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In condizioni normali, nelle urine non dovrebbero essere presenti tracce di proteine, se non in quantità trascurabili e per brevi lassi di tempo.
È possibile e assolutamente normale, invece, che siano presenti tracce di proteine escrete con le urine dopo che sia stata svolta attività fisica, per lo più quando il soggetto interessato sia di età giovane.
Quando sono presenti tracce di proteine nelle urine, con specifici valori che saranno indicati in seguito, si parla di proteinuria.
Le cause della proteinuria possono essere diverse. Tra le più frequenti si ricordano:
Nei soggetti che soffrono di diabete e ipertensione, la presenza di proteine alte nelle urine è indice di una compromissione della funzionalità renale. La proteinuria ortostatica tende invece a risolversi spontaneamente, ha pertanto una prognosi buona e non implica alcun tipo di intervento.
Tra le cause di proteinuria possono essere inoltre annoverati diversi tipi di malattie renali:
Le patologie appena esposte portano il soggetto, in modo progressivo e inevitabile lungo il decorso, a insufficienza renale.
La presenza di proteine nelle urine può essere determinata da ulteriori circostanze:
In terza battuta, la presenza di proteine urinarie è associabile a diverse altre patologie, tra le quali si possono indicare:
Quando la proteinuria si manifesta in modo lieve, solitamente non si presentano sintomi. Quando invece la quantità di proteine nelle urine inizia ad aumentare, può manifestarsi una sintomatologia che si specifica in:
Va specificato poi che il manifestarsi di urina schiumosa non deve essere automaticamente associato alla proteinuria, poiché possono esserci dei fattori che possono creare confusione nella percezione. Fattori quali:
Si hanno valori fisiologici di proteine urinarie:
Si ha proteinuria nei casi di una escrezione uguale o maggiore di 300 mg di proteine in una raccolta di urine nelle 24 ore.
I valori di riferimento degli esami di laboratorio possono variare a seconda della metodologia di analisi dei campioni, quelli indicati in questa scheda hanno uno scopo puramente informativo. Fai sempre riferimento alle indicazioni riportate sul tuo referto.
Il test per le proteine nelle urine può essere prescritto come esame di screening nel contesto delle analisi delle urine, quindi come una indagine di routine, ma non solo. Può essere prescritto anche per una donna quando è in stato di gravidanza, o se si ha sospetto di infezioni alle vie urinarie.
Si richiede la misurazione della proteinuria, con intervalli regolari, il fine di monitorare pazienti che stanno seguendo terapie con farmaci che, almeno potenzialmente, determinano una compromissione della funzionalità renale. Farmaci quali:
Qualora si presentassero valori importanti di proteinuria, lo specialista nefrologo potrà chiedere ulteriori esami di laboratorio ai fini dell’approfondimento diagnostico:
A questi esami di laboratorio possono essere affiancati, se necessario, esami strumentali come la biopsia renale e un esame di campione istologico.
Quando una donna è in stato di gravidanza, è normale che si verifichi un lieve aumento delle proteine urinarie. Nei casi in cui si hanno valori alti di proteine nelle urine, invece, è necessario un approfondimento diagnostico.
Si potrebbe infatti rilevare un insieme di patologie quali:
È comunque possibile ridurre la proteinuria adottando una serie di comportamenti e di attività da cui, tra l’altro, possono trarre beneficio anche i reni:
Per svolgere questo esame delle urine è possibile la raccolta estemporanea di urine o, come in questo caso specifico, si svolge una raccolta delle urine nelle 24 ore.
Al riguardo sono necessarie due accortezze: è importante iniziare la raccolta delle urine dopo la prima minzione al mattino e si raccomanda, poi, di refrigerare il contenitore utilizzato per la raccolta.
Il test per le proteine nelle urine non richiede alcuna particolare preparazione.