Che cos’è la scialorrea?
Scialorrea è il termine medico per indicare la condizione in cui un individuo si trova ad avere una salivazione più abbondante del solito.
Le cause della scialorrea sono di varia natura e possono essere legate ad una terapia farmacologica, a problemi neurologici, ad un’infezione del cavo orale e anche alla gravidanza.
Da un punto di vista fisiologico la salivazione eccessiva può darsi o per insufficienze nei meccanismi di drenaggio ed eliminazione o per un aumento della produzione di saliva da parte delle ghiandole salivari.
Le complicazioni della condizione in sé sono prevalentemente di natura psicologica, in quanto una salivazione eccessiva può creare imbarazzo in occasioni sociali e portare quindi ad isolamento.
Va comunque specificato che le cause vanno diagnosticate correttamente, perché trascurare questo sintomo può voler dire trascurare una causa sottostante anche molto grave.
Quali sono le cause della salivazione eccessiva?
Le cause potenziali sono diverse, e in base ad esse è possibile una classificazione in due macro categorie:
- scialorrea primaria, generalmente idiopatica, cioè dalle cause ignote e che si risolve in breve tempo
- scialorrea secondaria che è invece legata a patologie o condizioni sottostanti
Tra le possibili circostanze in cui la scialorrea primaria compare ci sono:
- stress
- ansia
- anticipazione di cibi particolarmente apprezzati
- consumo di cibi amari
In tutti questi casi la salivazione eccessiva si risolve in pochi minuti.
Le cause della scialorrea secondaria possono invece essere:
Sintomi accessori della scialorrea
A seconda dell’eziologia, la scialorrea può presentare anche una serie di sintomi accessori che possono insorgere nell’area orale, ma non solo.
Tra questi ricordiamo per esempio:
La lista non è esaustiva, ed in caso di scialorrea prolungata nel tempo, è sempre meglio rivolgersi al medico per un parere.
Diagnosi e terapia
La varietà di cause rende la diagnosi un processo che può durare anche del tempo, in quanto vanno fatti accertamenti che permettano di escludere tutte le cause possibili, fino a rimanere con quella definitiva.
Questo processo diagnostico si chiama diagnosi differenziale ed è costituito da tre passaggi. Il primo è la cosiddetta anamnesi o raccolta di dati anamnestici, in cui il medico annota i sintomi riferiti dal paziente con particolare attenzione all’insorgenza della scialorrea, la sua durata e la presenza o meno di sintomi correlati ad essa.
La fase successiva è quella dell’esame obiettivo in cui lo specialista verifica le condizioni di salute base del paziente e si sincera dell’effettiva presenza di salivazione eccessiva.
In base ai sintomi correlati dichiarati dal paziente in sede di anamnesi, il medico poi prescriverà alcuni accertamenti ulteriori, che possono includere:
A seguito di una diagnosi definitiva, sarà prescritta la terapia, che in caso di malattie neurodegenerative come il Parkinson, sarà solamente sintomatica, e volta al mantenimento della qualità di vita del paziente.
Nel caso di infezioni del cavo orale, possono essere prescritti antibiotici, mentre nel caso di neoplasie, la terapia dipenderà dalla gravità del tumore. In questo caso possono essere necessarie radioterapia o chemio, e in alcuni casi anche un intervento chirurgico per la rimozione della massa tumorale.