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Cheratosi attinica

A cura di
Silvia
Marchetti

La cheratosi attinica è una lesione della pelle precancerosa. Con l’aiuto degli esperti del Santagostino, vediamo cos’è e come prevenirla.

Cos'è la cheratosi attinica?

La cheratosi attinica, o cheratosi solare, è una lesione cutanea precancerosa causata dall’esposizione prolungata ai raggi ultravioletti (UV). Questa esposizione prolungata è all’origine di mutazioni precancerose dei cheratinociti.

I cheratinociti sono le cellule dell’epidermide presenti in maggiore quantità e rappresentano lo strato più esterno della pelle. Sono i principali responsabili della produzione della cheratina, una proteina fibrosa che dà alla pelle resistenza e impermeabilità, così da proteggere il corpo dall’ambiente esterno.

Questo tipo di cheratosi compare solitamente in pazienti che hanno superato i 40 anni e manifesta una progressione verso il carcinoma squamocellulare in una percentuale di casi compresa tra l’1% e il 10%.

Sintomi della cheratosi attinica

Le lesioni possono manifestarsi in modo molto vario, come riassunto nella tabella che segue.

 

Sintomo Descrizione
Cambio cromatico del tessuto cutaneo La pelle nella zona affetta può apparire rossa, rosa acceso o, più raramente, marrone o grigia.
Lesione con squame aderenti o ispessimento della pelle Le lesioni possono essere più facili da sentire che vedere, manifestandosi con squame, ispessimenti o la formazione di un corno cutaneo.
Tipologia della lesione Se la lesione è piatta si chiama macula (chiazza o macchia); se spessa, è definita papula (bolla o piaga).
Pizzicore o dolore al tatto Le cheratosi possono provocare pizzicore o dolore quando sfiorate.
Rugosità e secchezza della pelle Le zone affette dal problema risultano essere meno lisce, più secche e sfibrate rispetto alla pelle sana.

Dove si manifestano le cheratosi attiniche?

Le cheratosi attiniche si manifestano prevalentemente nelle aree del corpo più esposte ai raggi solari:

  • viso: specialmente sulla fronte, sul naso e sulle guance
  • orecchie: particolarmente il padiglione auricolare e le aree circostanti
  • collo: soprattutto la parte posteriore e i lati
  • testa: comune in individui con calvizie o capelli radi
  • labbra: il bordo esterno può presentare cheratosi attinica, spesso denominata cheratosi labiale
  • mani: sul dorso delle mani e dei polsi
  • avambracci: lungo la parte superiore e laterale.

Quando preoccuparsi di una cheratosi?

Posto che in caso di cheratosi attinica è fondamentale rivolgersi sempre ad un dermatologo in tempi brevi, per una corretta diagnosi e le terapie necessarie, va specificato come alcuni segni dovrebbero comportare un supplemento di attenzione:

  • dolore sulla lesione
  • aumento della dimensione
  • cambiamento del colore
  • possibili sanguinamenti.

Cheratosi attinica: la diagnosi

Una diagnosi di cheratosi attinica si può ottenere facilmente consultando un dermatologo che, attraverso un esame visivo e tattile, potrà pronunciarsi sulla natura delle lesioni cutanee che gli vengono mostrate. Tendenzialmente, il dottore non si avvarrà di un ulteriore esame istologico per confermare la propria diagnosi: quello è infatti un approfondimento che serve soprattutto a determinare se la già accertata cheratosi si sia anche tramutata in tumore.

Le lesioni precancerose possono rimanere stabili nel tempo, subire fenomeni di regressione e in alcuni casi evolversi verso forme tumorali.

Cheratosi attinica: fattori di rischio

La cheratosi attinica, in genere, insorge dopo i 40 anni. Ha una maggiore incidenza nei soggetti dalla pelle chiara (fototipo I o II) e in coloro che, nel corso della vita, si sono sottoposti a un'intensa esposizione solare.

I fattori di rischio che concorrono allo sviluppo della cheratosi attinica sono:

  • avere fototipi I o II, caratterizzati da pelle chiara o chiarissima con numerose lentiggini, capelli biondi o rossi, occhi blu o verdi
  • fare sport all’aperto per lunghi periodi di tempo
  • immunodepressione o assunzione di farmaci che la provocano
  • soggiorni in Paesi tropicali o equatoriali

Cheratosi attinica, le possibili complicazioni

La cheratosi attinica è una forma precancerosa. Questo significa che non è una neoplasia, ma è possibile che la lesione evolva in una forma tumorale. Nella maggior parte dei casi, quando trattata in tempo, la cheratosi attinica viene considerata una patologia innocua.

La complicanza più comune della cheratosi attinica è il carcinoma spinocellulare: un tumore che colpisce le cellule squamose dell’epidermide. Il carcinoma spinocellulare è una delle forme più comuni di cancro alla pelle. È una forma poco aggressiva che raramente dà esito a metastasi e se preso in tempo ha buone possibilità di trattamento e cura. 

Cure e rimedi per cheratosi attinica

Le cure e i rimedi per trattare la cheratosi attinica devono essere stabilite di volta in volta dal dermatologo, in base ai risultati della visita specialistica e alle specifiche necessità del paziente. 

I trattamenti principali per la cheratosi attinica sono:

Prevenzione della cheratosi attinica

La prevenzione della cheratosi attinica si basa sulla protezione della pelle dai raggi ultravioletti, sia solari chee artificiali. È importante applicare regolarmente una crema solare con fattore di protezione di almeno 30, riapplicandola ogni due ore o dopo essersi bagnati o sudati. quando si è al mare o si praticano attività sportive all'aperto.

Per ridurre ulteriormente l'esposizione, è consigliato indossare cappelli a tesa larga, occhiali da sole con protezione UV e abbigliamento a maniche lunghe. Si dovrebbe quindi limitare l’esposizione al sole tra le 10:00 e le 16:00, le ore in cui i raggi UV sono più forti. Cercare sempre di stare all'ombra quando possibile, specialmente durante le ore centrali del giorno, e utilizzare protezioni fisiche come tende o ombrelloni quando si è all'aperto. È essenziale anche evitare l’utilizzo di lettini e lampade abbronzanti.

Infine, è importante eseguire regolarmente l’auto-osservazione della pelle per monitorare eventuali nuove lesioni o cambiamenti in quelle esistenti e consultare un dermatologo per controlli di routine.