Che cos'è la lebbra?
La lebbra è una malattia infettiva cronica provocata dal Mycobacterium leprae, un microrganismo con alta infettività ma con ridotta patogenicità. Primariamente colpisce il sistema nervoso periferico (i nervi periferici) ed in seguito coinvolge la cute e gli altri tessuti, fino a interessare anche le vie respiratorie superiori
Cosa fa la lebbra?
La lebbra, conosciuta anche come morbo di Hansen, era considerata come una malattia altamente contagiosa, incurabile e mutilante ed è anche una delle più antiche malattie conosciute. Causata dal Mycobacterium leprae interessa:
- I nervi periferici
- La pelle
- Le mucose del tratto respiratorio superiore
- Gli occhi
La lebbra può danneggiare lentamente ossa, nervi, muscoli e articolazioni. L'evolversi della malattia può portare anche a bolle, papule, macule, placche isolate e lepromi, a queste manifestazioni seguono anche distruzione di tessuti e ulcerazioni.
Come ci si ammala di lebbra?
Le cause della lebbra sono da ricercare nell'esposizione ai fluidi corporei emessi per via aerea dalla persona infetta, come ad esempio le goccioline di saliva provenienti da starnuti e colpi di tosse.
Il decorso di questa malattia è molto lento, il periodo di incubazione del micobatterio è di circa 5 o 7 anni, ma può arrivare anche a 10 anni.
Quali sono i sintomi della lebbra?
La comparsa dei sintomi dipende dalla forma di lebbra che colpisce il paziente. Generalmente il primo sintomo della lebbra è una sensazione di intorpidimento proprio per l'interessamento di questo disturbo ai nervi periferici. Gli altri sintomi sono rappresentati da:
- Macchie cutanee più chiare rispetto al colore naturale della pelle
- Lesioni cutanee e pigmentate che non guariscono neanche a distanza di settimane e mesi dalla loro insorgenza
- Debolezza muscolare
- Mancanza di sensibilità al tatto, al dolore e al calore
Il paziente può presentare anche complicanze, tra le quali:
Forme di lebbra
Diverse possono essere le forme di lebbra, tra queste si possono avere per esempio:
- L. alba, lebbra maculata caratterizzata da lesioni ipopigmentate
- L. borderline di Wade, forma instabile e abitualmente anergica, che costituisce uno stadio intermedio tra quella indeterminata e quella lepromatosa. È caratterizzata da chiazze poco o non infiltrate, a limiti poco definiti, che possono evolvere verso noduli e lesioni infiltrative simili a quelle della lebbra lepromatosa
- L. cutanea, forma che si manifesta con una lesione cutanea o più, senza un’evidenza clinica del coinvolgimento di altri tessuti. Il termine è un’attribuzione impropria perchè il coinvolgimento nervoso si verifica in tutti i casi di lebbra, anche se manca l’evidenza clinica del danno nervoso
- L. di Lucio, variante diffusa non nodulare di lebbra lepromatosa raramente riscontrabile al di fuori del Messico e dell’America Centrale
- L. indeterminata, forma instabile che può essere allergica o anergica. È caratterizzata da una resistenza molto variabile di fronte al Mycobacterium leprae e abitualmente non è contagiosa. Può però evolvere verso la forma lepromatosa o la forma tubercoloide. Si manifesta con chiazze eritematose a superficie piana, non infiltrate, di solito non ben definite e localizzate al tronco, che tendono ad accrescersi perifericamente ed evolvere verso l’acromia. Spesso rappresenta la fase iniziale di questo disturbo
- L. istioide, forma caratterizzata da noduli cutanei duri, lucidi, scintillanti e talvolta eritematosi, come nella lebbra tuberosa iperattiva. Questi noduli possono essere visti in pazienti nuovi o in casi di recidive e il reperto istologico classico è l’istiocita a forma di fuso, contenente un gran numero di bacilli della lebbra
- Lebbra lepromatosa, disturbo che affligge molte persone con ridotta immunità cellulo-mediata verso il Mycobacterium leprae. Come esito i bacilli della lebbra sono largamente disseminati nei tessuti
- Lebbra lepromatosa polare, forma tuberosa stabile immunologicamente. Non vi è un’evoluzione verso un tipo differente, per cui viene detta polare
- L. lepromatosa subpolare, forma lepromatosa, instabile immunologicamente, che può evolvere verso la forma borderline di Wade
- L. maculare, forma di lebbra caratterizzata da lesioni cutanee che sono interamente composte da macule. Queste lesioni piatte non possono essere scoperte dalle mani dell’esaminatore
- L. mista, disturbo caratterizzato inizialmente solo da lesioni tuberose, poi associata con altre manifestazioni (infiltrazioni polmonari similtubercolari, ulcerazioni intestinali, epatosplenomegalia, orchiepididimiti bilaterali, epatiti a evoluzione cirrotica e lesioni ossee)
- L. subclinica, infezione con Mycobacterium leprae che appare solo con il test immunologico ed è acquisita con il contatto con la lebbra infettiva. Non ci sono manifestazioni cliniche e solo una minima parte di persone infettate sviluppa la malattia clinica, confermando così che la frequenza della trasmissione del Mycobacterium leprae è significativamente più alta della frequenza della malattia
- Lebbra tubercoloide, tipo di disturbo che colpisce persone con una buona immunità cellulare verso il Mycobacterium leprae. Le manifestazioni cliniche di questa forma tubercoloide sono caratterizzate da chiazze (macule) violacee che possono confluire in placche alternate a papule rosso-giallastre o rosso-porpora, cui seguono formazioni granulomatose localizzate specialmente lungo i nervi, donde i disturbi della sensibilità termica, dolorifica e tattile, talora iperestesie, dolori folgoranti, ipoestesia e anestesia profonda, atrofie muscolari, disturbi trofici, lesioni ulcerative e mutilazioni
- L. tuberosa, disturbo localizzato al viso o al lato estensorio degli arti e caratterizzata da macchie prima evanescenti e rosso acceso e violaceo, poi fisse, pigmentate, rameiche e brunastre, che, in parte, si trasformano in noduli o lepromi isolati, poi confluenti, interessanti spesso le mucose (naso, palato molle, ugola, laringe, occhi)
Diagnosi della lebbra
La lebbra è una malattia facilmente diagnosticabile perché presenta caratteristiche cliniche ben definite.
Come si guarisce dalla lebbra?
Il trattamento della lebbra consiste in una terapia antibiotica.
La scheda si basa sulle informazioni contenute nel "Dizionario Medico" di Antonio Cancellara (Verduci Editore)