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BPCO, broncopneumopatia cronica ostruttiva


La BPCO è una malattia polmonare molto diffusa ma poco conosciuta, che colpisce prevalentemente i fumatori ed è caratterizzata da un’ostruzione delle vie aeree.

Che cos’è la BPCO?

La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva, BPCO, è una patologia polmonare che consiste in una ostruzione delle vie aeree. Una ostruzione progressiva nel tempo e associata all'infiammazione dei bronchi, causa la difficoltà nell’espirazione, con sintomi che vanno da tosse spesso associata a catarro alla mancanza di fiato anche durante sforzi modesti.

La BPCO è una delle principali cause di mortalità nel mondo. In Italia è la terza causa di morte, dopo malattie cardiovascolari e neoplasie, con un trend in continuo aumento.

Con il progredire del tempo, il paziente vede diminuire in modo significativo la capacità respiratoria e va incontro a rischio di sviluppare condizioni come l’enfisema. Va anche indicato come i pazienti con diagnosi di BPCO risultano essere maggiormente predisposti a infezioni sempre a carico dell’apparato respiratorio, come ad esempio la polmonite, fino ad una vera e propria insufficienza respiratoria. Date la cronicità e la irreversibilità della BPCO risulta di estrema importanza la prevenzione, che consiste innanzitutto nell’abolizione del fumo.

Quali sono i sintomi della BPCO?

I principali sintomi sono costituiti da:

  • tosse cronica, più spesso associata a iper-produzione di catarro (espettorato)
  • difficoltà respiratoria (dispnea) prevalentemente da sforzo
  • rumori (sibili e fischi; in inglese wheezing) derivati dal restringimento (stenosi) dei bronchi

Questi sintomi, per non essere male interpretati, vanno associati all'indagine diagnostica tramite spirometria.

Complicanze della BPCO

Le principali complicanze della BPCO sono, come accennato, le infezioni di tipo respiratorio. Nello specifico, i pazienti con diagnosi di BPCO presentano maggiore suscettibilità verso:

Perché viene la BPCO?

Il più importante fattore di rischio della BPCO è il fumo di sigaretta, e in genere il fumo di tabacco, ma anche l'inalazione di fumo passivo espone egualmente al rischio di BPCO, seppure in minore misura rispetto al fumo attivo.

Altre cause riconosciute, che tuttavia hanno un impatto minore soprattutto nel mondo occidentale, sono l'esposizione professionale a sostanze irritanti o l'esposizione a irritanti in ambito domestico, generati dal riscaldamento o dalla cottura degli alimenti.

Oltre a queste, anche l’inquinamento atmosferico dell’aria, con lo smog e le polveri sottili, rappresenta un fattore di rischio nella comparsa di questa patologia e nel suo aggravarsi.

Le infezioni possono contribuire alle riacutizzazioni, mentre non è sicuro il loro ruolo nell'insorgenza della malattia. In alcuni, pochissimi, pazienti vi è una predisposizione genetica allo sviluppo della BPCO, che tuttavia richiede sempre l'esposizione a un rischio ambientale quale il fumo di sigaretta.

Patologie associate alla BPCO

La BPCO si associa frequentemente ad altre malattie croniche, definite comorbidità.

Le principali sono: 

Le comorbidità hanno un importante effetto sulla prognosi del paziente BPCO. Ad esempio, la coesistenza di BPCO e malattie cardiovascolari è condizione di peggioramento della prognosi: i decessi dei pazienti con BPCO sono da imputare alla presenza di questa comorbidità piuttosto che alla BPCO stessa.

Come si effettua la diagnosi da Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva?

L'esame fondamentale per la valutazione della funzionalità respiratoria è la spirometria, un esame facile da eseguire e completamente indolore. 

La spirometria rappresenta il primo livello della diagnostica funzionale polmonare in quanto consente la misura dei volumi e dei flussi aerei registrati durante manovre respiratorie lente o forzate.
La spirometria è fondamentale anche nel seguire il decorso della malattia, poiché consente al medico di valutare la velocità di progressione della malattia.

Oltre alla spirometria, per poter evidenziare le alterazioni strutturali delle vie aeree e del polmone, è possibile utilizzare anche alcune tecniche diagnostiche per immagini, come:

Quali sono gli stadi della Bpco?

Questa patologia è stata classificata in quattro diversi livelli di gravità, mediante l’utilizzo del sistema Global Initiative on Obstructive Lung Disease (Gold) e il test del volume espiratorio forzato (FEV1) che serve per misurare la quantità di aria che il paziente può espirare con forza in un secondo dopo aver soffiato all’interno di uno spirometro:

  • stadio 0: il paziente presenta come sintomi una tosse cronica con produzione di espettorato (più comunemente catarro). Sottoponendo il soggetto a rischio a spirometria, la funzionalità respiratoria risulta essere ancora nella norma
  • stadio I: la malattia è ancora lieve (GOLD 1, maggiore o uguale all’80% FEV1) e il paziente per il momento presenta solo una leggera riduzione della capacità respiratoria
  • stadio II: la malattia è moderata (GOLD 2, 50-80% FEV1) e i sintomi cominciano ad assumere una maggior gravità, il paziente infatti presenta dispnea in caso di sforzo e una maggior riduzione nella capacità respiratoria
  • stadio III: la malattia, a questo punto, si presenta severa (GOLD 3, 20-50% FEV1) e caratterizzata da una notevole riduzione della capacità respiratoria. Il paziente presenta segni clinici sia di insufficienza cardiaca che respiratoria
  • stadio IV: la malattia si presenta molto grave (GOLD 4, meno del 30% FEV1)

Quanto si vive con BPCO grave?

Considerando che la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva è una patologia prevenibile e trattabile, ma purtroppo non guaribile, se non diagnosticata in tempo, determina che il 50% dei malati affetti da questo disturbo abbia tempi di sopravvivenza che non superano i 10 anni dalla diagnosi.

Come si muore per BPCO?

Nei casi si Bpco grave le cause di morte principali sono rappresentate da:

Quale terapia viene utilizzata nella cura della BPCO?

Il primo intervento sui pazienti BPCO fumatori è smettere di fumare. Si deve valutare la disponibilità del paziente ad accettare questa raccomandazione e a iniziare un'adeguata terapia medica e di supporto psicologico.

La terapia farmacologica regolare è importante per controllare i sintomi della patologia, migliorare la qualità della vita, aumentare la tolleranza allo sforzo, ridurre la frequenza di riacutizzazioni e può aumentare la sopravvivenza, ma nessuno è in grado di rallentare o arrestare la progressiva e continua perdita di funzione respiratoria.

I farmaci prescritti e utilizzati sono:

Nei casi di grave insufficienza respiratoria viene indicata sia l'ossigenoterapia che la ventilazione meccanica. Altro aspetto importante e non di secondo piano è il peso. Per non affaticare ulteriormente le vie respiratorie e per tenere in continua attività i muscoli del respiro, è necessario che il paziente si sottoponga al quotidiano esercizio fisico.

Tutti i pazienti affetti da questa patologia, in assenza di rare controindicazioni, dovrebbero eseguire annualmente il vaccino antinfluenzale.

Prevenzione della BPCO

La prevenzione deve essere orientata a controllare i fattori di rischio e fra questi soprattutto l'esposizione a fumo di sigaretta, in quanto la cessazione del fumo è indispensabile non solo per la prevenzione della BPCO, ma di molte malattie polmonari, cardiovascolari e del cancro del polmone.

Altri importanti fattori di rischio comprendono l'esposizione professionale a sostanze inquinanti e polveri ed è quindi fondamentale il controllo della conformità degli ambienti di lavoro alle normative vigenti.