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La discopatia

A cura di
Enrico Roberto
Pedotti

La discopatia è una sofferenza che coinvolge i dischi intervertebrali e che può avere diverse cause

Che cosa è una discopatia?

Con il termine discopatia si intende una sofferenza generica di una porzione specifica del rachide, ovvero i dischi intervertebrali

Il rachide è il nome con cui si designa l’insieme delle strutture della colonna vertebrale, quindi:

  • ossa vertebrali, che servono a proteggere il midollo spinale alloggiato longitudinalmente nel cosiddetto canale vertebrale,
  • dischi vertebrali, che separano ogni vertebra dalla precedente e dalla successiva e garantiscono mobilità e flessibilità alla colonna
  • muscoli localizzati nell’area, che servono alla mobilizzazione della colonna
  • legamenti di detti muscoli
  • midollo spinale, cioè la parte di sistema nervoso centrale che è alloggiata nel canale vertebrale e da cui si dipartono i nervi vertebrali
  • nervi spinali, che servono per ricevere ed inviare gli impulsi elettrici tra le zone periferiche dell’organismo e il cervello

La discopatia coinvolge i dischi vertebrali ed è causata solitamente da una disidratazione della loro struttura che è composta in larghissima parte di acqua, che li rende meno elastici. Divengono in altre parole più secchi e rigidi e questa rigidità si trasferisce alla colonna vertebrale

La discopatia può inoltre essere dovuta a compressioni dall’alto al basso, costanti e prolungate nel tempo: in questo caso, il rischio che il disco, anche se sano, si sposti verso la parte posteriore del rachide divenendo un’ernia del disco è molto elevato.

Il dolore può essere causato quindi da uno sfregamento delle ossa vertebrali tra loro, in quanto l’assottigliamento del disco ne rende il reciproco contatto più facile, oppure da una compressione del disco che protrude posteriormente e va a comprimere i nervi vertebrali che passano tra le due vertebre interessate.

In relazione alla posizione della discopatia, si può distinguere questa condizione in: 

  • discopatia dorsale
  • discopatia lombosacrale
  • discopatia cervicale
  • discopatia multipla 

Discopatia, sintomi e segni 

La discopatia si presenta con una varietà di sintomi, sia locali, sia in aree distanti dalla colonna vertebrale

In locale il sintomo principale e più diffuso è il mal di schiena, focalizzato all’altezza delle vertebre interessate. Questo dolore può essere causato dalla frizione tra le due ossa, che vengono a contatto tra loro a causa della disidratazione del disco vertebrale. 

Tuttavia, a seconda delle vertebre interessate, possono essere presenti anche altri sintomi. La riduzione dello spazio intervertebrale infatti può portare ad uno schiacciamento dei nervi che si diramano dal midollo spinale in quel preciso punto. 

In relazione alla funzione di quei fasci di nervi, oltre al dolore localizzato possono insorgere altri sintomi, quali:

  • ipoestesia o parestesia, cioè intorpidimento o formicolii in zone periferiche (arti inferiori o superiori e viso)
  • sciatalgia, cioè l’infiammazione del nervo sciatico che può presentarsi in casi seri con un dolore alla schiena che scende dalla zona lombare all’arto inferiore, a volte fino al piede
  • brachialgia, cioè interessamento dei nervi dell’arto superiore, con le stesse motivazioni e caratteristiche dolorose della sciatalgia
  • lombalgia o mal di schiena lombare, cervicalgia e dorsalgia
  • mal di testa
  • nausea e vomito
  • vertigini
  • rigidità muscolare 

Discopatia, cause e correlazioni 

La principale causa di discopatia è un progressivo invecchiamento dell’organismo. Con il passare degli anni tutte le strutture del corpo umano sono soggette ad una riduzione della loro integrità strutturale e delle loro funzioni. 

I dischi vertebrali non fanno eccezione. In questo caso si parla in genere di discopatia degenerativa. 

Tuttavia, una diagnosi di discopatia degenerativa può essere riscontrata anche in età non avanzata a causa di una serie di fattori di rischio ambientali, professionali o legati allo stile di vita che possono andare ad irritare le strutture nervose tra i dischi:

Tra questi ricordiamo: 

  • sovrappeso e obesità che comportano un sovraccarico della colonna a danno dei dischi
  • attività fisica come sollevamento pesi, body building, se non fatta in modo adeguato, con la giusta tecnica e progressione dei carichi, che può provocare danni sul disco
  • attività lavorative manuali che comportino il sollevamento di carichi o l’obbligo a mantenere posizioni per lungo tempo
  • sedentarietà
  • alimentazione non equilibrata

Si parla invece di discopatia traumatica quando la degenerazione discale è causata da un trauma serio o da microtraumi prolungati.

Rientrano in questa casistica i traumi causati da incidenti, sollevamento pesi inadeguati per il livello di allenamento, sollecitazioni alla colonna come quelle causate da equitazione e altri sport etc. 

Da non sottovalutare, soprattutto nei giovani le discopatie seguenti a atteggiamenti e posture scorrette, specie lavorative, prolungate.

Diagnosi e terapie 

Come per molte patologie o condizioni la diagnosi si svolge in tre fasi. La prima fase è quella della raccolta dei dati anamnestici da parte dell’ortopedico. Il medico attraverso una semplice serie di domande al paziente indaga sulle circostanze in cui è insorto il mal di schiena e su quali siano i sintomi accessori.

Procede poi al cosiddetto esame obiettivo, che consiste nella veloce verifica di alcuni parametri vitali, come battito cardiaco e respirazione, e nel caso di sospetta discopatia, nel controllo della mobilità della colonna, che in presenza di questa condizione dovrebbe risultare ridotta o causa di dolore.

Le diagnosi definitiva si ha poi con una serie di accertamenti ulteriori, che serviranno a verificare lo stato di salute della colonna vertebrale. 

Fondamentali sono in questo senso radiografia e risonanza magnetica

La terapia si articola in più fasi e momenti ed è costituita in gran parte da trattamenti conservativi

Il primo momento è quello di attesa che passi la fase acuta e riduzione dell’infiammazione. Sono di solito prescritti antinfiammatori e riposo. Se il dolore è davvero intenso, possono essere utili anche degli antidolorifici.

Successivamente si interverrà per quanto possibile sulla causa scatenante.

In caso di sovrappeso sarà necessario un regime alimentare adeguato alla perdita di peso, in modo da ridurre l’affaticamento della colonna. 

Viene solitamente usata anche la fisioterapia per agevolare un recupero della mobilità articolare nell’area. 

Per far recuperare ai dischi parte della loro condizione iniziale sono solitamente prescritte le cosiddette infiltrazioni, che consistono in iniezioni di liquido fisiologico all’interno del disco vertebrale. 

Più specifiche ed efficaci risultano le infiltrazioni eseguite con ossigeno-ozono, spesso però da ripetere nel tempo.

Solo in casi estremi, che presentino dolore molto forte e conseguenze gravi a livello di mobilità, e in cui la terapia conservativa non sia efficace, si procede con un intervento chirurgico. 

Cosa non si può fare con la discopatia?

In caso di diagnosi conclamata è opportuno affidarsi integralmente al giudizio del medico, che valuta ogni caso individualmente. 

In linea del tutto teorica e generale, però, con una discopatia in fase acuta è opportuno evitare di sollevare carichi di qualsiasi tipo e sottoporre la colonna a sollecitazioni continue e violente. 

In altre parole, fino alla sparizione o consistente riduzione del dolore, si consiglia il riposo