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Ipoidrosi: cos’è, sintomi, cosa fare

A cura di
Alessandro
Federico

L’ipoidrosi corrisponde ad una produzione di sudore ridotta e insufficiente. Come complicanze, può determinare intolleranza a temperature alte e, nei casi gravi, anche colpi di calore.

Cosa significa ipoidrosi?

L’ipoidrosi è una condizione medica che consiste in una ridotta produzione di sudore. Questa riduzione anormale della sudorazione può interessare un’area del corpo, ad esempio le mani, o più aree del corpo. E finisce per interferire con il meccanismo naturale della termoregolazione.

Questa condizione si contrappone all’iperidrosi, che determina un eccesso di sudorazione in chi ne soffre.

Quali sintomi sono associati all’ipoidrosi?

Il principale sintomo è l’insufficiente sudorazione in aree specifiche del corpo, se non sull’intera superficie del corpo. La pelle può apparire secca, desquamata o priva di elasticità, soprattutto nelle zone colpite. I pazienti con ipoidrosi possono avvertire una maggiore sensibilità al calore, intolleranza a temperature elevate, vampate di calore.

Altri sintomi possono essere affaticamento e vertigini, soprattutto durante l’attività fisica o l’esposizione a temperature calde.

Le potenziali complicanze dell’ipoidrosi possono essere gravi, soprattutto nei casi in cui la termoregolazione risulta essere compromessa. Il rischio principale è il colpo di calore, una condizione potenzialmente letale. Si caratterizza per un aumento incontrollato della temperatura corporea, che può portare a danni agli organi interni.

Cosa significa quando non si suda?

L’ipoidrosi può essere considerata come sintomo di diverse patologie o conseguenza di differenti cause.

Cause congenite

Alcune persone nascono con patologie genetiche che influenzano lo sviluppo o la funzione delle ghiandole sudoripare. È il caso delle displasie ectodermiche, un gruppo di disturbi genetici che compromettono la formazione di ghiandole sudoripare, follicoli piliferi e denti. Ci sono poi delle mutazioni genetiche specifiche, che possono portare alla completa assenza o riduzione del numero di ghiandole sudoripare funzionanti.

Cause dermatologiche

Le malattie della pelle possono influenzare direttamente la capacità di sudorazione. In caso di psoriasi e eczema, le lesioni cutanee possono ostruire le ghiandole sudoripare. Se il paziente soffre di ittiosi, può avere come sintomi ispessimento e desquamazione della pelle, che determinano conseguenze sulla traspirazione. Nella sclerodermia, il tessuto connettivo alterato riduce l’efficienza delle ghiandole sudoripare.

Cause neurologiche

I nervi che controllano le ghiandole sudoripare possono essere danneggiati da varie condizioni. Se si soffre di neuropatia diabetica, il danno ai nervi periferici può causare ipoidrosi in alcune aree del corpo.

Le lesioni spinali, quindi, possono interrompere il segnale nervoso necessario per attivare la sudorazione. Una condizione cui fare riferimento è poi la sindrome di Guillain-Barré, una forma di paralisi degli arti su base autoimmune, che può portare anche ad alterazioni della sudorazione.        

Cause farmacologiche

Alcuni farmaci possono ridurre la sudorazione come effetto collaterale. Gli anticolinergici, ad esempio, interferiscono con i recettori responsabili della stimolazione delle ghiandole sudoripare. Mentre gli antidepressivi e gli antipsicotici possono alterare il controllo autonomo della sudorazione.

Cause sistemiche

Alcune malattie sistemiche influenzano la sudorazione. Si possono indicare le disfunzioni endocrine come l’ipotiroidismo. Anche la disidratazione grave è una causa di cui tenere conto, dal momento che porta a un blocco funzionale della sudorazione per preservare i liquidi corporei.

L’invecchiamento, si aggiunge, può determinare una diminuzione della sudorazione.

Come si svolge una diagnosi di ipoidrosi?

La diagnosi di ipoidrosi avviene attraverso un esame clinico, nel quale sono ravvisate sia una sudorazione insufficiente sia una eventuale sensibilità al caldo.

Trattamento di ipoidrosi

Il trattamento dell'ipoidrosi varia a seconda della causa sottostante, oltre a gestire l’eventuale miglioramento della funzionalità delle ghiandole sudoripare, quando possibile.

Nelle malattie che interessano la pelle, come psoriasi o sclerodermia, il trattamento prevede l’uso di creme idratanti, farmaci topici e, in alcuni casi, terapie sistemiche. Così da ridurre l’infiammazione e migliorare la condizione cutanea. Per le condizioni genetiche come le displasie ectodermiche, non esistono cure definitive. Si adottano, piuttosto, misure preventive e di supporto per evitare l’aumento della temperatura, come il raffreddamento con ventole o impacchi freddi.

Quando l’ipoidrosi è legata a cause neurologiche, come la neuropatia diabetica, il trattamento si concentra sul controllo della condizione di base. Nel caso del diabete, un controllo rigoroso della glicemia può ridurre ulteriori danni ai nervi e migliorare i sintomi. Per le neuropatie autoimmuni, terapie come i corticosteroidi o gli immunosoppressori possono essere utili.

Le cause dovute a farmaci richiedono una revisione dei farmaci in uso. Se un medicinale come un anticolinergico causa ipoidrosi, può essere necessario ridurne la dose o sostituirlo con un’alternativa sotto supervisione medica. Nelle cause sistemiche come l’ipotiroidismo, il trattamento dell’ipoidrosi si ottiene correggendo lo squilibrio ormonale con terapia sostitutiva tiroidea.