescritti ulteriori esami come:
Al termine della visita, il medico discute i risultati degli esami e fornisce consigli su come gestire eventuali sintomi menopausali. Può prescrivere trattamenti specifici come terapie sostitutive ormonali (se appropriate), integratori, o raccomandazioni riguardo lo stile di vita per mantenere una buona salute ossea e cardiovascolare.
Ogni quanto si deve fare la visita ginecologica in gravidanza?
La visita ginecologica in menopausa, corredata di ecografia e Pap test, è raccomandabile ogni 18-24 mesi, anche in assenza di sintomi specifici. La maggior parte delle patologie oncologiche ginecologiche, infatti, insorgono prevalentemente tra i 55 e i 65 anni, rimanendo spesso asintomatiche fino agli stadi più avanzati.