Il calendario della gravidanza è l’agenda medica delle donne in gravidanza, che racchiude i consigli sull’alimentazione, la salute e i test da fare durante i nove mesi di gestazione.
La gravidanza non è una malattia e non deve essere vissuta come tale. Per questo è l'ostetrica e non il medico la figura di riferimento per tutte le donne con gravidanza fisiologica. L'ostetrica infatti prende in carico la donna in gravidanza per tutto il periodo della gestazione e per alcuni mesi dopo il parto.
Il medico ginecologo interviene in caso di condizioni particolari e per effettuare le tre ecografie trimestrali consigliate dalle Linee Guida della Società Italiana di Ecografia Ostetrico Ginecologica o altri esami diagnostici.
Come si calcola l’inizio di una gravidanza?
Il calcolo delle settimane di gravidanza parte dal presupposto che questo periodo abbia una durata di circa 40 settimane, il medico ne calcola l’inizio iniziando dall’ultima mestruazione (età gestazionale), e questo perché non si può avere l’assoluta certezza sulla data del concepimento.
Quindi la durata della gravidanza coincide con le 38 settimane equivalenti ai nove mesi gestazionali più le due settimane dall’ultima mestruazione. È per questo motivo che i ginecologi parlano di settimane gestazionali e non di mesi.
Come si calcola l’inizio di una gravidanza?
Il calcolo delle settimane di gravidanza parte dal presupposto che questo periodo abbia una durata di circa 40 settimane, il medico ne calcola l’inizio iniziando dall’ultima mestruazione (età gestazionale), e questo perché non si può avere l’assoluta certezza sulla data del concepimento.
Quindi la durata della gravidanza coincide con le 38 settimane equivalenti ai nove mesi gestazionali più le due settimane dall’ultima mestruazione. È per questo motivo che i ginecologi parlano di settimane gestazionali e non di mesi.
Appuntamenti mensili
Le Linee guida consigliano una visita dall'ostetrica e un esame del sangue e delle urine ogni mese/mese e mezzo.
Di seguito, passo settimana dopo settimana, tutti gli appuntamenti che scandiscono il calendario della gravidanza.
7°-8° settimana
La prima visita ostetrica e la prima ecografia sono consigliate dopo sette/otto settimane dalla data dell'ultima mestruazione. Durante la prima visita, l'ostetrica prende in carico la donna o la coppia, programma il percorso della gravidanza e fornisce le risposte a dubbi e domande.
La prima ecografia è utile a confermare la presenza e il numero degli embrioni nell'utero e a definire la datazione. Effettuare la prima ecografia prima della 7° settimana può apparire rassicurante per i futuri genitori, ma poiché l'embrione è ancora molto piccolo, l'esame ha spesso un esito incerto che comunque necessita di una conferma nelle settimane successive, quando diventano ben visibili i primi segni vitali.
19°-21° settimana
L'ecografia del secondo trimestre va eseguita tra la 19° e la 21° settimana di gravidanza. Viene anche definita ecografia morfologica perché serve al medico per studiare la morfologia del feto ed escludere eventuali malformazioni congenite visibili. Anche in questo caso è bene non anticipare la visita: sebbene il desiderio di scoprire il sesso sia comprensibilmente forte, effettuare un'ecografia in anticipo rispetto a quanto previsto dalle Linee Guida non permette al medico di vedere con completezza tutte le strutture che rassicurano sullo sviluppo fetale e per cui questo esame è pensato.
30°-32° settimana
Durante l'ultima ecografia, il medico osserva lo stato di accrescimento del feto, la quantità di liquido amniotico e la posizione del bambino (cefalica o podalica).
35°-36° settimana
Prima del parto è raccomandato un tampone vagino-rettale per individuare la presenza di un microorganismo molto diffuso (di solito innocuo e asintomatico) che può diventare pericoloso se infetta il bambino al momento del parto: lo streptococco betaemolitico. In caso di presenza di streptococco nel canale del parto il medico non prescrive alla mamma una terapia durante la gravidanza, ma effettuerà una terapia antibiotica durante il travaglio per eliminare il rischio di trasmissione al bambino.
La diagnosi prenatale
Durante la gravidanza è possibile effettuare esami facoltativi per diagnosticare prima della nascita eventuali malattie cromosomiche del bambino.
- Test del DNA fetale: un test non invasivo e senza rischi che indaga il DNA del feto che circola nel sangue materno per rilevare la presenza di anomalie cromosomiche (relative ai cromosomi 21, 18, 13 e ai cromosomi sessuali X e Y) o malattie genetiche note (perché già presenti in famiglia). Questo test ha un'elevata attendibilità: per la diagnosi prenatale della sindrome di Down, per esempio, è attendibile nel 99% dei casi.
- Screening del primo trimestre (ultrascreen o bitest): questo esame viene effettuato in due momenti. A 10 settimane la ginecologa effettua la consulenza e il prelievo del sangue. A 12-13 settimane, si effettua l'ecografia per osservare la nuca del feto (traslucenza nucale) per individuare una raccolta di liquido che tutti i feti hanno, ma che in caso di malattie cromosomiche appare ingrossata, e altre strutture. L'esito dell'esame è dato dalla combinazione statistica dei risultati di esami del sangue e ecografia con l'età materna. Questo screening viene scelto dalle donne o dalle coppie che vogliono conoscere il rischio personalizzato di sindrome di Down, trisomia 13 e 18.
- Villocentesi: è un esame invasivo* che consiste nell'aspirazione di una piccola quantità di tessuto della placenta. Può essere effettuato tra la 11° e la 13° settimana e serve a diagnosticare con certezza eventuali patologie cromosomiche o genetiche già note in famiglia. È consigliato alle donne che vogliono confermare i risultati dello screening, che hanno più di 35 anni o in caso di genitori o altri figli affetti da malattie cromosomiche e genetiche.
- Amniocentesi: è un esame invasivo* che consiste in un prelievo attraverso l'addome del liquido amniotico dall'utero. Può essere effettuato tra la 15° e la 17° settimana e serve a diagnosticare con certezza eventuali patologie cromosomiche. È consigliato alle donne che vogliono confermare i risultati dello screening, che hanno più di 35 anni o altri figli affetti da malattie cromosomiche.
*Gli esami indicati come invasivi (villocentesi e amniocentesi) comportano un rischio di aborto dell'1% circa.
Servizio psicologico specalistico pre e post nascita
Un servizio di psicologia rivolto a donne e/o coppie, per affrontare insieme difficoltà e fatica della fase pre- e post-natale, dalla gravidanza fino ai 2 anni (compresi) di età del bambino.
Il disagio psicologico perinatale può avere un impatto significativo sullo sviluppo del legame con il bambino, così come sull'identità del genitore e sulla relazione di coppia.
Gli obiettivi del servizio sono la sensibilizzazione, la prevenzione e il trattamento riguardanti diverse forme di sofferenza che possono insorgere, nel singolo genitore o nella coppia, nel periodo della gravidanza e del post-partum.
Prepararsi insieme al parto e alla nascita del bambino
Il corso di accompagnamento alla nascita (corso pre-parto) proposto dal Centro Medico Santagostino è uno spazio rivolto alle coppie in gravidanza, pensato sia per accogliere il desiderio di confronto e la possibilità di creare gruppo sotto la conduzione dell'ostetrica, sia per rispondere al bisogno di ricevere informazioni intorno alla nascita del bambino, per acquisire consapevolezza e sicurezza.
Calcolo del parto in base alla luna
Tra le credenze popolari è presente anche quella che vede la possibilità di calcolare la data del parto, così come il sesso del nascituro, in base alla luna (che secondo questa teoria deve essere piena). Non ci sono evidenze scientifiche che provino quanto riportato da queste teorie.
Maschio o femmina? Il calendario cinese
Nonostante il calendario cinese, così come il calendario Maya, sia considerato uno dei modi per scoprire in anticipo il sesso del nascituro, in realtà anche questa pratica non si fonda su certezze scientifiche quanto piuttosto su credenze popolari.
Le uniche modalità per scoprire in anticipo e con certezza il sesso del bambino sono il test del DNA fetale, l’amniocentesi e l’ecografia morfologica.
Servizio psicologico specialistico pre e post nascita
Un servizio di psicologia rivolto a donne ma anche a coppie, per affrontare insieme le difficoltà e fatiche della fase pre- e post-natale, dalla gravidanza fino ai 2 anni (compresi) di età del bambino.
Il disagio psicologico perinatale può avere un impatto significativo sullo sviluppo del legame con il bambino, così come sull'identità del genitore e sulla relazione di coppia.
Gli obiettivi del servizio pertanto riguardano la sensibilizzazione, la prevenzione e il trattamento riguardanti diverse forme di sofferenza che possono insorgere, nel singolo genitore o nella coppia, nel periodo della gravidanza e del post-partum.
Avere cura del proprio benessere psichico è un passo fondamentale e assolutamente da non trascurare, senza il timore di essere giudicati e senza vergogna.
Prepararsi insieme al parto e alla nascita del bambino
Il corso di accompagnamento alla nascita (che corrisponde al corso pre-parto) proposto dal Centro Medico Santagostino è uno spazio rivolto alle coppie in gravidanza, pensato sia per accogliere il desiderio di confronto e la possibilità di creare gruppo sotto la conduzione dell'ostetrica, sia per rispondere al bisogno di ricevere informazioni che riguardano la nascita del bambino e per arrivare quindi preparati a questo importante momento.
Questo è un ottimo modo per i futuri genitori di farsi accompagnare in un percorso di consapevolezza e sicurezza.