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L'ipogonadismo. Sintomi, cause, cure


L’ipogonadismo è una condizione caratterizzata da una riduzione della funzionalità degli organi riproduttivi, maschili o femminili. Ecco da quali cause può essere provocato, come si manifesta e quali sono le soluzioni per curarlo

Che cos’è l’ipogonadismo?

L’ipogonadismo è una riduzione di attività delle gonadi maschili e femminili. Il termine gonadi indica gli organi sessuali primari, i testicoli negli uomini e le ovaie nelle donne. In caso di ipogonadismo la ridotta attività funzionale si traduce in una diminuzione di secrezione degli ormoni sessuali:

Le gonadi, ghiandole endocrine, si occupano della secrezione non solo degli ormoni sessuali, ma anche dei gameti, cellule sessuale essenziali per la riproduzione. Compito degli ormoni sessuali maschili è lo sviluppo di pene, testicoli, muscoli e peli pubici; gli ormoni sessuali femminili regolano l’aumento del seno.

Tipi di ipogonadismo

Si possono dare:

  • ipogonadismo primario: quando le cause sono riconducibili alle gonadi stesse
  • ipogonadismo secondario: quando le cause sono riconducibili all’asse ipotalamo-ipofisi, responsabili dello stimolo che determina la secrezione degli ormoni sessuali da parte delle gonadi.

Allo stesso tempo, in base alle modalità con cui si manifesta, l’ipogonadismo può essere classificato in:

  • congenito: una condizione presente fin dalla nascita. Le cause di questa forma di ipogonadismo possono essere genetiche o dovute a fattori che incidono sullo sviluppo fetale
  • acquisito, se si sviluppa invece nel corso della vita in seguito a particolari fattori scatenanti.

Sintomi dell’ipogonadismo

La ridotta secrezione di ormoni sessuali determina specifici sintomi e segni. In caso di ipogonadismo maschile si hanno i seguenti sintomi.

Sintomo Descrizione
Scarsa produzione di testosterone Ridotta produzione di testosterone, che è l'ormone sessuale maschile primario.
Crescita anomala del seno (ginecomastia) Aumento del tessuto mammario negli uomini, spesso causato da squilibri ormonali.
Sviluppo alterato di pene e testicoli Anomalie nello sviluppo dei genitali maschili, che possono influire sulla funzionalità riproduttiva.
Infertilità Bassa produzione di spermatozoi che può ridurre le possibilità di concepimento.
Calo della libido Diminuzione del desiderio sessuale.
Vampate di calore Sensazione improvvisa di calore, spesso accompagnata da sudorazione.
Perdita di massa muscolare Riduzione della massa muscolare a causa di bassi livelli di testosterone.
Perdita di capelli Diradamento o perdita dei capelli, legato a livelli di testosterone più bassi.
Riduzione dei peli corporei Diminuzione della quantità di peli sul corpo.
Disfunzione erettile Incapacità di ottenere o mantenere un'erezione.
Osteoporosi Indebolimento delle ossa, spesso associato a una diminuzione dei livelli di testosterone.

 

In caso di ipogonadismo femminile si hanno i seguenti sintomi.

 

Sintomo Descrizione
Mancanza del ciclo mestruale Assenza delle mestruazioni, spesso dovuta a bassi livelli di ormoni riproduttivi.
Scarso sviluppo del seno Sviluppo incompleto o ridotto del tessuto mammario.
Vampate di calore Sensazioni improvvise di calore, spesso accompagnate da sudorazione.
Perdita dei peli Diminuzione o perdita dei peli corporei e pubici.
Scarsa libido Riduzione del desiderio sessuale.
Rilascio di liquido lattiginoso dal seno Produzione e secrezione di liquido simile al latte dal seno, non correlata all'allattamento.

Cosa provoca l’ipogonadismo?

L’alterazione della funzionalità degli organi riproduttivi può dipendere da due diverse cause: da un’anomalia a livello delle gonadi (ipogonadismo primario) oppure da un difetto a carico dell’ipotalamo o dell’ipofisi, ghiandole che svolgono un ruolo chiave nella regolazione dell’attività delle gonadi (ipogonadismo secondario o centrale).

Alcune delle cause di ipogonadismo primario sono le seguenti.

Causa Descrizione
Patologie genetiche Patologie che coinvolgono i cromosomi sessuali, come la sindrome di Klinefelter negli uomini o quella di Turner nelle donne.
Orchite Infiammazione dei testicoli conseguente a una parotite.
Criptorchidismo Un'anomalia dell'apparato urogenitale maschile che comporta la mancata discesa di uno o di entrambi i testicoli nello scroto.
Interventi chirurgici Interventi chirurgici a carico degli organi riproduttori.
Cicli di chemioterapia o radioterapia Responsabili di un deficit temporaneo, che recede generalmente una volta terminato il trattamento.

 

Alcune delle cause di ipogonadismo secondario sono riportate nella seguente tabella.

Causa Descrizione
Patologie dell'ipofisi Condizioni come tumori ipofisari che colpiscono la funzione dell'ipofisi.
Malattie genetiche Come la sindrome di Kallmann, che induce una produzione insufficiente di gonadotropine a causa di una disfunzione dell'ipotalamo.
Traumi cerebrali Lesioni che coinvolgono l'ipotalamo o l'ipofisi, compromettendo la produzione ormonale.
Tumori cerebrali Tumori che interessano l'ipotalamo e possono compromettere il sistema endocrino.
Malattie infiammatorie Condizioni infiammatorie che possono ripercuotersi sull'ipotalamo o sull'ipofisi.
Patologie infettive Come l'AIDS, che può influenzare la funzione endocrina.
Assunzione prolungata di farmaci oppiacei Il trattamento prolungato del dolore con oppiacei può influire sulla produzione ormonale.
Lesioni dell'ipotalamo Lesioni derivanti da interventi chirurgici possono compromettere la funzione endocrina.
Carenze nutrizionali La carenza di nutrienti essenziali può causare ipogonadismo secondario.
Perdite di peso considerevoli Perdite di peso repentine, come quelle indotte da anoressia nervosa, possono influenzare la funzione endocrina.

Diagnosi di ipogonadismo

Il processo diagnostico per accertare la presenza di ipogonadismo prevede, oltre a un esame obiettivo che valuti la presenza di sintomi fisici, il dosaggio ormonale dei livelli di:

  • ormone follicolo-stimolante FSH e ormone luteinizzante LH
  • estrogeni nelle donne
  • testosterone negli uomini

Per una valutazione più approfondita del quadro, possono essere prescritti inoltre esami aggiuntivi quali:

Come combattere l’ipogonadismo?

La cura dell’ipogonadismo prevede, qualora sia possibile, la rimozione della causa scatenante, come nel caso di un tumore ipofisario o ipotalamico, trattati mediante chirurgia, chemioterapia o radioterapia. In alternativa, l’opzione terapeutica di prima scelta è la somministrazione di una terapia ormonale sostitutiva.

Nel caso degli uomini, questa prevede l’assunzione di testosterone, di solito sotto forma di iniezioni, cerotti, gel o pastiglie. Questo aiuta a ripristinare i livelli di testosterone nel sangue e alleviare molti dei sintomi dell'ipogonadismo maschile, come la disfunzione erettile, la perdita di massa muscolare e la bassa libido. Potrebbe rendersi necessaria anche l’aggiunta di gonadotropine, ad esempio in pazienti in età prepuberale o con una scarsa produzione di spermatozoi.

Nelle donne la terapia ormonale sostitutiva prevede l'uso di estrogeni e, in alcuni casi, di progesterone. Questo può aiutare a correggere l'assenza di mestruazioni, promuovere lo sviluppo delle caratteristiche sessuali secondarie e migliorare il benessere generale. In caso di ciclo mestruale irregolare o difficoltà di concepimento può essere inoltre prescritta la somministrazione di FSH in pillole e di coriogonadotropina alfa tramite iniezioni sottocutanee o intramuscolari.

Chi soffre di ipogonadismo può avere figli?

Nell’ipogonadismo maschile primario, in caso di danno testicolare, la fertilità può essere difficile ripristinare la fertilità se la spermatogenesi è irreversibilmente compromessa. Per l'ipogonadismo secondario, trattamenti specifici come la terapia sostitutiva con gonadotropine possono stimolare la spermatogenesi, aumentando la possibilità di concepire.

Per quanto riguarda l’ipogonadismo femminile può essere inoltre prescritta la somministrazione di FSH in pillole e di coriogonadotropina alfa tramite iniezioni sottocutanee o intramuscolari.