L’alluce valgo è una deformazione, piuttosto diffusa, a carico del primo dito del piede. Quali sono le sue cause e in che modo è possibile intervenire?
Cos’è l’alluce valgo?
L’alluce valgo consiste in una deformazione del primo dito del piede, che risulta deviato lateralmente verso le altre dita.
Nello specifico a sporgere lateralmente è il primo osso del metatarso, la porzione di scheletro posta tra il tarso e le ossa che costituiscono le dita. Nel suo progredire questa patologia può essere causa di dolore intenso, limitando i movimenti dell’alluce fino a determinare delle deformazioni anche invalidanti.
La deformità è accompagnata da uno stato infiammatorio, di tipo cronico, della borsa mucosa, presente alla base dell’alluce. La pelle, esternamente, si presenta arrossata.
Qual è la causa dell’alluce valgo?
Le cause dell’alluce valgo possono essere divise in due principali categorie: cause congenite e cause acquisite o secondarie.
Tra le cause di tipo congenito si possono indicare:
- alterazioni che risultano presenti fin dalla nascita della persona, come nel caso dei piedi piatti, che possono determinare probabilità maggiori di sviluppare, durante l’età dell’accrescimento, l’alluce valgo
- ereditarietà, in sede di anamnesi, specie nelle occorrenze di alluce valgo in soggetti giovani.
Rientrano invece tra le cause acquisite:
- calzature inadeguate rispetto alla fisiologia del piede
- patologie come la gotta, dovuta ad una produzione aumentata di acido urico, e l’artrite reumatoide
- ulteriori condizioni quali un tono muscolare basso, alcune patologie neuromuscolari o a carico del tessuto connettivo, com’è il caso della sindrome di Marfan.
Sintomi dell’alluce valgo
Questa deformazione a carico della prima articolazione, alla base dell’alluce, presenta sintomi e segni perlopiù a carico dell’articolazione metatarso-falangea, che si presenta dolente e gonfia.
Sul lato esterno del piede, quindi, si evidenzia una protuberanza ossea, chiamata comunemente cipolla, con una cute ispessita e arrossata. Le dita in prossimità dell’alluce valgo possono essere interessate da una condizione simile.
I sintomi più riscontrati in chi soffre di questa patologia sono:
- zona interessata dolorante
- movimenti dell’alluce limitati
- base dell’alluce ispessita e arrossata
- edema
- formicolio
- deformazioni.
Quali sono i primi sintomi dell’alluce valgo?
Inizialmente l’alluce valgo non determina alcun sintomo. Con la progressione del disturbo, alcuni tipi di scarpe sembrano non adattarsi al piede in modo corretto. È il caso di scarpe strette e di calzature con tacchi piuttosto alti.
Che problemi può dare l’alluce valgo?
Sia l’infiammazione cronica che il dolore possono pesare in modo considerevole sul benessere del paziente. Possono inoltre emergere altre problematiche quali:
In alcuni casi, quando la deformità è molto grave, il piede può sviluppare una vera e propria funzionalità dinamica alterata. Non è da escludere l’eventualità che si sviluppi una sindrome posturale, dal momento che l’alluce serve a bilanciare e a spingere in avanti il peso del corpo.
Quali sono le possibili complicanze?
Se non trattato in modo adeguato, l’alluce valgo può andare incontro a diverse complicanze quali:
- il manifestarsi di artrite alle articolazioni dell’alluce
- lo sviluppo di deformità a carico del secondo dito del piede.
Come camminare con l’alluce valgo?
Camminare a piedi nudi può alleviare i sintomi dell’alluce valgo. Camminare senza calzature, nel proprio ambiente domestico ad esempio, aiuta a ridurre la pressione sul piede.
Le calzature infatti, specie se strette, limitano i movimenti delle dita, rischiando in questo modo di indebolire sia i muscoli che i legamenti del piede. Camminare all’aperto, sulla sabbia o sull’erba, può inoltre produrre un leggero massaggio alla pianta dei piedi, oltre a rafforzare i muscoli delle dita.
Come avviene la diagnosi?
L’esame obiettivo è di solito sufficiente per una diagnosi di alluce valgo, dal momento che la deformità spicca nei suoi tratti tipici sia alla base dell’alluce che sul lato del piede. Il medico può comunque decidere di approfondire il quadro diagnostico tramite:
- esame baropodometrico attraverso il quale è possibile misurare in che modo si distribuiscano i carichi sui piedi e, allo stesso tempo, si può studiare il livello di compromissione dell’alluce
- radiografia, per una valutazione del grado di deformità e delle alterazioni del piede.
Maggiore è la precisione diagnostica, in merito all’entità del disturbo, maggiore è la possibilità di scegliere l’approccio terapeutico più adatto per la sua risoluzione.
Che rimedi ci sono per l’alluce valgo? Quale medico se ne occupa?
Esistono diversi metodi di cura per l’alluce valgo, che variano in base all’intensità del problema e al livello di disagio che causa:
- nei casi in cui il disturbo è di lieve entità, può essere sufficiente ricorrere a terapie conservative
- quando la deformità diventa invalidante, si valuta di ricorrere alla chirurgia.
Sono due le figure professionali che si occupano del trattamento dell’alluce valgo: il podologo e il medico specialista nella chirurgia del piede.
Come correggere l’alluce valgo senza operazione?
Le strategie conservative per il trattamento dell’alluce valgo permettono di alleviare i sintomi a carico del piede, senza che si verifichi comunque una regressione né del disturbo né della deformità. Ne fanno parte:
È possibile utilizzare anche dei tutori, durante il giorno e la notte, per tenere l’alluce separato dalle altre dita del piede, come guaine elastiche e divaricatori in silicone.
Cosa fare per non peggiorare l’alluce valgo?
Come fermare l’alluce valgo? Per evitare di peggiorare la deformazione è possibile indossare dei plantari, che possono aiutare il riallineamento delle ossa del piede; plantari che possono essere adottati anche in sede preventiva.
I sintomi, quindi, possono essere alleviati con trattamenti di fisioterapia.
Per attenuare il dolore e l’infiammazione possono sempre essere utilizzati antinfiammatori come ibuprofene e paracetamolo; il cortisone può aiutare nella riduzione anche del gonfiore. Applicare del ghiaccio sulla zona interessata aiuta nella gestione del dolore.
Come si elimina l’alluce valgo?
Il trattamento chirurgico subentra quando l’approccio conservativo non produce esiti apprezzabili o nei casi in cui la deformazione rischia di compromettere la fisiologica deambulazione del paziente. L’intervento chirurgico può essere di due tipi:
- intervento classico o a cielo aperto: permette di riposizionare l’alluce nella sua sede naturale asportando una porzione di osso e installando dei supporti per correggere la deformità
- intervento percutaneo, meno invasivo: vengono praticati due forellini attraverso cui passano due piccole frese per il modellamento e il taglio dell’osso interessato. I tempi di recupero, in questo secondo caso, sono inferiori.
Dopo l'intervento è raccomandato un periodo di riposo compreso tra 7 e 10 giorni in cui devono essere limitate le attività e adottate misure di supporto come tenere il piede sollevato e applicare ghiaccio, per favorire il recupero.
Dopo il primo controllo, se le condizioni del piede sono buone, il paziente può iniziare a deambulare prima utilizzando le stampelle e poi calzature ortopediche.
Poiché nel post operatorio l’articolazione dell’alluce può irrigidirsi, è consigliabile seguire un programma specifico di fisioterapia.
In generale, l’intervento può determinare l’insorgenza di alcune complicanze, sebbene con una percentuale estremamente bassa. Possono svilupparsi:
È possibile fare prevenzione?
L’insorgenza dell’alluce valgo può essere in correlazione, come è stato indicato, sia a fattori di ordine genetico sia a fattori predisponenti.
L’unico accorgimento per prevenire il disturbo è dato dalla scelta di scarpe che siano comode e funzionali, così da permettere alle dita dei piedi di muoversi in modo libero, senza alcun tipo di costrizione, salvaguardando anche la postura del soggetto.
Vanno quindi scelte scarpe dalla dimensione corretta, dovrebbero essere evitate calzature con tacchi alti e strette sulla punta e sulla pianta.