Cos'è l’angioma epatico?
L'angioma epatico è una formazione non cancerosa che si sviluppa all'interno del fegato.
Si tratta di un emangioma cavernoso che ha origine dalle cellule endoteliali che rivestono i vasi sanguigni del fegato, formando un groviglio di capillari e vasi sanguigni.
Generalmente risulta essere di dimensioni ridotte e non causa sintomi evidenti, ma se raggiunge dimensioni considerevoli può provocare dolore addominale, generato dalla pressione che l'angioma esercita sui tessuti circostanti. Un altro sintomo può essere la sensazione di pesantezza dopo aver mangiato anche piccole quantità di cibo, seguita da nausea o da una diminuzione dell'appetito.
Nella maggior parte dei casi l'angioma epatico non rappresenta un pericolo per la salute del paziente e non richiede alcuna terapia.
Quali sono le cause dell’angioma epatico?
Le cause esatte dell'angioma epatico non sono ancora del tutto chiare. Alcuni studi suggeriscono che siano dovute a una combinazione di fattori genetici e ambientali.
Ulteriori studi suggeriscono invece un'associazione potenziale con l'assunzione di farmaci estro-progestinici, particolarmente osservata nelle donne durante la gravidanza o che si sottopongono a terapia ormonale sostitutiva durante la menopausa. Questi fattori potrebbero spiegare la maggior incidenza di questa condizione nel sesso femminile.
Quando un angioma al fegato è pericoloso?
La maggior parte degli angiomi epatici sono benigni e non causano alcun problema. Tuttavia, in alcuni casi, l’angioma può creare complicazioni, soprattutto quando assume dimensioni considerevoli.
Diventando molto grande, può causare dolore, nausea e vomito, fare pressione sugli altri organi e provocare sanguinamento.
Può diventare pericoloso quando la massa dell’angioma risulta enorme tanto da causare gravi emorragie, trombosi o insufficienza cardiaca (in questi casi è necessario un intervento chirurgico per rimuovere la massa dell'angioma).
Si tratta però di casi piuttosto rari. Solitamente l'angioma epatico viene solo monitorato nel tempo senza richiedere trattamenti invasivi.
Diagnosi e trattamento dell’angioma al fegato
La diagnosi dell'angioma al fegato avviene tipicamente attraverso esami di imaging come ecografie, TC o risonanze magnetiche dell'addome. Questi test permettono di visualizzare la presenza e le caratteristiche dell'angioma all'interno del fegato e di valutare eventuali complicazioni.
Una volta confermata la presenza dell'angioma, lo specialista valuterà la necessità, o meno, di intraprendere un trattamento.
Come indicato in precedenza, se l'angioma è di dimensioni ridotte e non provoca sintomi evidenti, il medico consiglia solo di monitorarlo nel tempo per verificare eventuali cambiamenti nelle dimensioni o nella struttura.
Nel caso in cui l'angioma diventi sintomatico o causi complicazioni, potrebbe essere necessario ricorrere a interventi chirurgici mirati.
L’intervento chirurgico può infatti essere eseguito per:
- rimuovere solo l’angioma
- asportare una parte del fegato interessata dall'angioma stesso
- interrompere il flusso di sangue destinato all’angioma (bloccando l’afflusso di sangue, la massa smette di crescere o può anche regredire)
Nei casi più gravi, se l’angioma presenta dimensioni enormi o è caratterizzato da più masse tumorali, si procede con un trapianto di fegato.
Che differenza c’è tra un angioma e un tumore?
L'angioma e il tumore sono entrambi formazioni di cellule atipiche, ma presentano differenze sostanziali che le distinguono in termini di natura, comportamento e prognosi.
L’angioma è una formazione benigna, non cancerosa che non ha la capacità di diffondersi ad altri organi o tessuti. Cresce lentamente e non rappresenta una minaccia per la salute (non immediata. Deve essere trattato solo se di dimensioni notevoli).
Non causa sintomi e viene scoperto casualmente durante esami diagnostici, spesso per altri motivi.
Possono essere presenti più angiomi in diverse parti del corpo, ma se piccoli e asintomatici, non richiedono alcun trattamento.
Il tumore è una forma cancerosa che può essere sia benigno che maligno. La velocità di crescita può variare considerevolmente in base alla condizione, causando sintomi diversi a seconda della sua sede e delle sue dimensioni.
Il tumore maligno può invadere i tessuti circostanti e diffondersi ad altri organi tramite i linfonodi o il flusso sanguigno (metastasi).
Tutti i tumori, benigni o maligni, richiedono un trattamento adeguato, che può includere chirurgia, chemioterapia, radioterapia o immunoterapia. Un tumore, se non trattato tempestivamente, può provocare la morte del paziente.