Gli analgesici sono farmaci che vengono prescritti e utilizzati per trattare il dolore che può essere di diversa entità e natura. Questo genere di farmaci però non risolve il disturbo alla base del dolore stesso.
Cosa sono e quali sono i farmaci analgesici?
I farmaci analgesici attraverso differenti meccanismi d'azione possono essere somministrati per via orale, rettale, transdermica e per iniezione intramuscolare, endovenosa o sottocutanea e vengono ampiamente utilizzati per:
- Alleviare il dolore
- Ridurre la temperatura corporea in caso di febbre
- Diminuire l’infiammazione
Al gruppo degli analgesici appartengono alcune classi di farmaci:
- I FANS, o farmaci antinfiammatori non steroidei
- Gli analgesici-antipiretici
- Gli analgesici oppiodi
Sulla base delle indicazioni che ci sono fornite dalla letteratura internazionale, il controllo del dolore deve essere attuato attraverso un approccio sequenziale a gradini, dove si prevede l'utilizzo dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) nei casi di dolore lieve e degli oppiacei nei casi di dolore moderato e severo.
FANS
I Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS) rappresentano una serie eterogenea di composti con un comune meccanismo d'azione. In maniera errata vengono denominati anche analgesici leggeri o deboli. I FANS infatti oltre ad abbassare la febbre, servono anche per ridurre l’infiammazione e a ostacolare la coagulazione.
Sono farmaci di primo impiego, utilizzati nel dolore cronico di lieve e media intensità con interessamento ai muscoli, tendini, periostio, tessuti sottocutanei, tessuto osseo e hanno un ridotto effetto sul dolore viscerale (cioè sul dolore proveniente dagli organi interni).
I FANS possono essere assunti anche in caso di:
Prima dell’assunzione è sempre opportuno confrontarsi con il proprio medico o farmacista soprattutto nel caso di:
- Persone con un’età superiore ai 65 anni
- Donne in stato di gravidanza o che stiano allattando
- Pazienti asmatici
- Persone che hanno avuto casi di allergie o di gastrolesività
- Pazienti sotto trattamenti farmacologici particolari
Alcuni esempi di questi farmaci:
Denominazione
- Acido acetilsalicilico
- Diclofenac
- Ibuprofene
- Ketoprofene
- Ketorolac trometamina
- Metamizolo
- Naprossene
- Nimesulide
- Paracetamolo
Nome Commerciale (marche)
- Aspirina
- Voltaren
- Brufen
- Orudis
- Toradol / Lixidol
- Novalgina
- Naprosyn
- Aulin
- Efferalgan
Quali sono i principali effetti collaterali dei FANS?
Benchè siano farmaci molto utilizzati, gli effetti collaterali possono rivelarsi problematici, tra questi si possono presentare:
- Alterazioni della coagulazione, disturbi a livello gastrointestinale e della funzionalità renale
- Possono essere gastrolesivi ma se si assumono dopo i pasti, con l’aggiunta di antiacidi o l'associazione di farmaci gastroprotettori, se ne riduce notevolmente la gastrolesività
- Se ne consiglia un uso attento soprattutto in soggetti con problemi di coagulazione o con un numero ridotto di piastrine
Quali sono gli antidolorifici più forti?
L'oppio e i suoi derivati sono farmaci di uso secolare e di efficacia sperimentata. Tali sostanze vengono definite anche analgesici oppioidi, analgesici maggiori, narcotici, morfinosimili e da sempre sono conosciuti come gli analgesici più potenti utilizzati nel trattamento di quei dolori di intensità moderata e grave.
Quali sono i farmaci oppiodi?
La morfina è il capostipite e rappresenta il punto di riferimento nella valutazione dell'attività analgesica degli altri derivati oppiacei. La loro potente attività analgesica è dovuta all'interazione con i recettori degli oppioidi localizzati in alcune zone del SNC, nel midollo spinale e in diversi distretti periferici del nostro corpo.
Si comportano come le endorfine (sostanze normalmente prodotte dal nostro organismo per tamponare qualsiasi evento doloroso) entrando, come chiavi, nei recettori del dolore e bloccando la trasmissione dell'impulso doloroso.
Se utilizzati in modo competente e con dosaggi appropriati, possono essere usati anche per periodi molto prolungati, senza complicanze e danni su organi e apparati.
In sostanza sono meno lesivi dei FANS.
Quali sono i principali effetti collaterali degli oppioidi?
- Azione tranquillante: se il dosaggio è adeguato può essere un effetto utile e terapeutico
- Depressione respiratoria: si manifesta solo in caso di errato dosaggio del farmaco
- Nausea e vomito: solo per sovradosaggio o ipersensibilità al farmaco
- Stipsi e disturbi urinari: abbastanza frequenti, ma per lo più ovviabili con una dieta adeguata e qualche modesto provvedimento terapeutico
- Gli oppioidi vengono utilizzati quando l'uso dei FANS non ha dato un risultato soddisfacente
- Le controindicazioni all'uso dei farmaci oppioidi sono l'insufficienza epatica grave, l'insufficienza renale, l'insufficienza respiratoria e l'occlusione intestinale
Morfina: pregiudizi comuni e miti da sfatare
L'Italia è uno dei paesi europei nel quale si utilizza meno morfina e questo perché se ne ignorano le sue qualità terapeutiche che di conseguenza portano al persistere di alcuni pregiudizi infondati. La morfina:
- non comporta necessariamente depressione respiratoria
- non genera sempre una dipendenza psichica
- non porta a una rapida e incontrollata tolleranza (necessità di aumentare le dosi)
- la somministrazione di morfina non comporta fenomeni disforici (alterazioni psico-sensoriali)
- non compromette la qualità della vita
Per la morfina la via di assunzione più favorevole e raccomandata perché più vantaggiosa, è quella per os. Le formulazioni e le molecole oppioidi disponibili sono molteplici e la scelta del farmaco più idoneo è compito del medico curante che deve tenere in considerazione, il tipo e l'intensità del dolore, l'età e le condizioni del paziente. Tra i principali oppioidi di uso corrente:
- Codeina
- Tramadolo
- Morfina a cessione controllata
- Buprenorfina
- Buprenorfina cerotto
- Fentanile
- Fentanile cerotto
Altri farmaci analgesici
Il metadone, meperidina e pentazocina sono attualmente di scarso utilizzo clinico. L'antidoto in caso di sovradosaggio è il naloxone.
Farmaci adiuvanti
Con questo termine viene indicato un gruppo eterogeneo di farmaci, diversi per struttura e meccanismo d'azione, che vengono impiegati nel dolore cronico.
Sono molto utili in determinati tipi di dolore e nel controllo della componente psico-affettiva e comportamentale che risulta frequentemente alterata in questi pazienti, hanno azione analgesica, antinfiammatoria e antiedemigena:
- Benzodiazepine (es Valium, Prazene, En)
- Antidepressivi triciclici (es Laroxyl, Anafranil)
- Anticonvulsivanti (es Tegretol, Gabapentin, Lyrica)
- Corticosteroidi (es Soldesam, Depo Medrol)
Cosa prendere al posto degli antidolorifici?
Considerando il fatto che gli analgesici e antidolorifici possono provocare effetti collaterali importanti, spesso vengono prescritti ai pazienti trattamenti alternativi.
Tra queste, la principale, è rappresentata dal paracetamolo.
Inoltre, è possibile utilizzare, al posto di capsule e compresse, creme o emulsioni da applicare direttamente sulla pelle in caso di dolore muscolare e articolare. L’utilizzo di queste formulazioni permette di avere minori effetti collaterali rispetto a un farmaco assunto per os o per via endovenosa.