Quali sono i principali esami per indagare la funzionalità renale?
Per effettuare un controllo della funzionalità renale e approfondirne lo stato di salute, possono essere eseguiti principalmente esami di laboratorio, tra i più comuni vanno citati:
La velocità di filtrazione glomerulare si può rilevare facilmente con un algoritmo, il più affidabile è CKD-EPI. Rappresenta un valore affidabile di funzionalità renale per la maggior parte della popolazione. Il valore normale è da considerare > 90 ml min.
Il filtrato glomerulare si determina con maggiore precisione sulle urine delle 24 h ricavandolo dal rapporto creatinina urinaria, volume urinario/creatinina plasmatica e tempo. È particolarmente utile nei portatori di elevate o assai ridotte masse muscolari, nei vegani, in coloro che seguono una dieta iperproteica.
L’urea deriva dal catabolismo proteico e correla quindi con la dieta. La creatinina è prodotta dal metabolismo muscolare ed è quindi elevata in coloro che hanno grosse masse muscolari ma in presenza di un valore di filtrato glomerulare normale.
Al contrario, in coloro che hanno una scarsa rappresentazione muscolare, prevalentemente grandi anziani, il valore della creatinina può essere falsamente basso poiché la determinazione del filtrato glomerulare è, a causa del fisiologico deterioramento del rene, ridotta.
Quando dovrebbero essere svolti?
Gli esami del sangue dei reni dovrebbero essere svolti nei giovani con malattie renali note. Patologie quali:
Esistono poi altre categorie di persone il cui corretto funzionamento renale dovrebbe essere indagato attraverso questi esami. In particolar modo, nella popolazione con età superiore ai 50 anni, quando si può iniziare ad osservare un modesto e fisiologico declino della funzione renale.
Un’altra categoria di persone è data dai portatori di ipertensione arteriosa, diabete mellito, cardiopatia ischemica o tutti coloro che, per vari motivi, vengono trattati con farmaci che possono alterare la funzione renale. È questo il caso di chi assume il litio, in un contesto di forma grave di depressione, o quando vengono assunti immunosoppressori nelle patologie immunitarie, o in caso di assunzione di antivirali.
Devono sottoporsi a indagine anche coloro che presentano:
- anomalie urinarie
- ematuria, ovvero globuli rossi nelle urine
- proteinuria, che rappresenta la dispersione di proteine con le urine, indicativa di alterazione del filtro renale.
Quali sono i valori normali degli esami per i reni?
I valori normali sono quelli cui fa riferimento il laboratorio di analisi. Si tenga presente che con il passare degli anni e il fisiologico invecchiamento del rene si considerano normali valori alterati di creatinina con riduzione moderata del filtrato glomerulare.
Come si fa a capire se i reni non funzionano bene?
I sintomi possono essere del tutto assenti. A volte è comunque possibile che si manifestino:
Cosa succede se si ha la creatinina alta?
Se il valore della creatinina è espressione di insufficienza renale vale la pena di completare gli esami ematici e delle urine indicati nel primo paragrafo.
È importante, in simili circostanze, svolgere inoltre un’ecografia dell’apparato urinario. I disturbi da insufficienza renale, qualora presenti, sono determinati dal valore elevato dell’azoto e dalla sua tossicità, non dal valore in sé della creatinina.
Quando il valore della creatinina è preoccupante?
Il valore alterato della creatinina plasmatica è preoccupante qualora, sebbene rapportato all’età ed alla massa muscolare, è in continua crescita. Il quadro clinico va completato con tutti gli altri esami di funzione renale strumentale (ecografia).
Quali sono i farmaci che danneggiano i reni?
I reni possono risentire dell’assunzione di numerosi farmaci. Per fare una breve rassegna si possono indicare:
- FANS, con la specifica che nei casi di insufficienza renale è da preferire l’impiego del paracetamolo
- alcuni antibiotici
- litio
- alcuni anti-epilettici
- alcuni immunosoppressori
- inibitori di pompa protonica.
Si consideri infine che in un contesto di insufficienza renale, tutti i farmaci ad escrezione renale vanno ridotti sulla scorta del valore di filtrato glomerulare. Diversamente, è possibile che si verifichi un peggioramento della creatinina dovuto ad un accumulo del farmaco.