Quando si parla di oligomenorrea?
L’oligomenorrea è una condizione di irregolarità mestruale delle ragazze e donne che hanno già avuto almeno una mestruazione (menarca), in cui il tempo tra le mestruazioni è allungato rispetto alla norma. In particolare, si parla di oligomenorrea se trascorrono più di 35 giorni tra una mestruazione e l’altra oppure si presentano meno di 9 sanguinamenti mestruali in un anno. Viene invece definita amenorrea l’assenza di mestruazioni per più di 3 mesi in ragazze o donne che erano solite avere mestruazioni regolari, oppure per più di 6 mesi in ragazze o donne che erano solite avere mestruazioni irregolari.
L’oligomenorrea è un sintomo, che può avere diverse cause, ma non si tratta di una malattia in sé.
È una condizione assai comune, specialmente nei primi anni del ciclo mestruale della donna oppure in premenopausa, quando, rispettivamente, la funzione ovarica deve ancora pienamente svilupparsi oppure si sta esaurendo.
Può tuttavia avere anche origine patologica o anomala, per così dire. Infine può essere, quindi, associata ad altri segni o sintomi, quali:
Oligomenorrea, cause e patologie associate
Come detto la condizione non è necessariamente da considerarsi una malattia. Oltre che nei primi anni dello sviluppo, è frequente anche come segno precursore della menopausa.
In questo caso è associata ad alcuni sintomi specifici come:
Può essere sintomo di alcuni problemi di carattere metabolico, nutrizionale, psicologico come:
Le principali patologie che hanno l’oligomenorrea come sintomo sono:
Possono poi causare l’oligomenorrea anche alcuni farmaci, un’attività molto intensa come nel caso di atlete che pratichino sport a livello agonistico, e scompensi ormonali derivanti da alimentazione particolarmente ferrea.
Tra le complicazioni di un’oligomenorrea prolungata c’è la possibile riduzione della fertilità, che può evidentemente comportare, a seconda dei soggetti, conseguenze di carattere psicologico anche molto gravi, fino alla depressione. Al contrario non si deve ritenere che l’oligomenorrea comporti necessariamente infertilità. È quindi fondamentale che le donne con oligomenorrea consultino il proprio medico anche in relazione a necessità anticoncezionali o desiderio di una gravidanza.
Diagnosi e terapie
La diagnosi è effettuata tramite l’anamnesi, l’esame obiettivo ed una serie di esami volti ad eseguire quella che si definisce diagnosi differenziale.
Le alterazioni del ciclo mestruale possono infatti avere varie cause sottostanti e per poter stabilire la terapia adeguata, è indispensabile che sia chiara l’eziologia della condizione.
Tra gli esami e i test che si prescrivono solitamente ci sono:
Stabilita la diagnosi le terapie verranno prescritte dal medico in base alla sua valutazione della situazione specifica.
Nel caso in cui l’oligomenorrea sia causata da un disturbo dell’alimentazione, sarà evidentemente necessario un supporto psicologico e nutrizionale, più che uno farmacologico.
La pillola anticoncezionale, benché sia spesso efficace nel risolvere il sintomo, non sempre cura la patologia causante l’oligomenorrea.
Cosa devo fare se ho un episodio di oligomenorrea?
Quando una donna, che ha abitualmente mestruazioni regolari, nota un ritardo di oltre 35 giorni, deve eseguire un test di gravidanza, anche se si utilizzano anticoncezionali.
Se il test è negativo è opportuno consultarsi con il proprio medico o con un ginecologo per stabilire se è necessario procedere con accertamenti.
Le donne che hanno frequenti episodi di oligomenorrea e hanno già eseguito accertamenti diagnostici devono seguire le istruzioni fornite dal medico o dal ginecologo su come gestire tale condizione.