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Granuloma piogenico. Come si manifesta, cause, rimedi


Il granuloma piogenico è un tumore benigno vascolare che si manifesta sulla cute, in qualsiasi parte del corpo. Può essere risolto sia farmacologicamente sia con intervento chirurgico.

Cos’è un granuloma piogenico?

Il granuloma piogenico può essere definito come una neoplasia benigna vascolare. La causa è da ritrovare nella proliferazione di cellule che costituiscono il tessuto endoteliale di un vaso sanguigno su una mucosa o sulla cute.

Questo particolare tipo di granuloma viene definito emangioma, ma può avere altre denominazioni, tra cui emangioma eruttivo, angioma lobulare eruttivo, granuloma da gravidanza. Il termine granuloma, si specifica, viene adottato per definire una aggregazione anomala di:

  • macrofagi, cellule che appartengono al sistema immunitario
  • cellule di natura infiammatoria, conseguenze di una infezione in corso oppure come reazione a dei corpi estranei.

L’aggettivo “piogenico” significa letteralmente “produttore di pus”, anche se per questo tipo specifico di granuloma non è riscontrabile alcuna produzione di essudato purulento.

Tipi di granuloma

I granulomi sono risposte infiammatorie croniche caratterizzate da raggruppamenti di cellule immunitarie specializzate. Si formano in risposta a infezioni, sostanze estranee, malattie autoimmuni o condizioni anche sconosciute, e sono classificati in base alla causa sottostante e alle caratteristiche istologiche. I tipi principali includono, oltre al piogenico, includono:

  • granulomi infettivi: causati da agenti patogeni come batteri, ad esempio tubercolosi, funghi o parassiti
  • granuloma da corpo estraneo: si sviluppa intorno a materiali non biodegradabili come talco, silice o impianti chirurgici, quando il corpo tenta di isolare la sostanza estranea
  • granuloma sarcoideo: formazioni di granulomi non-caseosi, ovvero senza necrosi centrale, che si manifestano spesso nei polmoni o nei linfonodi ma possono influenzare qualsiasi organo
  • granuloma anulare: una condizione dermatologica benigna che si presenta con lesioni anulari, specialmente sulle estremità.

Come si manifesta?

Il granuloma piogenico si presenta come una lesione al di sopra della superficie della cute, solitamente è di colore rosso e ha l’aspetto di un nodulo liscio, che a volte può manifestarsi con dei lobi o apparire granulosa e può comparire isolatamente o essere multiplo. Può avere un’apertura sulla parte superiore che sanguina facilmente se stimolata.

È una lesione piccola, con dimensioni che variano da pochi millimetri fino a più di un centimetro di diametro; si parla di papula con dimensioni minori di 1 centimetro, e di nodulo quando le dimensioni sono maggiori di 1 centimetro.

Uno dei sintomi distintivi del granuloma piogenico è la tendenza a sanguinare, anche dopo un leggero contatto. Questa facilità al sanguinamento è dovuta alla presenza, nella lesione, di numerosi vasi sanguigni fragili. Possono quindi formarsi delle croste sulla parte superiore della lesione o il granuloma può ulcerarsi, specialmente se viene grattato o irritato con frequenza. In caso di ulcerazione, diventa doloroso.

Dove si forma?

Può apparire su qualsiasi parte del corpo, ma è più comune su mani, dita, viso, collo e in aree soggette a frequenti irritazioni o traumi.

Perché si forma il granuloma piogenico?

Non è stata individuata una causa univoca per questa neoplasia benigna. Fattori che possono contribuire alla sua insorgenza sono:

  • punture di insetti
  • ferite cutanee dovute a sfregamenti ricorsivi
  • ustioni
  • ferite causate da traumi della pelle
  • gravidanza o uso della pillola contraccettiva. Il granuloma piogenico sembra colpire con maggiore facilità le donne incinte. Anche se, attualmente, si ignora se e come questi cambiamenti ormonali possano incidere sulla manifestazione di questa lesione
  • farmaci, come antivirali quali gli inibitori della proteasi, o alcuni chemioterapici
  • stafilococco aureo, riscontrato in sede diagnostica nei pazienti che presentano granuloma piogenico.

Diagnosi di granuloma piogenico

Di norma la diagnosi si basa sull’esame obiettivo, ovvero lo specialista osserva questa formazione neoplastica benigna e ne studia le caratteristiche. Va osservato comunque come siano possibili degli approfondimenti diagnostici. Circostanze il medico prescrive una biopsia, che consiste nel prelevare un campione di cellule da granuloma piogenico.

Obiettivo della biopsia è la conferma della diagnosi. Questo test in realtà viene richiesto anche in un contesto di diagnosi differenziale, dal momento che permette di sapere se la lesione è una formazione tumorale maligna.

Più in generale, le patologie che possono emergere dalla biopsia, rimanendo quindi in un contesto di diagnosi differenziale, possono essere:

  • melanoma
  • carcinoma basocellulare o spinocellulare
  • angioma rubino
  • sarcoma di Kaposi
  • carcinoma metastatico cutaneo.

Come curare un granuloma piogenico?

Le strategie terapeutiche per il trattamento del granuloma piogenico sono selezionate in base a diversi criteri, tra cui la dimensione e la posizione della lesione, l'età e lo stato di salute generale del paziente, nonché le preferenze personali riguardo al trattamento. Le possibilità includono:

  • osservazione: piccole lesioni che non causano disagio possono essere semplicemente monitorate, specie se c’è la possibilità che regrediscano spontaneamente
  • terapia farmacologica: ad applicazione topica, attraverso la somministrazione di corticosteroidi
  • nitrato d’argento: con questo approccio si elimina il granuloma per bruciatura
  • escissione chirurgica: è il trattamento più comune ed efficace, specialmente per lesioni grandi o che sanguinano frequentemente. L’escissione completa riduce il rischio di recidive
  • cauterizzazione elettrochirurgica: utilizza corrente elettrica per bruciare la lesione. È efficace per fermare il sanguinamento e rimuovere la lesione ma potrebbe richiedere anestesia locale
  • laserterapia: il laser a CO2 o a colorante pulsato può essere utilizzato per trattare il granuloma piogenico. Questo metodo è particolarmente utile per lesioni di difficile accesso e per ridurre il sanguinamento
  • curettage: rimuove la lesione raschiandola via. Può essere seguito da elettrocauterizzazione per minimizzare il sanguinamento.
  • crioterapia: l’uso di azoto liquido per congelare e distruggere la lesione è più adatto per piccoli granulomi ma ha un rischio maggiore di pigmentazione della pelle o cicatrici.

Al netto della riuscita terapeutica, va segnalato come questo tipo di granuloma tende a recidivare anche se, va detto, una seconda terapia può dimostrarsi definitivamente risolutiva.

Trattamento del granuloma piogenico nelle donne in gravidanza

Quando la lesione si presenta in una donna incinta, si ha una risoluzione spontanea in seguito al parto. Non si ha dunque un trattamento del granuloma piogenico durante la gravidanza, ma viene atteso il parto per capire se avverrà spontaneamente la guarigione.

Nel caso in cui non dovesse verificarsi, in base alle scelte terapeutiche dello specialista si procederà con una delle terapie indicate.

Trattamento del granuloma piogenico dovuto a farmaci

Se il granuloma è emerso nel contesto di una assunzione dei farmaci indicati la terapia consiste, se possibile, nella sospensione dei farmaci stessi.