Cerca nel sito
Chiudi

Pitiriasi rosea di Gilbert. Sintomi e trattamenti


La pitiriasi rosea di Gilbert è una dermatosi di natura benigna. Si presume sia di natura infettiva e tende a regredire spontaneamente

Cos’è la pitiriasi rosea di Gilbert?

La pitiriasi rosea di Gilbert è una condizione dermatologica benigna, e di tipo autolimitante, che si caratterizza per l’apparizione improvvisa di chiazze cutanee. Ad una prima lesione, o chiazza madre, in un arco di tempo compreso tra 1 settimana e 3 settimane si manifestano ulteriori piccole chiazze anulari. Entro i 30 giorni, con un massimo di 40 giorni, si ha una risoluzione spontanea, in seguito alla quale è possibile, anche se raro, che si manifestino delle recidive.

Il nome di questa condizione della pelle deriva dal dermatologo francese Camille-Melchior Gilbert, che per primo l’ha descritta nel 1860. Ad essere colpiti sono pazienti compresi tra i 10 anni fino a pazienti adulti, con una età di circa 40 anni.

Con quali sintomi si manifesta la pitiriasi rosea?

La pitiriasi rosea di Gilbert può avere sintomi a carico della cute insieme a sintomi di natura sistemica. I sintomi cutanei sono:

  • macchia madre: la malattia inizia spesso con una singola grande chiazza ovale, di colore rosato o rossastro e leggermente squamosa ai bordi, chiamata appunto macchia madre o medaglione di Gilbert. Di norma appare sul tronco
  • eruzione secondaria: dopo circa 2 settimane compaiono numerose chiazze più piccole, simili alla macchia madre, distribuite principalmente su tronco, spalle, schiena, collo, cuoio capelluto e a volte sugli arti. Le chiazze hanno una forma ovale e possono disporre in modo simmetrico lungo la pelle
  • bruciore e prurito: sono sintomi presenti in alcuni casi. Certi pazienti possono avvertire un prurito intenso, mentre altri sono completamente asintomatici. Nei pazienti di età pediatrica, e con dermatite atopica, è più probabile che si abbia prurito.

Altri sintomi di natura sistemica possono essere malessere e affaticamento, febbre, mal di testa e, più raramente, dolori ad articolazioni o muscoli.

Possibili complicazioni

Sebbene la pitiriasi è sostanzialmente una condizione che non determina alcuna conseguenza in chi ne soffre, richiede comunque attenzione nelle donne in gravidanza, che spesso ne soffrono con maggiore incidenza.

Se si manifesta entro le prime 15 settimane della gravidanza, può comportare un aumentato rischio di aborto spontaneo.

Quali sono le cause della pitiriasi rosea di Gilbert?

Attualmente non si conoscono le cause che determinano l’insorgenza della pitiriasi rosea. Ci sono tuttavia delle associazioni con specifiche infezioni virali:

  • herpes umano tipo 6 (HHV-6), che determina la sesta malattia
  • herpes umano tipo 7 (HHV-7).

Altre possibili associazioni si hanno con reazioni allergiche a farmaci, come FANS o antidepressivi, con infezioni di tipo virale come il Covid-19.

Diagnosi di pitiriasi rosea

La diagnosi della pitiriasi rosea di solito si basa sull'esame clinico delle lesioni cutanee e sulla caratteristica distribuzione dell’eruzione. Il medaglione di Gilbert è spesso un segnale chiave per il riconoscimento di questa dermatosi.

Grazie alla valutazione clinica è inoltre possibile svolgere, per il dermatologo, una diagnosi differenziale rispetto ad altre condizioni della pelle quali psoriasi o eczema, per fare due esempi.

Trattamenti per la pitiriasi rosea

Non sono previsti trattamenti, dal momento che questa dermatosi è autolimitante e si risolve entro 3 mesi al massimo. Nei casi di recidiva, verificano molto raramente e sono di entità comunque lieve, in ogni caso non si presentano cicatrici né conseguenze per il paziente.

Nei casi in cui il paziente presenta prurito, specie nei pazienti di età pediatrica, si consiglia l’uso di saponi emollienti o creme emollienti, né va esclusa la possibilità di ricorrere ad antistaminici.