L'emorragia cerebrale è una grave condizione che consiste in uno sversamento di sangue nell'encefalo
Che cos’è un’emorragia cerebrale?
L’emorragia cerebrale è tipicamente uno sversamento ematico all’interno del telencefalo (cervello), dovuto alla rottura di un vaso sanguigno, specialmente un’arteria cerebrale.
Le cause possibili di rottura sono molte. Sia traumi esterni, sia condizioni che si verificano per un deterioramento dello stato di salute dei vasi sanguigni che irrorano il cervello, possono causare l’emorragia.
A seguito di un’emorragia cerebrale le conseguenze per la salute o anche il semplice prosieguo della vita del paziente possono essere molto serie. I sintomi sono vari e dipendono dalla quantità di sangue che fuoriesce e dalla zona del cervello in cui l’ematoma o edema conseguente lo sversamento si forma.
In base all’area di sanguinamento si può distinguere questa condizione in macro categorie considerando anche il coinvolgimento delle meningi, tre membrane di tessuto connettivo che avvolgono il cervello e il midollo spinale proteggendoli e fornendo loro supporto strutturale (queste membrane sono, dall'esterno verso l'interno: dura madre, aracnoide, pia madre):
- emorragia intracerebrale, quando lo sversamento avviene nel cervelletto, nel tronco encefalico, nei lobi cerebrali o nel tronco encefalico
- emorragia subaracnoidea, quando lo sversamento avviene tra aracnoide e pia madre
- emorragia subdurale, quando lo sversamento avviene tra l’aracnoide e la dura madre
- emorragia epidurale (o extradurale), quando lo sversamento avviene tra la dura madre ed il cranio
Quali sono le cause di un’emorragia cerebrale?
Come detto le cause sono piuttosto varie. Nei pazienti con età inferiore ai 50 anni, la causa principale di emorragia cerebrale da un punto di vista statistico è il trauma cranico.
Nei pazienti di oltre 50 anni, frequenti cause possono essere:
- ipertensione arteriosa, che nel lungo termine può causare un indebolimento delle pareti dei vasi sanguigni e conseguente rottura degli stessi
- ictus che da ischemico si trasforma in emorragico
- malformazioni artero - venose che causano una alterazione dei vasi, come per esempio un’aneurisma.
Altre cause più rare includono:
- tumori nell’area
- leucemia
- uso di farmaci anticoagulanti associato ad altre condizioni patologiche.
Esistono alcuni fattori di rischio che possono aumentare le probabilità che si sviluppi un'emorragia cerebrale, tra cui fattori occupazionali, stile di vita, o attività sportive di contatto.
Emorragia cerebrale, sintomi e segni
La sintomatologia dipende da due condizioni:
- suo decorso, cioè entità della fuoriuscita e dimensioni dell’area interessata
- localizzazione dell’emorragia.
Lo sversamento di sangue provoca solitamente un edema e un ematoma, le cui dimensioni influenzano significativamente la sintomatologia.
In relazione alla grandezza della lesione infatti, si creerà un aumento della pressione sull’area del cervello interessata.
A seconda delle funzioni a cui quest’area è deputata, si avranno poi diversi tipi di sintomi.
In linea generale comunque i sintomi più frequenti di un’emorragia cerebrale sono una somma in vario grado di:
Come si diagnostica un’emorragia cerebrale?
La procedura normalmente è articolata in tre fasi. La prima è l’esame anamnestico, cioè la raccolta delle informazioni relative all’insorgenza dei sintomi, ai sintomi stessi e allo storico in materia di patologie del paziente.
La raccolta dati è effettuata dal medico direttamente con il paziente, o un familiare se il paziente non è in grado di esprimersi.
Successivamente il medico effettua la visita vera e propria, detta esame obiettivo, in cui si accerta di eventuali anomalie a livello di battito cardiaco, respirazione, pressione sanguigna. In questa sede possono già venire riscontrati eventuali problemi cognitivi, di movimento, di coordinazione, etc.
Per avere la certezza della diagnosi, vanno comunque fatti esami più specifici come::
Come si cura un’emorragia cerebrale?
La terapia dipende dall’entità dello sversamento, dalla sede e dalle condizioni del paziente, ed è sia di tipo farmacologico, sia di tipo chirurgico.
L’uso di farmaci serve a controllare la pressione arteriosa e conseguentemente evitare che l’ematoma si espanda.
Oltre a questo i farmaci possono servire per rimediare ai problemi accessori che l’emorragia stessa ha provocato, come anomalie cardiovascolari e problemi di respirazione.
L’intervento neurochirurgico è solitamente indicato per rimuovere l’ematoma e\o bloccare la sede dell’emorragia.
La prognosi finale e le aspettative di qualità e durata della vita dipendono da molti fattori, tra cui:
- età del paziente
- causa dell’emorragia
- entità dell’emorragia
- localizzazione dell’emorragia
- tempistiche della diagnosi.