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Orticaria. Sintomi, cause e cure

A cura di
Silvia
Marchetti

L’orticaria è una delle manifestazioni cutanee più comuni. Caratterizzata da pomfi e prurito, almeno una persona su cinque l’ha avuta nel corso della vita. Vediamo di cosa si tratta.

Che cos’è l’orticaria?

Si ha orticaria quando il paziente manifesta un rash cutaneo, o eruzione cutanea, caratterizzati dalla comparsa di bolle, o pomfi, in rilievo e che causano prurito. Queste lesioni possono essere diffuse o localizzarsi in punti specifici ma rimangono solitamente sulla superficie cutanea. Nei casi in cui raggiungano la zona sottocutanea determinano angioedemi.

Quali sono i sintomi dell’orticaria?

I sintomi caratteristici dell'orticaria includono:

  • pomfi: sono rilievi circoscritti sulla pelle, solitamente di colore rosso, che possono apparire su qualsiasi parte del corpo. I pomfi possono variare molto in dimensione, da piccole macchie a grandi chiazze, e spesso si uniscono formando aree di eruzione cutanea più vaste
  • prurito intenso: il prurito è uno dei sintomi più comuni e fastidiosi dell’orticaria, causando disagio significativo
  • angioedema: anche se non sempre correlato, l’angioedema può apparire insieme all’orticaria. Si tratta di un gonfiore più profondo del tessuto cutaneo, spesso intorno agli occhi, alle labbra, al viso, alla gola, alle mani e ai piedi. L’angioedema può causare difficoltà respiratorie se coinvolge le vie aeree
  • variazione rapida dei sintomi: i pomfi possono cambiare rapidamente di dimensione, spostarsi da un’area all’altra del corpo in qualche ora e scomparire entro 24 ore da un punto per riapparire in un altro,

Nella maggior parte dei casi l’orticaria non rappresenta un pericolo immediato per la salute del paziente. Ma nel caso in cui siano presenti anche difficoltà respiratorie, gonfiore del viso o della gola, così come altri sintomi di una reazione allergica grave, è necessario cercare immediatamente assistenza, dal momento che potrebbe trattarsi di una anafilassi.

Quanto dura un attacco di orticaria?

In base alla durata di un attacco è possibile parlare di:

  • orticaria acuta, quado si ha risoluzione entro le sei settimane. Si tratta di una manifestazione molto frequente e interessa di solito i bambini, le donne e i soggetti allergici. Circa il 70% degli episodi di orticaria si manifesta in forma acuta. Insorge rapidamente, raggiungendo il picco in 8-12 ore, per poi guarire spontaneamente entro uno o due giorni. È possibile però che l'orticaria duri molto di più, perché i pomfi che regrediscono vengono continuamente sostituiti da nuove lesioni che si formano in altre aree del corpo
  • orticaria cronica, quando il rash dura più di sei settimane. Presenta gli stessi sintomi della forma acuta, ma secondo un modello imprevedibile. Spesso ha un andamento altalenante: circa la metà delle persone con forma cronica presenta una sintomatologia che si protrae per 6-12 settimane, seguita da fasi di remissione durante le quali i segni migliorano o scompaiono.  L’orticaria cronica può durare anche anni, e infine risolversi senza che sia stata identificata una causa. 

 

Orticaria acuta

L’orticaria acuta è una manifestazione molto frequente e interessa di solito i bambini, le donne e i soggetti allergici. Circa il 70% degli episodi di orticaria si manifesta in forma acuta. 

Insorge rapidamente, raggiungendo il picco in 8-12 ore, per poi guarire spontaneamente entro uno o due giorni. È possibile però che l'orticaria duri molto di più, perché i pomfi che regrediscono vengono continuamente sostituiti da nuove lesioni che si formano in altre aree del corpo. 

Cause dell’orticaria acuta

Le cause dell’orticaria acuta sono spesso le reazioni allergiche. Alcuni dei tipici fattori scatenanti sono: 

In caso di allergie alimentari e a fattori ambientali, i segni si manifestano entro pochi minuti o alcune ore dopo l’ingestione o il contatto con l’agente scatenante. La maggior parte delle allergie si presenta in forma lieve, ma in alcuni casi, l'orticaria acuta può essere il sintomo di una grave reazione allergica, nota come anafilassi o shock anafilattico. Questa evolve con dispnea, debolezza e collasso, e deve essere sempre trattata come un'emergenza medica.

L’orticaria acuta può avere anche cause non allergiche, come:

L’orticaria cronica è spesso il risultato di reazioni autoimmuni: il sistema immunitario rilascia anticorpi anomali che attaccano erroneamente i tessuti dell'organismo. I motivi per cui si sviluppa non sono ancora chiari, spesso può insorgere nel contesto di altre malattie dalla stessa eziologia, per esempio:

Più raramente, può essere dovuta ad altre malattie e infezioni croniche:

Cause dell’orticaria cronica

L’orticaria cronica è spesso il risultato di reazioni autoimmuni: il sistema immunitario rilascia anticorpi anomali che attaccano erroneamente i tessuti dell'organismo. I motivi per cui si sviluppa non sono ancora chiari, spesso può insorgere nel contesto di altre malattie dalla stessa eziologia, per esempio:

Più raramente, può essere dovuta ad altre malattie e infezioni croniche:

  • malattie della tiroide 
  • tumori: linfoma, carcinoma polmonare
  • celiachia
  • epatite 
  • parassiti intestinali.

Perché viene l’orticaria

L’orticaria è indotta da uno stimolo che provoca una reazione del sistema immunitario. A questa reazione segue il rilascio di istamina e altri mediatori che regolano e controllano i processi infiammatori. La conseguenza è una dilatazione dei vasi sanguigni locali, e un rapido rigonfiamento della cute. 

Come già accennato, il processo che genera l’orticaria può essere il risultato di una reazione allergica o non allergica, e questa differenza è dovuta principalmente al meccanismo di rilascio dell'istamina.

Fattori di peggioramento

L’orticaria può peggiorare in presenza di fattori o eventi precisi come:

  • stress emotivi
  • alcool e caffeina
  • pressione prolungata sulla pelle (per esempio da indumenti stretti)
  • farmaci come FANS (antinfiammatori non steroidei) e ACE inibitori (utilizzati per il trattamento dell'ipertensione)
  • punture di insetti o acari
  • esposizione a calore, freddo o acqua.

Orticaria cronica

L’orticaria cronica presenta gli stessi sintomi della forma acuta, ma secondo un modello imprevedibile. Spesso ha un andamento altalenante: circa la metà delle persone con forma cronica presenta una sintomatologia che si protrae per 6-12 settimane, seguita da fasi di remissione durante le quali i segni migliorano o scompaiono. 

L’orticaria cronica può durare anche anni, e infine risolversi senza che sia stata identificata una causa. 

Forme di orticaria più frequenti

Oltre che su criteri di durata, l’orticaria può essere classificata in base alle cause che la provocano o alle caratteristiche che presenta. Come abbiamo visto prima, i fattori scatenanti possono essere di diversa natura, e in certi casi produrre manifestazioni tipiche e facilmente riconoscibili.

Vediamo quali sono le forme di orticaria più frequenti. 

Orticaria da freddo (o angioedema da freddo)

L’orticaria da freddo, o angioedema da freddo, è causata dall’esposizione a freddo intenso, ghiaccio, e temperature molto basse. É legata principalmente a fattori ambientali, ma può comparire anche in seguito al contatto con oggetti ghiacciati, dopo un bagno in acque fredde, o dopo l’ingestione di cibi o bevande.

Di solito è una manifestazione localizzata alla parte di cute esposta al freddo. Quando si diffonde può dare esito a sintomi sistemici, come dispnea e svenimenti

Ha come caratteristica la formazione di pomfi pruriginosi dall’aspetto puntiforme.

L’orticaria da freddo tende a essere più persistente rispetto alle altre forme, durando in genere più di 24 ore, e presenta un alleviamento dei sintomi nelle ore notturne.

Orticaria colinergica

L’orticaria colinergica è una forma di orticaria diffusa, prodotta da eventi che inducono l’aumento della temperatura corporea e più precisamente la sudorazione. Nello specifico, è dovuta a un’alterazione delle vie colinergiche, e la reazione cutanea si scatena quando si sta per sudare, impedendo di fatto la sudorazione. Gli stimoli fisici e le condizioni che la provocano sono più frequentemente:

  • febbre
  • l’ansia e lo stress
  • l’esercizio fisico
  • i bagni caldi, le saune etc.
  • l’esposizione a climi molto caldi.

L’eruzione cutanea si manifesta generalmente sulla parte superiore del torso, sulle braccia e sul collo. Nei casi più gravi si può diffondere, con centinaia di pomfi, ad ampie aree di pelle.

Orticaria papulosa

L’orticaria papulosa è una forma molto frequente nei bambini. É caratterizzata dalla comparsa di papule, lesioni simili a piccole vescicole, a volte escoriate, che danno intenso prurito. Di solito ha una durata che va da una a due settimane, ma può prolungarsi anche per mesi. 

L’orticaria papulosa è spesso causata dalla puntura di insetti, in particolare dalle punture di imenotteri, come vespe e zanzare, ma anche dal morso di pulci o acari. Ha, infatti, un’alta incidenza nel periodo estivo, quando i bambini hanno maggiori occasioni di stare all’aperto. 

Complicazioni: l’angioedema

L’angioedema è una delle complicazioni più frequenti dell’orticaria. Circa un quarto delle persone con forma acuta e metà di quelle con orticaria cronica sviluppa questa forma, che può essere grave e improvvisa.

L'edema è causato da un accumulo di fluidi interstiziali che avviene a livello sottocutaneo o negli strati sottomucosi. Può interessare diverse parti del corpo come occhi, labbra e genitali. 

Di solito, l'angioedema dura da uno a tre giorni e può dare i seguenti sintomi:

  • sensazione di bruciore, calore e dolore nelle zone tumefatte
  • restringimento delle vie aeree, a cui consegue difficoltà nel respirare
  • gonfiore della congiuntiva (la membrana mucosa che riveste l'occhio).

Diagnosi ed esami clinici

Dopo l'anamnesi e l’esame dei segni e dei sintomi, di solito il processo diagnostico in caso di orticaria prevede il ricorso a test allergologici. Questo tipo di test sono generalmente eseguiti su sangue o pelle, e hanno lo scopo di appurare se l'orticaria è dovuta ad allergeni. Nella maggior parte dei casi lievi, non c’è bisogno di eseguire alcuna indagine specifica. 

In caso di orticaria cronica, dal momento che è altamente improbabile che la causa sia di natura allergica, i test allergologici non sono di grande utilità. Quando i pazienti non rispondono al trattamento, o presentano sintomi gravi e ricorrenti, è necessario ricorre a esami più approfonditi, come:

Trattamento dell’orticaria

L’orticaria si risolve spontaneamente entro pochi giorni nella maggior parte dei casi, e non richiede un trattamento specifico. Le terapie per l’orticaria, se necessarie, possono variare a seconda che si tratti di orticaria acuta o cronica. Tuttavia, il trattamento primario per entrambe è focalizzato sul controllo dei sintomi, specialmente il prurito, e, quando possibile, sull'identificazione e l'eliminazione della causa scatenante.

I farmaci adottati sono:

  • antistaminici: sono il trattamento di prima linea sia per l'orticaria acuta che cronica. Gli antistaminici di seconda generazione, come cetirizina, loratadina o fexofenadina, sono preferiti perché causano meno sonnolenza rispetto a quelli di prima generazione
  • corticosteroidi: per i casi più gravi di orticaria acuta o per i focolai acuti di orticaria cronica, possono essere prescritti corticosteroidi per via orale per brevi periodi per ridurre l’infiammazione
  • immunosoppressori: in alcuni casi di orticaria cronica resistente al trattamento, possono essere utilizzati agenti immunomodulatori o immunosoppressori come ciclosporina, che comunque comportano un maggiore rischio di effetti collaterali
  • farmaci biologici: per i pazienti con orticaria cronica che non risponde ad altri trattamenti, l’omalizumab (un anticorpo monoclonale anti-IgE) è stato approvato e può essere utilizzato. Ha infatti dimostrato efficacia nel ridurre sia la frequenza dei pomfi sia il prurito.